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NEWSLETTER n.172 del 19 APRILE 2016

 DALLA BANDA STRETTA, ALLA ULTRA LARGA

UN SOSTEGNO ALLA PRODUTTIVITA’ PIU’ VERA

di Raffaele Morese

La data è quella del 29 aprile, il luogo è Pisa. Si celebreranno i 30 anni di Internet, ma soprattutto si darà il via alla gara pubblica per i claster C e D (sono quelli a scarsa o nulla redditività per gli operatori) del Piano del Governo per la banda ultra larga. Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio Renzi il 7 aprile, presentando il piano dell’Enel con partners privati (Vodafone e Wind) per la digitalizzazione, in quattro anni, di 224 città (le prime cinque, Bari, Cagliari, Catania, Perugia, Venezia da maggio prossimo). Si potrà navigare, entro il 2020, su tutto il territorio nazionale ad almeno 30 megabit e per la metà anche a 100 megabit.

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INDUSTRY 4.0: LA SMART FACTORY NECESSITA DELLA SMART UNION

di Marco Bentivogli

Prima ci fu il motore a vapore. Poi quello elettrico. Negli anni ‘70 l’industria adottò l’automazione e l’ICT. Ora una quarta ondata tecnologica sta tra sformando l’industria e le nuove potenzialità tecnologiche appaionoingrado di cambiare per sempre il settore produttivo.
Industry 4.0 coinvolge nove tecnologie fondamentali: robot autonomi, real tà aumentata, il cloud, big datae analitica, sicurezza informatica, Internet delle cose industriale, integrazione dei sistemi orizzontali e verticali, simulazio ne e produzione additiva.

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INDUSTRY 4.0: LIMITI ED OPPORTUNITA' PER LA MANIFATTURA ITALIANA

di Andrea Bianchi

Da molto tempo ci si interroga sulle cause profonde della bassa crescita del nostro sistema economico e sulla perdita di produttività delle nostre imprese industriali. 

Il tessuto manifatturiero del paese tra il 2007 e il 2014 ha visto crollare il valore aggiunto del 17% con una perdita di 660 mila occupati, indebolendo il motore della crescita del paese. La manifattura nonostante pesi sul totale dell’economia italiana per circa un sesto del valore aggiunto (il 15,4% nel 2014), rappresenta ancora oggi il nodo centrale degli scambi tra i diversi settori, attivando una insostituibile domanda di input produttivi da altri comparti e generando la gran parte della capacità innovativa del sistema produttivo. 

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PARTENZA LANCIATA, MA ANCORA MOLTE INCOGNITE

di Rosario Strazzullo

La banda ultralarga costituisce una infrastruttura fondamentale per realizzare la strategia europea dell'Agenda Digitale e abilitare i servizi digitali di nuova generazione da parte della Pubblica Amministrazione, delle imprese, delle famiglie. Servizi che parimenti richiederanno una grande attenzione al tema dello sviluppo della domanda, della alfabetizzazione digitale, della cultura digitale.

Se nelle statistiche l'Italia è al quart'ultimo posto nell'Europa a 25  nel cosiddetto indice DESI* che misura il livello di digitalizzazione di un paese, i due piani approvati dal Governo a marzo 2015, indicavano chiari obiettivi per recuperare questo ritardo. Uno dei due riguardava appunto la strategia per la banda ultralarga (l'altro i servizi digitali) con l'obiettivo di portare nel 2020 una velocità di connessione al 100% del territorio di 30M e almeno per il 50% di 100M.

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LA SFIDA TURISMO: MIX DI RETI SOFT E HARD PER IL SISTEMA PAESE 

di Aldo Bonomi

Anche il turismo è un flusso. E che flusso! Si stima una moltitudine affluente di un miliardo e quasi duecento milioni di turisti che sorvola il globo per atterrare nei luoghi e nei territori della bellezza e del loisir. Altra moltitudine da quella della diaspora dalla fame e dalle guerre, tanto per evidenziare le polarità sincretiche della globalizzazione ipermoderna.

Gli affluenti si muovono sull’onda delle interconnessioni dell’economia digitale usando e attivando il capitalismo delle reti soft ed hard per visitare i luoghi. Anche l’economia del turismo è in metamorfosi. Forse con più velocità di quella delle imprese manifatturiere.

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QUELLA BANDA CHE IMPRIGIONA IL NOSTRO FUTURO

di Maurizio Molinari

Nello sviluppo delle comunicazioni digitali l’Italia è al 25° posto fra i 28 Paesi dell’Unione Europa e l’inchiesta che pubblichiamo oggi descrive tale ritardo con la forza dei numeri, a cominciare dal fatto che la velocità media di connessione è di 5,4 mega rispetto ai 17,4 della Svezia, leader europeo, ed ai 20,5 della Corea del Sud, leader mondiale. L’indagine svolta dai nostri redattori, attraverso la Penisola, descrive ciò che la maggioranza degli italiani verifica più volte nel corso della giornata, in una miriade di situazioni.  

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CHIARIRE PRIMA LE REGOLE CONCORRENZIALI

di Oscar Giannino

Diamo per scontato un grande consenso alla missione “banda larga ovunque”, presentata a palazzo Chigi dal premier Renzi e dai sindaci di cinque città, presenti i vertici dell’Enel che ne è protagonista. «Va bene fare le scuole, le strade, la bonifica di Bagnoli», ma per «immagine l’Italia dei prossimi 20 anni bisogna puntare sulla banda larga», ha detto il premier. Visto il ritardo che registriamo in tutti i ranking internazionale di settore, giustissimo. Tuttavia, l’entusiasmo non deve farci dimenticare che ora, lanciata l’operazione, vi sono numerosi aspetti regolatori da tenere nella massima considerazione. Prima li si chiarirà, meno problemi insorgeranno.

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