Chi Cosa e Perché
Chi siamo
Siamo un gruppo di persone largamente accomunate dalla volontà di dare un contributo utile affinchè il lavoro continui ad essere per tutti un fattore di dignità e benessere. Ciascuno di noi rappresenta sé stesso, oltre che la storia e l’impegno personali.
I soci promotori dell’Associazione Koinè sono:
Lea Battistoni, Giorgio Benvenuto, Carlo Borgomeo, Cecilia Brighi, Pierre Carniti, Cristiano Ceresani, Mario Colombo, Fulvio Fammoni, Giuseppe Farina, Carlo Ghezzi, Franco Liso, Franco Lotito, Enzo Mattina, Luigi Mazzillo, Agostio Megale, Stefano Micossi, Silvano Miniati, Raffaele Morese (Presidente), Edo Patriarca, Gianni Principe, Livia Ricciardi.
Perché
L’ intento dell’Associazione è di realizzare ricerche e studi che favoriscano le visioni di medio e lungo periodo dell’evoluzione del lavoro nelle società globalizzate. Ovviamente, le tendenze di più breve periodo non possono non essere prese in considerazione, ma senza una visione “lunga” della qualità e della dimensione del lavoro, è anche difficile governare le fasi più ravvicinate.
Inoltre, l’esigenza indagatoria è ancora più sollecitata dalle grandi trasformazioni che stanno subendo le allocazioni delle produzioni nel mondo, i sistemi d’impresa, le strutture professionali del lavoro, le caratteristiche delle tipologie contrattuali, i modelli negoziali ed organizzativi delle rappresentanze delle parti sociali. Tutto ciò, è ulteriormente sottoposto a scosse violente ed inedite dalla tempesta finanziaria che sta compromettendo la stabilità dei bilanci degli Stati e i fondamentali delle economie del mondo.
Infine, l’Associazione vuole anche contribuire a rinforzare le reti e le relazioni che possono consentire ad idee di per sé giuste e condivisibili, ma isolate, di acquisire la forza necessaria per imporsi nel confronto sociale e politico; di conseguenza, i promotori dell’Associazione intendono creare le condizioni per un confronto tra quanti antepongono l’interesse generale a quelli specifici, la solidarietà all’egoismo, l’eticità dell’essere alla convenienza dell’apparire, la pratica della democrazia ai vantaggi della “mediocrazia”.
Raffaele Morese
Presidente
Marino Lizza
Direttore
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