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Newsletter NL n.215 del 02/05/2018

 NEWSLETTER INFORMAZIONI

Un amen sulla teoria della disintermediazione

di Raffaele Morese

Non c’è stata molta informazione nei mass media di un evento che ha riguardato più di 4 milioni di lavoratori, quanti sono i dipendenti pubblici in Italia. Tra il 17 e il 19 aprile scorso si sono svolte le elezioni dei rappresentanti sindacali dell’area della Funzione Pubblica e di quella della Scuola. I dati definitivi, ministero per ministero, nella sanità, negli enti locali e regionali e quant’altro attiene all’Amministrazione Pubblica li sapremo tra qualche settimana, anche perché per il meccanismo in vigore di intreccio tra voti ottenuti e iscritti certificati, il conteggio dei rappresentanti è molto articolato. Ma almeno due dati, molto significativi, sono definitivi e riguardano l’affluenza al voto e come questo si è distribuito tra le sigle sindacali in competizione.

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La felicità ha bisogno di infrastrutture morali

di Leonardo Becchetti

Il Rapporto mondiale sulla Felicità del 2018 presentato in questi giorni di vigilia della Giornata della felicità che l’Onu ha deciso di celebrare il 20 marzo di ogni anno fornisce indicazioni interessanti non solo a livello globale, ma anche per l’Italia. Il nostro, infatti, resta tra i Paesi peggiori per variazione del livello della soddisfazione di vita negli ultimi tre anni (119ª su 141) pur mantenendo una buona posizione a livello assoluto (47ª).

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Contratti a termine: ragioniamo sui differenziali 

di Gabriele Olini

Il recente boom dei contratti a termine ha certamente a che fare anche con una componente congiunturale, destinata probabilmente ad essere riassorbita con il consolidamento della ripresa. Vi è poi lo spostamento verso questo rapporto di lavoro di altre tipologie di contratto. Fenomeni contingenti, dunque? Non pare. I dati ci dicono che la crescita dei rapporti a termine è rilevante ed ha innegabili caratteristiche strutturali, tali da non lasciare molti dubbi sulle tendenze in atto, che vedono una riduzione dell’area del lavoro stabile.[i]

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Ripartono i contratti a tempo indeterminato

di Stefano Barbarini

La reintroduzione nel 2018 degli sgravi fiscali per le assunzioni di under 35 al primo contratto a tempo indeterminato ha prodotto un primo risultato tangibile: a gennaio il saldo dei contratti a tempo indeterminato è tornato positivo, dopo un calo ininterrotto che procedeva da giugno 2017. A riprendersi sono state sia le nuove attivazioni di contratti a tempo indeterminato (+132mila, pari ad un aumento del 11,9% su gennaio 2017), sia le stabilizzazioni di rapporti a termine (+51mila, +78,3%) e di apprendistati (+6mila, +29,6%), a fronte di un calo delle cessazioni dei contratti a tempo indeterminato (120mila, -6,6%). Si sono confermati in crescita anche i rapporti a termine (+18,3%) quelli in somministrazione (+26,8%), gli intermittenti (+83,6%) e i contratti di apprendistato (+29,6%). Nel settore privato si registra un saldo, tra assunzioni e cessazioni, pari a +201mila, superiore a quello di gennaio 2017 (+144mila).

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La nuova norma ISO 45001:2018 in materia di sicurezza

di Giuseppantonio Cela

Dopo un lungo iter quinquennale è stata elaborata a cura della International Organization for Standardization (ISO) e  pubblicata il 12 marzo 2018 la norma 45001:2018, provvedimento internazionale che precisa i requisiti - che vorrebbero essere più incisivi - per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro(SGSSL), munito anche di una guida per il suo utilizzo, al fine di consentire alle organizzazioni(datoriali) di allestire posti di lavoro sicuri e salubri, prevenendo infortuni e malattie da lavoro, nonché migliorando proattivamente il proprio “lavoro prestazione”.

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Investire nella riabilitazione della popolazione carceraria.

di Mario Conclave

Presentato a Roma il 18 aprile scorso, il XIV Rapporto di Antigone offre analisi e riflessioni utili sulle condizioni della detenzioni in Italia. Il rapporto non si limita ad analizzare i dati offerti dall’amministrazione penitenziaria, ma si arricchisce di dati reperiti tramite visite proprie dell’associazione nelle carceri italiane, costituendo un proprio osservatorio consultabile on line.

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Leggiamo sempre meno, specie i giovani

di Redazione WeCanJob

Il 23 aprile si è celebrata la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, evento che, sotto il patrocinio dell’ UNESCO, promuove nel mondo l’abitudine salutare alla lettura e alla scrittura. In un momento come quello attuale, in cui in Italia da più parti si denuncia il dilagare di un fenomeno quale l’ analfabetismo funzionale (l’incapacità di comprendere ed elaborare in maniera adeguata testi scritti), manifestazioni come la Giornata Mondiale del Libro dimostrano tutta la loro attualità e importanza: c’è infatti bisogno di simili iniziative per spronare alla lettura in un’Italia oramai agli ultimi posti in Occidente. Dando una scorsa ai dati riguardanti il settore dell'editoria in Italia, ci si rende infatti conto che non ce la passiamo proprio bene nella confidenza coi libri.

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Il fundraising e le professioni della raccolta fondi nel no profit

di Redazione WeCanJob

Il terzo settore e le imprese sociali rappresentano un’opportunità di rilancio dell’occupazione e dell’economia italiana. Un ulteriore impulso proviene dalla recente Riforma del Terzo Settore, che incentiva ancor più l’attività di fundraising, ovvero la raccolta fondi da privati per finanziare startup, progetti, iniziative e idee innovative in campo sociale. Il mercato delle donazioni in Italia sta crescendo, e con esso la necessità di nuove competenze e professionalità per i futuri e le future fundraisers.

 

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Il mezzogiorno a 5 stelle

di Giuseppe Bianchi

E’ ormai noto a tutti che il Movimento 5 Stelle ha fatto “en plein” nel Mezzogiorno (47% dei consensi) facendosi interprete del disagio economico e sociale che ha travolto tale area a partire dall’inizio del nuovo secolo. Non a caso ciò è avvenuto in coincidenza con l’entrata della moneta unica che ha dato vita ad un caso di euro fallimento che non trova il riscontro nelle altre aree di ritardato sviluppo d’Europa. Crollo demografico, fuga dei giovani più scolarizzati (500 mila), perdita di reddito pro-capite (27% sulla media europea), impoverimento dell’offerta di servizi pubblici essenziali (scuola, sanità, gestione rifiuti e così via).

 

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Le «3P» di Draghi: prudenza, persistenza, pazienza
di Donato Masciandaro

La vigilia dell’annuncio delle decisioni di politica monetaria europea era stata movimentata dal combinato disposto di dati macroeconomici meno brillanti delle attese e da una turbolenza verso il basso dei mercati finanziari. Di tale situazione ha preso atto la Bce per confermare anche ieri al cento per cento la strategia monetaria disegnata e messa in atto a partire dal giugno 2014; anzi, l’aumento dell’incertezza appare un ulteriore argomento per confermarne la robustezza. Vediamo perché, in modo da spiegare le caratteristiche – ma anche le incognite – che la formula delle tre P di Draghi implica.

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Il mezzogiorno a 5 stelle

di Giuseppe Bianchi

E’ ormai noto a tutti che il Movimento 5 Stelle ha fatto “en plein” nel Mezzogiorno (47% dei consensi) facendosi interprete del disagio economico e sociale che ha travolto tale area a partire dall’inizio del nuovo secolo. Non a caso ciò è avvenuto in coincidenza con l’entrata della moneta unica che ha dato vita ad un caso di euro fallimento che non trova il riscontro nelle altre aree di ritardato sviluppo d’Europa. Crollo demografico, fuga dei giovani più scolarizzati (500 mila), perdita di reddito pro-capite (27% sulla media europea), impoverimento dell’offerta di servizi pubblici essenziali (scuola, sanità, gestione rifiuti e così via).

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La Repubblica degli arbitri. Per ricordare Roberto Ruffilli.

di Pierluigi Mele

Il 16 aprile del 1988 veniva ucciso, barbaramente, dalle Brigate Rosse, nella sua casa a Forlì, il senatore Roberto Ruffilli. Ucciso perché impegnato nel processo di modernizzazione delle istituzioni democratiche. Per Ruffilli il cuore della riforma era portare al centro “il cittadino come arbitro” della vita politica.    Per ricordare la sua figura, a trent’anni dalla morte, ci sono svolte a Forlì, la settimana scorsa, alla presenza del Presidente della Repubblica, insieme alle autorità locali ed accademiche, le celebrazioni che si sono concluse al Teatro “Diego Fabbri”. Pubblichiamo di seguito i discorsi celebrativi del professor Pierangelo Schiera, storico delle istituzioni e amico di Ruffilli, e quello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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