Gli autori evidenziano la dimensione antropologica, accanto a quelle ecologica,economica e sociale, per definire un modello di sviluppo “sostenibile”capace di dar vita ad una società più equa ed inclusiva. Le istituzioni non profit che meglio ricoprono questo ruolo di «potenziamento della comunità» e che costruiscono relazioni di prossimità. Le caratteristiche principali di queste istituzioni: orientate al benessere della collettività, attive nei settori culturale, socio-assistenziale e di promozione dello sviluppo economico e coesione sociale; dedite a categorie di disagio e allo stesso tempo capaci di innescare «sviluppo «sostenibile»; legate al settore pubblico in una relazione attiva e partecipativa più che dipendente. Il testo della relazione è disponibile on-line.
https://www.legiornatedibertinoro.it/wp-content/uploads/2021/10/Stoppiello_gdb2021.pdf