di Raffaele Morese
L’Istat ha fatto un lavoro egregio con il “Rapporto sul mercato del lavoro: un bilancio degli ultimi 10 anni”. Quelli della crisi, iniziata nel 2008 e che sembrava finita nel 2018. Invece, com’è noto, il 2019 ci ha di nuovo allarmato. Ma questa è cronaca ancora incerta. Ciò che è certo è che l’ultimo decennio ci consegna un mercato del lavoro in grande sofferenza, con vistose sfumature professionali e territoriali e facendo intravvedere in prospettiva, non tanto lontana, un cambiamento strutturale della sua composizione.
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di Bob Kennedy*
“Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell'ammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del Prodotto Interno Lordo. Il PIL comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana......
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I giovani e la loro protesta ambientale
di Giuseppe Bianchi
Di fronte al problema del degrado ambientale gli adulti, anche i più sensibili, rimangono schiacciati dalla complessità del problema per la varietà delle sue manifestazioni e per la scarsa prevedibilità del suo sviluppo. E’ vero che le scienze ambientali hanno fornito una cassetta di analisi e di interventi per uno sviluppo sostenibile ma questa cassetta contiene anche aspetti problematici dal punto di vista applicativo.
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di Attilio Pasetto**
Uno dei grandi temi su cui il nuovo Parlamento europeo si dovrà misurare dopo le elezioni di maggio sarà quello della politica industriale europea e della sua relazione con la politica della concorrenza, che finora è stata uno dei punti di forza dell’Unione europea. Per la verità una politica industriale europea finora non c’è mai stata, fatta eccezione per la complessa normativa sugli aiuti di Stato.
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di Giuseppantonio Cela
L’Ispettorato nazionale del lavoro continua a dedicare da qualche tempo la propria attenzione ai contorni, alle modalità, ai contenuti dell’ispezione del lavoro, con l’espresso intendimento di richiamare e aggiornare i comportamenti e le valutazioni degli addetti, alle quali non sfugge naturalmente anche l’interesse datoriale.
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di Michele Uliano
Sui quotidiani è possibile leggere da alcune settimane del dibattito a proposito della cosiddetta “Autonomia differenziata” delle Regioni, un argomento scottante come tutte le questioni che riguardano le Regioni, eterne amate e odiate del nostro ordinamento costituzionale, spesso influenzato da opinioni politiche di parte.
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di Ferruccio Pelos
Prosegue il nostro viaggio tra i film che nel tempo hanno rappresentato il mondo del lavoro e dell'economia. In questa trentasettesima parte ci occupiamo delle pellicole dell’anno 2001. Come sempre, prima della rassegna dei film ricordiamo quelli che sono, a nostro avviso, i principali eventi dell’anno preso in esame.
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di Stefano Balassone*
Ma a chi da lì si rivolge? Si tratta di una decina di milioni di individui reali che ogni sera si ritagliano una fettina di attenzione per questo o quel conduttore. Dieci milioni non sono affatto pochi se si pensa che gli iscritti ai partiti negli anni ’70 non superavano i cinque milioni sommando PCI (2 milioni) DC (idem) PSI e MSI (0,5 mln cadauno) più altri sparsi in formazioni meno di massa.
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La scienza e l'Europa, l'opera in cinque volumi di Pietro Greco, è da leggere, da conservare e da diffondere.
Da leggere perché, nonostante la mole, è come un romanzo storico. Quando si volta pagina ci si chiede come andrà a finire. La penna di Pietro è elegante, sobria e convincente. Da conservare perché vi capiterà di riprenderla in mano ripensando a uno scienziato o a una scoperta. È un'opera sistematica e completa, facilmente accessibile, anche per la cura editoriale e gli indici analitici; e quindi anche l'editore merita i complimenti.
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di Pierluigi Mele
Cento anni fa nasceva Carlo Donat-Cattin. Ricordare Carlo Donat-Cattin significa ripercorrere la storia del cattolicesimo sociale che ha segnato la vita della Repubblica nella seconda metà del 900. Con questo spirito, la Fondazione “Carlo Donat-Cattin” di Torino, ha promosso le celebrazioni che sono iniziate Giovedì scorso, a Roma al Senato, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con il saluto del presidente Maria Elisabetta Casellati. I relatori del Convegno celebrativo, presso la Sala Koch di Palazzo Madama, sono stati: lo storico Francesco Malgeri, il ministro Alberto Bonisoli, il senatore Pierferdinando Casini e Annamaria Furlan, Segretario Generale della Cisl.
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