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Newsletter NL n.154 del 03/06/2015

EDITORIALE

Lavoro ed elezioni regionali

di Raffaele Morese 

Le elezioni del 31 maggio nelle 7 Regioni che ancora dovevano rinnovare gli organi istituzionali sono state vissute più come una verifica di middle term del Governo centrale, che come giudizio sia delle scelte che interessano i territori specifici che dell’adeguatezza del personale politico. Non è compito ed interesse di questa newsletter entrare nel merito dei risultati e delle conseguenti valutazioni. Ovviamente, ci sarebbe tanto da dire, poiché gli insegnamenti che emergono da questo voto sono molteplici e interessanti. Le semplificazioni – del tipo,  tutti vincitori, perché tutti i partiti più importanti così le hanno interpretate -  non aiutano a leggere con un po’ di distacco i messaggi inviati dagli elettori ai loro rappresentanti.

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 POLITICA

C’E’ UN FUTURO PER LA NOSTRA DEMOCRAZIA?

di Giuseppe Bianchi

Le stagioni della democrazia nella storia dell’umanità sono state brevi e non senza limiti. 
La democrazia Ateniese, con il modello della democrazia diretta, che assegnava ad un “elite” minoritaria di cittadini la gestione del potere politico e giudiziario. La cosa funzionò (tranne che per il povero Socrate) fino a quando, con l’espansione della Città Stato, la democrazia si trasformò in oligarchia, per poi dissolversi nell’autoritarismo del Regno Macedone. 
Sprazzi di democrazia si rinnovarono nell’esperienza dei Comuni italiani, dopo l’anno mille, che si dettero istituzioni di autogoverno che presto naufragarono con il passaggio alle Signorie a causa dell’allargamento territoriale dei mercati.

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 ECONOMIA

Lavoro e orari: riprendiamo il cammino

di Ferruccio Pelos

E’ uscito il nuovo libro di Nicola Cacace: “Cambiare marcia per creare lavoro  -  più servizi, più qualità, meno ore” Edizione Tempimoderni Altrimedia,Matera, pagg. 142.
Il volume ha una prefazione del Prof. Giuseppe Bianchi, Presidente dell’Isril, ed una postfazione di PierPaolo Baretta, Sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanza.
Bisogna essere grati all’Autore, firma autorevole e molto apprezzata della nostra Newsletter per avere, con questo suo ultimo lavoro, rimesso al centro la questione del rapporto tra sviluppo, occupazione e politiche degli orari.
Cacace, con la precisione ed il rigore di un tecnologo e manager prestato all’economia, ci ricorda come si debba affrontare l’occupazione oggi: quali i contesti, i presupposti, le condizioni, i settori interessati.

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Spese pubbliche in Europa 

di Ruggero Paladini

Come è noto, I bilanci pubblici  sono stati messi sotto accusa in Europa come la causa di tutti i mali. Può essere interessante guardare cosa è successo nei sette anni dall’inizio della crisi. La Tabella I presenta le percentuali rispetto al PIL delle spese ed entrate totali (a tutti i livelli di governo) in sette paesi europei, di cui due (Regno Unito e Svezia) fuori dalla euro-area. L’ordine dei paesi è in base alla quota della spesa pubblica nel 2007. Come si può notare la quota della spesa pubblica è aumentata in tutti i paesi; anche le entrate sono aumentate in quattro paesi, mentre sono diminuite significativamente in Spagna e Svezia, nonché (in minor misura) nel Regno Unito. 

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 MERCATO DEL LAVORO

La vigilanza ispettiva ha la sua programmazione per il 2015

di Giuseppantonio Cela

Nelle more della Riforma degli Organi di vigilanza con la creazione della  Agenzia Unica per l’ispezione, prevista dalla legge delega sul Jobs Act, il Ministero del lavoro ha ritenuto di fornire indicazioni al personale ispettivo, ma evidentemente con interesse anche generale, circa gli ambiti e i fenomeni selezionati, cui indirizzare l’azione di vigilanza

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 L’intervento militare non evita nuove morti nel Mediterraneo

di Vittorio Martone 

Lo scorso 27 maggio la Commissione Europea ha approvato il documento Proposal for a Council Implementing Decision establishing provisional measures in the area of international protection for the benefit of Italy and Greece (COM(2015) 286 final 2015/125 (NLE), che segue la cosiddetta «Agenda Europea sulle migrazioni»(Commission strategy on EU Immigration Policy). Si tratta dei primi atti ufficiali che danno forma alla timida risposta europea in tema migratorio, dopo il protrarsi sfiancante di uno statico silenzio, scosso solo dall’ennesimo drammatico naufragio in un Mediterraneo che - da gennaio 2015 a oggi - ha inghiottito già quasi 2.000 migranti.

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 WELFARE 

Tagli alle politiche sociali e linee guida discutibili

di Mario Conclave

Dopo la Conferenza Unificata del 7 maggio scorso - che ha ripartito gli ulteriori fondi destinati al Piano per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio–educativi per la prima infanzia (Piano Asili Nido: 100.000.000 euro), al Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere (13.000.000 euro), e alla ripartizione del fondo nazionale per le politiche giovanili (3.924.690 euro) - la Segreteria della Conferenza delleRegioni e delle Province autonome (Settore salute e politiche sociali) ha fatto il punto delle risorse disponibili complessivamente  a livello nazionale per le politiche sociali per il 2015.

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L' automatismo delle pensioni non è un diritto acquisito

di Antonino Sgroi

La Corte costituzionale, con la sentenza n. 70 del 2015 della Corte costituzionale, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della disciplina legislativa introdotta dal decreto “Salva Italia”, che aveva fissato il blocco della perequazione automatica su tutti i trattamenti pensionistici superiori a tre volte il trattamento minimo Inps e nel biennio 2012 – 2013.
La sentenza ha fatto piena applicazione di una linea interpretativa costante adottata sia da se medesima, sia dalla Corte di cassazione, riguardante l’applicazione dell’istituto della rivalutazione monetaria. Istituto questo che, come noto, ha il fine di garantire l’adeguatezza delle prestazioni successivamente alla loro prima liquidazione, in applicazione dei principi di solidarietà ed eguaglianza.

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Meno detenuti nelle carceri, ma l’Europa è ancora lontana

di Sveva Battistoni

I dati del Ministero della Giustizia alla data 31 maggio 2015, contano 53.283 detenuti nelle carceri italiane. Nonostante il calo del 8% dal 2010 al 2013 registrato dall’Istituto Nazionale di Statistica, il numero di cui sopra supera abbondantemente la capienza regolamentare, fissata a 47.709 posti, ragion per cui nell’ultimo decennio in Italia, le condizioni di vita in carcere sono progressivamente peggiorate.

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CULTURA

“La grande menzogna” della I guerra mondiale.

di Pier Luigi Mele

Nei giorni scorsi ci sono ricordati  i cento anni dell’entrata in guerra dell’Italia al fianco dell’Intesa contro gli Imperi centrali. Una scelta che ha segnato per sempre i destini del nostro Paese. Ne parliamo con tre studiosi, due giornalisti (Valerio Gigante e Luca Kocci) e uno storico (Sergio Tanzarella), autore di un bel volume, critico, dal titolo: La grande menzogna. Tutto quello che non vi hanno mai raccontato sulla  I guerra mondiale, Ed. Dissensi, Viareggio 2015. (www.dissensi.it)

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