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NEWSLETTER APPROFONDIMENTI n.298 del 17 MAGGIO 2022 


 ''UCRAINA, EUROPA: DALL'AGGRESSIONE AD UN NUOVO ORDINE MONDIALE''

 

Il migliore aiuto all' Ucraina e alla pace è federare l'Europa

di Raffaele Morese

Una prospettiva si va delineando con chiarezza: con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin, si è aperto drammaticamente il dossier sul nuovo assetto della convivenza pacifica. Man mano che i giorni passano, aumentano i protagonisti coinvolti nella ricerca delle condizioni della pace, mentre cresce la domanda angosciosa se ad essa si arriverà senza la terza guerra mondiale.

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Da Londra a Kyiv passando per Bruxelles

di Emmanuel Macron*

“La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi proporzionali ai pericoli che la minacciano”. Queste parole di Robert Schuman, il 9 maggio 1950, sul contributo che un’Europa viva deve apportare alla civiltà, sono più importanti che mai. Questi sforzi creativi sono proporzionali al momento che stiamo vivendo, e oggi, forse, sono ancora più necessari di ieri.

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Abbandonare l’unanimità per fare ripartire l’Europa

di Romano Prodi *

L’Unione Europea ha reagito in modo rapido e unitario nell’aiutare l’Ucraina a resistere contro l’invasione russa. L’emergenza è stata affrontata con successo soprattutto in conseguenza dell’operato della Nato, delle sue strutture organizzative e del ruolo che gli Stati Uniti svolgono nell’Alleanza atlantica.

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Paesi con energia non rinnovabile contro quelli rinnovabili

di Manlio Vendittelli

Mentre sto scrivendo (14 maggio) leggo sull’Avvenire: “Prima chiamata per la tregua”. Sarà vero? Spero sia vero! Deve essere vero, perché un giorno tutto questo finirà; non può essere una speranza, un anelito: deve finire.

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Verso un nuovo ordine monetario internazionale?

di Andrea Gandini

Donbass e Est Ucraina sono ricche di materie prime, gas (il più grande giacimento dopo quello norvegese), terre rare, grano, etc. Inoltre credo ci sia un interesse geopolitico di Putin nel creare una continuità con la Crimea, chiudendo lo sbocco a mare all’Ucraina. Non sono esperto di geopolitica ma credo che Putin voglia disporre di quest’area non solo per fini espansionistici.

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I difficili ostacoli per sostituire il gas russo

di Pia Saraceno*

Germania, Olanda ed Italia hanno dichiarato a più riprese che l'autonomia dal gas russo richiede ancora due anni; solo nel 2024 si potrà farne a meno, sostituendo gas che arriva via tubo con gas liquefatto. Le implicazioni sono almeno tre: primo, o ci si adeguerà alle richieste del pagamento in rubli o sarà necessario avviare severe politiche di razionamento sin da subito; secondo, vi sarà più competizione sul mercato dove la capacità di liquefazione richiederà tempo per adeguarsi alla domanda europea aggiuntiva; terzo, vi siano sufficienti navi gasiere (Fsru), considerate l'opzione meno costosa e più rapida rispetto ai rigassificatori. 

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Le tre mosse di Putin che dobbiamo contrastare

di Mauro Magatti*

I commenti della stampa russa sugli sviluppi della guerra in Ucraina permettono di riconoscere le tre mosse che Putin, sulle orme dei peggiori regimi del passato, sta adottando per fondare e legittimare di fronte all’opinione pubblica interna e internazionale quella che definisce «operazione speciale».

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Deve essere possibile una prospettiva di pace in Ucraina

di Sandro Antoniazzi

La guerra in Ucraina continua con i suoi quotidiani annunci di bombardamenti, uccisioni di civili (quelle dei militari sono segrete oppure i dati hanno un carattere prevalentemente propagandistico), atrocità, esodi e sofferenze infinite.
Ascoltando i resoconti televisivi si parla di armi, di sanzioni, di truppe in movimento, di discorsi di condanna dellaggressione: lunica parola che si sente poco pronunciare è la parola pace.

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Atene contro Sparta, vinse la città' democratica

di Claudio Di Biase

Le vicende di questi giorni portano gli appassionati di storia a rivedere analoghe vicende del passato. Si parla oggi di conflitto fra le società democratiche, stabilite soprattutto nel Nord America, in Europa, in Australia e Giappone; e le società autocratiche o apertamente dittatoriali, più o meno diffuse in tutto il resto del pianeta. L’occidente democratico ha buoni motivi per sentirsi accerchiato ed è in difficoltà nel sostenere la bontà del sistema democratico, perché le società autocratiche appaiono essere più efficienti, più rapide nel deliberare, sembra che forniscano maggiore sicurezza ai cittadini, e per queste ragioni attirano simpatie.

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“La Polonia vorrà un ruolo di primo piano nel dopoguerra “

di Pierluigi Mele

Che ruolo sta giocando il governo polacco nella guerra in Ucraina? Ne parliamo con il professor Daniele Stasi, autore di un importante saggio, uscito per il Mulino, “Polonia restituita”. Daniele Stasi è professore ordinario di storia delle dottrine politiche presso l'università di Foggia ed è stato visiting professor presso le università "Luiss-Guido Carli" di Roma, l'università di Rzeszów e attualmente presso l'università di Varsavia.

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