{tag:date format=1}

Home page Newsletter NL


NEWSLETTER n.182 del 25 OTTOBRE 2016

 LA DENATALITA', DOVREBBE DIVENTARE UNA QUESTIONE NAZIONALE

UN PAESE AVARO NON CREA FIDUCIA NEL FUTURO

di Raffaele Morese

Il Fertility Day, infelicissimo esordio pubblicitario del Ministro della Sanità (leggere Dandini), ha comunque dato risalto ad un problema sempre presente nelle discussioni tra le persone, anche se non interessate direttamente, ma mai affrontato come “questione nazionale”. Eppure tale è. Non fare figli non è reato per i singoli, ciascuno dei quali ha buone ragioni per giustificare una scelta che sta diventando di massa (e subito imitata dagli immigrati). E’ colpevole, invece, la loro classe dirigente che, continuando a vivacchiare sul presente, sta compromettendo il futuro.

Leggi tutto


L’ITALIA NON CRESCE PERCHE' INVECCHIA, MALE

di Nicola Cacace

L’Italia non ce la fa a riavviare la crescita, l’ultima doccia fredda è della Confindustria che ha dimezzato le previsioni del Governo a 0,7% quest’anno e addirittura 0,5% nel 2017. Tutti si interrogano sui perché, nessuno si concentra sul fattore numero uno: l’invecchiamento attuale e le prospettive ancora peggiori del prossimo domani. 

Leggi tutto


SCADUTE COME UNO YOGURT

di Serena Dandini

Le risposte migliori all'infelice campagna per il Fertility day le ha date, come spesso succede, la satira. Si sono moltiplicate in rete parodie dello spot che ha dipinto le donne come yogurt in scadenza. Come questo post apparso su Facebook: «Io sono assolutamente pro Fertility day. Che deve andare di pari passo con L’Asily nido gratuita per tutti day. E a braccetto con Maternity garantity per tutty non è che poy mi licenzy se rimangy incinty day…››. Inutile ribadire che è sacrosanta una politica che si occupi della salute delle donne, dalla nascita alla procreazione, alla menopausa. 

Leggi tutto


 L’EQUITA' CHE MANCA ALLA MANOVRA 

di Chiara Saraceno

Legge di bilancio e politica del passo dopo passo. Una manovra orientata allo sviluppo e all’equità. Così è stata presentata dal presidente del Consiglio la proposta di legge di bilancio per il 2017. Matteo Renzi successivamente ha aggiunto che quella del governo è una politica del “passo dopo passo”. Non sono tra coloro che ritengono possibili svolte radicali, tanto più nel settore delle politiche sociali (ambito principe dell’equità). Troppi sono non solo i diritti acquisiti, ma le aspettative legittime scaturite dalle scelte politiche del passato. I piccoli passi vanno bene, sono ragionevoli, purché si muovano in una direzione coerente, massimizzando l’efficacia e, stante che si parla di equità, evitando di introdurre nuove forme di disuguaglianza tra cittadini.

Leggi tutto 


SPESA SOCIALE E FAMIGLIA, SENZA DISCRIMINAZIONI

di Maurizio Benetti

Nelle statistiche dell’Unione Europea il nostro paese risulta costantemente agli ultimi posti per quanto concerne la spesa per prestazioni sociali a favore delle famiglie. In rapporto al Pil la percentuale di spesa è pari (ultime statistiche disponibili 2013) all’1,2%. Ci fanno compagnia in fondo alla classifica altri paesi cattolici come la Polonia e la Spagna e l’Olanda. In testa alla classifica, con una spesa per la famiglia superiore al 3% del Pil, si collocano invece Danimarca, Lussemburgo, Finlandia, Svezia, Germania, Regno Unito, Norvegia. La Francia viene subito dopo con una spesa pari al 2,5%.

Leggi tutto


FARE DELL ITALIA UN PAESE PER I GIOVANI E' LA SFIDA DEL FUTURO 

di Raffaele Rosina

E' bene o male che sempre più persone, soprattutto giovani qualificati, decidano di trasferire la propria residenza in Paesi che offrono maggiori possibilità di crescita? Le opinioni sulla crescente mobilità internazionale del capitale umano delle nuove generazioni si dividono in modo netto nel dibattito pubblico italiano, ma non esiste una risposta semplice ed univoca. Come tutte le grandi trasformazioni sociali, anche questa porta con sé sia potenziali rischi sia nuove opportunità. Per contenere i primi e favorire i secondi serve uno sforzo combinato di miglioramento nella lettura della realtà in mutamento e di intervento con politiche efficaci.

Leggi tutto


SECONDO LIVELLO DI CONTRATTAZIONE, UNA MANO IN PIU' AL WELFARE FAMILIARE 

di Mario Conclave

Si è rianimato, in base a varie sollecitazioni, la riflessione su tassi di natalità in Italia. La questione rischia di essere ripetitiva, pur con qualche novità. Il recente fertility day  ha sollevato lo specifico sanitario[i]. In una maniera comunicativa imbarazzante (forse volendo imitare campagne di altri stati [ii]). Così vanificando anche l’apporto di quegli aspetti formativi/informativi relativi ad una sfera, interessante ma non determinante nella stessa sequenza fertilità, fecondità, natalità. Dove intervengono aspettative, convincimenti e condizionamenti relazionali, culturali, socio economici.

Leggi tutto


POPOLAZIONE, SOSTENIBILITA', MIGRAZIONI

di Massimo Livi Bacci

Riportiamo le tabelle presentate dal Prof. Massimo Livi Bacci ad una lezione svolta all Università di Verona il 10 ottobre 2016.


INVESTIRE SUI GIOVANI E LAVORO PER USCIRE DALL INVERNO DEMOGRAFICO

di Lidia Borzì 

Sono ormai diversi anni che non riusciamo a uscire dall’inverno. E non è una questione di meteo. Mi riferisco al cosiddetto “inverno demografico”. Nel 2015 sono venuti al mondo 488mila bambini e bambine (8 per mille residenti), il numero più basso dall’Unità d’Italia. Il trend di quest’anno, dati Istat della scorsa settimana alla mano, è ancora peggio: da gennaio a giugno i nuovi nati sono diminuiti del 6%, il triplo rispetto a un anno fa. In poche parole, siamo a rischio di estinzione. 

Leggi tutto


PERCHE' I FRANCESI FANNO PIU' FIGLI DI TUTTI

di Francois Guillot

È da anni il paese europeo con i livelli di natalità più alti: c'entrano le efficaci politiche di aiuto alle donne e alle coppie, anche quelle non sposat.
Martedì 15 marzo l’Eurostat, l’Ufficio Statistico dell’Unione Europea, ha diffuso i dati riguardo alla fertilità e alla nascita di bambini negli stati europei per il 2014. Il rapporto dice che il tasso di fertilità più alto d’Europa è quello della Francia, con 2,01 bambini nati per ogni donna. Il dato non è una novità: sono diversi anni che la Francia conserva questo primato, e come ha detto il demografo Ron Lesthaeghe «per quanto riguarda l’economia, è la Germania l’uomo forte d’Europa; ma quando si parla di demografia la Francia è la nostra donna fertile». 

Leggi tutto


ITALIA 2050: ECCO COME ABBIAMO SCONFITTO LA DENATALITA' 

di Francesco Cancellato

Italia 2050: ecco come abbiamo sconfitto la denatalità Un articolo scritto tra trentacinque anni spiega come l’Italia sia riuscita a tornare un Paese che fa figli e come questo l’abbia aiutata a far ripartire l’economia. Il segreto? Non l’immigrazione, né (solamente) soldi e servizi. È bastato scommettere su giovani e donne.

Leggi tutto


POLITICHE PER CONCILIARE LAVORO E FAMIGLIA

di OCSE

In Italia c’é bisogno di piú politiche per conciliare lavoro e famiglia. L’Italia é ben al di sotto della media OCSE rispetto a tre indicatori fondamentali sulla famiglia: occupazione femminile, tasso di fertilitá e tasso di povertá infantile. Il dilemma italiano sta nel fatto che é molto difficile conciliare lavoro e figli ma, allo stesso tempo, un elevato il tasso di occupazione dei genitori é cruciale per ridurre il rischio di povertá infantile. Per poter migliorare le condizioni di vita lavorativa e familiare é necessario rafforzare le politiche per l’infanzia e per il lavoro che contribuiscono a rimuovere gli ostacoli all’occupazione femminile.  In confronto a molti paesi OCSE, in Italia le donne hanno piú difficoltá a conciliare lavoro e famiglia.

 Leggi tutto

 

 

 

 

Home page Newsletter NL


Se non desideri più ricevere la nostra newsletter clicca qui: {tag:unsubscribe}