Valutazione, in un confronto tra i Paesi dell’Unione Europea e altri Paesi Ocse, dell’impatto in termini di efficacia (riduzione della povertà) e efficienza (livelli di occupazione) di uno strumento di reddito minimo o di cittadinanza. Il modello econometrico utilizzato dall’autore, stimato su 34 Paesi Oecd nel periodo che va dal 1990 al 2013, dimostrerebbe che non ci sono ostacoli di efficienza tali da impedire l’attivazione di un reddito minimo o di cittadinanza anche in Italia. Anzi, i nostri risultati dimostrano che uno schema di reddito minimo aiuta, insieme ad altre variabili, a incrementare i livelli di occupazione. Proposta per il nostro Paese di Reddito Minimo Garantito di Cittadinanza.
Il paper è disponibile on-line:
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