DUE STRATEGIE A CONFRONTO NEL SINDACATO
di Raffaele Morese
Nel giro di poche settimane abbiamo avuto due eventi sindacali che consentono di capire meglio le difficoltà che persistono sulla strada dell’unità – almeno d’azione, come si diceva un tempo - tra le maggiori confederazioni del mondo del lavoro. Il 17 giugno, la CGIL ha riempito ancora una volta piazza S.Giovanni a Roma contro la reintroduzione di una qualche forma di regolamentazione del lavoro occasionale in sostituzione dei voucher. A fine giugno la CISL ha celebrato il suo congresso all’insegna di uno slogan poco amorfo: “la persona, il lavoro”.
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''PROFEZIA E INNOVAZIONE NEL VOSTRO IMPEGNO'', CARI CISLINI
di Papa Francesco
Cari fratelli e sorelle, vi do il benvenuto in occasione del vostro Congresso, e ringrazio la Segretaria Generale per la sua presentazione.
Avete scelto un motto molto bello per questo Congresso: “Per la persona, per il lavoro”. Persona e lavoro sono due parole che possono e devono stare insieme. Perché se pensiamo e diciamo il lavoro senza la persona, il lavoro finisce per diventare qualcosa di disumano, che dimenticando le persone dimentica e smarrisce sé stesso. Ma se pensiamo la persona senza lavoro, diciamo qualcosa di parziale, di incompleto, perché la persona si realizza in pienezza quando diventa lavoratore, lavoratrice; perché l’individuo si fa persona quando si apre agli altri, alla vita sociale, quando fiorisce nel lavoro.
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RITORNANO I VOUCHER PER IL LAVORO ACCESSORIO
di Giuseppantonio Cela
Il tormentato iter del lavoro accessorio, compensato con i voucher, iniziato con il referendum promosso dalla CGIL, passa attraverso l’abrogazione degli artt. 48, 49 e 50 del D.Lgs Jobs Act n. 81/2015(che pure aveva dettato alcune disposizioni sulla tracciabilità dei buoni), ad opera della legge n. 49/2017, per arrivare alla nuova disciplina inserita nell’ art. 54 - bis della legge sulla cosiddetta manovrina finanziaria n.96 del 21/06/2017, per rispondere all’urgenza di coprire, comunque, un vuoto normativo.
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PIU' CONCILIAZIONE E COMPETITIVITA': AL VIA LA STAGIONE DELLO SMART WORKING
di Stefano Barbarini
Con l’entrata in vigore il 14 giugno 2017 della L. Legge 22 maggio 2017, n. 81[1] (Capo II), il quadro normativo del Jobs Act si completa ed arricchisce di un nuovo riferimento, lo “smart working” o lavoro agile, la nuova modalità organizzativa del lavoro subordinato che mira a incrementare la competitività delle imprese e a conciliare i tempi di vita e di lavoro.
La legge contiene “misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” e ha convertito il Disegno di Legge A.S. n. 2233-B
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I SEGRETI DELLA SPAGNA
di Carlo Clericetti
Come si spiega una crescita tripla del Pil rispetto all’Italia? Il Pil spagnolo è aumentato del 3,3% nel 2016 (il nostro lo 0,9) ed è previsto al 2,7 quest’anno, contro la stima dell’1% per noi, appena comunicata dall’Istat, che però ha aggiunto un “se tutto va bene”, ossia se il commercio internazionale continuerà a tirare. Qual è il segreto? La politica di austerità che ha funzionato? Tenta di rispondere un paper appena pubblicato da Ref, l’istituto di analisi congiunturali diretto da Fedele De Novellis.
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SERVIZI PRIVATI ALLA PERSONA DA CONDANNARE ALLA MARGINALITA' ?
di Mario Conclave
La consapevolezza, pur diffusa, del rilievo del settore privato dei servizi alla persona non ha ancora prodotto in Italia interventi sistematici e integrati. Siamo alle prese con la solita frammentazione di livelli di competenze, di misure e di operatori. Quando non difronte, addirittura, a casi di abbandono delle persone disabili e non autosufficienti in strutture residenziali segreganti.
Le carenze di visione e di azione della politica pubblica si trasferisce nella necessità comunque, da parte delle famiglie, di trovare risposte. Ciò, pur con articolazioni e modulazioni diverse, è avvenuto con il ricorso al mercato privato, anche nella fase di crisi economica apertasi nel 2008. Insomma, la gran parte del lavoro di aiuto e di cura si scarica ordinariamente sulla famiglia, o come fornitore di finanziamento, o come fornitore diretto di caregivers. Oppure, si procede in sperimentazioni di welfare collaborativo.
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LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI NELLA BLUE ECONOMY
di Michele Uliano
Secondo l’ultimo rapporto Unioncamere sull’Economia del mare, la Blue Economy rappresenta oggi in Italia un comparto in cui sono attive 185mila imprese, pari a circa il 3% di tutte le aziende italiane. Una mole notevole di imprese e di lavoratori è quindi coinvolta in questo comparto, rappresentando una buona fetta dell’economia nazionale.
Il concetto di Blue Economy viene introdotto per la prima volta da Gunter Pauli, economista e imprenditore belga, che ha ideato un sistema di business che vuole superare la cosiddetta Green Economy, un’economia basata sulle basse emissioni di carbonio, per pensare un mondo a zero emissioni, quindi al 100% sostenibile.
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L’ECONOMIA DELLA BIRRA, IN CRESCITA IN ITALIA
di Livio Santoro
Tradizione vuole che l’Italia sia da sempre uno dei maggiori produttori e consumatori di vino al mondo. Tuttavia, negli ultimi anni, accanto al vino crescono la produzione e il consumo di birra, una bevanda che ormai sembra essere apprezzata trasversalmente in tutto il Paese, senza distinzioni di appartenenza sociale, sesso ed età. Il mercato della birra è pertanto in continua espansione, ponendosi come un importante approdo per coloro che vogliano investire o fare impresa in un settore economicamente vitale.
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IL PARADOSSO DI HITLER, ALLARGA IL PLURALISMO TELEVISIVO
di Stefano Balassone
In questi tempi di populismi il pensiero corre a Hitler, tant’è che National Geographic offre da qualche mese, su piattaforma Sky, una serie davvero notevole di repertori sul nazismo e connessi stupori per le grandi battaglie, le incredibili fortezze, le immaginifiche coreografie. Nazismo in cinemascope.
Santoro invece (con M di giovedì 22, che si concluderà la sera del 29) ha cercato di scavare nelle analogie fra l’allora e l’oggi e di usare il microscopio per cogliere i dettagli politici e biografici del collasso della democrazia in uno dei paesi guida del mondo. Volendo capire quanto conta il contesto storico, economico e sociale e quanto la persona, omino coi baffi o in felpa che sia. Cosa e in che modo potrebbe ri-accadere o sta già ri-accadendo?
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CONFESSIONI DELLA SCLEROSI MULTIPLA. INTERVISTA A FIAMMA SATTA
di Pierluigi Mele
Nel mondo si contano circa 2,5-3 milioni di persone con SM, di cui 600.000 in Europa e circa 114.000 in Italia. E’ una malattia grave, altamente invalidante, la scienza ha fatto progressi per combatterla. Ma siamo ancora lontani dalla cura definitiva. I malati di SM fanno i conti ogni giorno con le grandi difficoltà quotidiane create dalla malattia. Non mancano, però, bellissime testimonianze di resistenza alla malattia.
Quella che vi proponiamo oggi, in questa intervista, è la testimonianza di Fiamma Satta. E’ una giornalista romana, voce storica di Radio 2. Per oltre vent'anni è stata autrice e interprete, con Fabio Visca, della serie quotidiana "Fabio & Fiamma".
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