di Raffaele Morese
Lo so, può diventare irriverente creare un collegamento, sia pure debole, tra le vicende che caratterizzarono il 1968 e quelle odierne. Ma osservando la situazione italiana, nel suo complesso, modellata dall’azione del Governo legastellato, mi torna alla mente, con costanza, uno dei più fortunati slogan agitati nei grandi cortei dei sessantottini di tutto il mondo: l’”imagination au pouvoir”.
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di Banca d’Italia
Nelle principali economie avanzate la crescita rimane solida, ma il commercio mondiale ha sensibilmente rallentato e sono affiorate tensioni finanziarie e valutarie nei paesi emergenti più fragili. Sono aumentati i rischi globali che discendono dalle possibili ripercussioni delle misure protezionistiche sull'attività di investimento delle imprese e dall'eventuale accentuarsi delle tensioni finanziarie nelle economie emergenti.
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di Iacopo Gronchi
Nell’ultimo numero del Menabò è stata illustrata la proposta, lanciata dall’Institute for Public Policy Research, di un nuovo Digital Commonwealth: un set di riforme legislative e istituzionali che, attraverso il ridimensionamento dell’attuale oligopolio digitale delle grandi piattaforme, mira, da un lato, a rendere l’ecosistema informatico più equo e, dall’altro, a garantire nuove occasioni di sviluppo economico alla società tutta.
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di Luca Bianchi
Le slides che seguono sono state presentate al convegno organizzato da Riformismo e Solidarietà "Rapporto Svimez 2018, l'economia e la società del Mezzogiorno". Il convegno si è svolto il 15 novembre 2018 presso il CNEL. Si tratta di una rassegna puntuale ed articolata dello stato di salute del Sud dell'Italia, con particolare riferimento all'occupazione, agli investimenti produttivi e sociali.
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di Nicola Cacace
I numeri degli ultimi due anni dicono che l’emigrazione non è un’emergenza, né in Europa né in Italia, eppure le vicende della politica dicono il contrario; i partiti sovranisti e xenofobi dall’Italia alla Svezia, dominano sempre più la scena politica, accusando l’immigrazione di tutti i mali. I migranti illegali entrati nei confini europei della UE sono passati da 1,8 milioni (agosto 2015) a 91.000 (agosto 2018). I migranti illegali giunti in Italia via mare sono passati da 95.000 del periodo gennaio-agosto 2017 a 18000 del periodo gennaio-agosto 2018. Come si vede i numeri degli ultimi anni, quasi un decimo di quelli di due anni fa, parlano di una emergenza che non c’è.
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di Mario Conclave
L’Osservatorio statistico dell’INPS ha fornito le elaborazioni di alcuni dati sullo stato di attuazione del Reddito di inclusione (ReI). I dati riguardano il periodo che va da gennaio al settembre 2018. Registrano quindi anche le modifiche intercorse a partire dal luglio 2018 in termini di allargamento della platea dei beneficiari e dell’ammontare del contributo.
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di Redazione WeCanBlog
In Italia crescono i posti di lavoro nell'e-commerce. Stare sempre connessi attraverso smartphone, iPhone, tablet e pc ha cambiato le abitudini di acquisto degli italiani e delle italiane. Oggi sono online 43 milioni di persone (l'89,9% della popolazione tra gli 11 e i 74) e 9 persone su 10 navigano in internet per fare acquisti (l'87%). Fortunatamente i negozi e gli store esistono ancora, ma per alcuni beni e servizi oramai spopola l'e-commerce: pensiamo ai viaggi, alla musica e ai libri, all'informatica e ai videogames, ai biglietti per concerti, eventi sportivi e musei.
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di Redazione WeCanBlog
La scuola si fonda su un patto implicito tra le famiglie e le istituzioni, che insieme si incaricano di assicurare ai bambini e ai ragazzi una formazione adeguata, in un ambiente protetto, fornendo loro tutti gli strumenti per crescere come persone e come futuri lavoratori. Negli anni della scuola dell’obbligo, e non solo, i genitori affidano ogni giorno i propri figli alle strutture dello Stato, il cui compito primario è quindi quello di garantirne la sicurezza e l’incolumità. Purtroppo, spesso questo non accade. La scuola italiana è infatti periodicamente teatro di tragedie, più o meno gravi, spesso evitabili.
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Sono alcuni mesi che è venuto a mancare Ermanno Olmi all’età di 86 anni. Vogliamo ricordarlo con queste poche note. E’ venuto a mancare non solo un grande regista, ma un uomo buono, giusto e curioso. La sua è stata una continua ricerca sull’uomo, sulla società, su Dio. Ebbe a dire: “Bisognerebbe andare a scuola di povertà per contenere il disastro che la ricchezza sta producendo”. E ancora: “C'è bisogno di un altro modello di sviluppo. La nostra crisi ci pone nelle condizioni di ricominciare daccapo, con una proposta alternativa. Non più il consumo inutile ma il consumo necessario. La proposta più seria oggi è praticare la povertà come virtù”.
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di Pierluigi Mele
Un libro denso, scritto da un vero maestro del giornalismo italiano. Non è solo un reportage sull’Italia di oggi, sui rischi di degrado che corre il nostro Paese. Ma è anche una riflessione di un intellettuale che si interroga sulla nostra civiltà in preda alla paura e sulle colpe della politica che non ha saputo rispondere adeguatamente alle sfide di questo momento storico. Ezio Mauro nel libro, pubblicato da Feltrinelli (L’Uomo bianco, pag. 134), ci offre spunti profondi. In questa intervista abbiamo sviluppato alcuni punti della sua riflessione.
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