di Raffaele Morese
Ad intervalli - per fortuna lunghi, ma non tanto da cancellare il ricordo dalla memoria - gli italiani si misurano con le tragedie prodotte dal loro rapporto non amicale con la natura. L’ha sintetizzato bene, recentemente, Aldo Schiavone: “un rapporto in cui stiamo esprimendo, insieme, un’inimmaginabile potenza e una drammatica fragilità” (Corriere della sera, 10/09/2016). Il terremoto nel cratere di Amatrice ha addolorato il Paese, ha sollevato un crescendo di solidarietà quasi più intenso di quello espresso quando l’Aquila fu rasa al suolo. Forse perchè il senso di colpa collettivo è stato più acuto: possibile che la storia si ripeta? Che l’unico segno di novità sia stata l’efficienza e l’intensità dei soccorsi organizzati dalla Protezione civile?
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IL MERCATO DEL LAVORO SI MUOVE, MA TROPPO LENTAMENTE
di Ferruccio Pelos
Nel secondo trimestre 2016 la nostra economia ha rallentato, in linea con le tendenze internazionali. Il Pil non ha avuto variazioni congiunturali, mentre ha avuto una variazione tendenziale del + 0,8% sullo stesso periodo dello scorso anno. Sono migliorati invece gli indicatori del lavoro, come si vede complessivamente nel Prospetto 1: sono aumentate le ore lavorate (tendenziali + 2,1%), gli occupati sono cresciuti di + 189.000 unità sul trimestre precedente (+ 0,8%), mentre la crescita su base annua ha raggiunto le 439 mila unità in più (+ 2,0%).
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VERSO UNA STABILIZZAZIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO
di Stefano Barbarini
La II° Nota Trimestrale del 2016, tratta dal Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie del Ministero del Lavoro, analizza le attivazioni e le cessazioni (nonché le trasformazioni) dei rapporti di lavoro dipendente e parasubordinato aggiornati a giugno 2016, da cui emergono informazioni in chiaroscuro, che necessitano di una chiave di lettura condivisa. Nel II trimestre del 2016 si registra innanzitutto un calo del numero di attivazioni rispetto allo stesso periodo del 2015 (-12,1%), che evidenzia una riduzione soprattutto dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (-29,4%) e dei contratti di collaborazione (-25,4%).
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di Giuseppantonio Cela
Il Ministero del Lavoro ha tenuto a puntualizzare come sia inequivocabile l’applicazione del contratto collettivo cosiddetto leader nello svolgimento dei lavori, oggetto di appalti pubblici e nelle concessioni. La precisazione risponde al duplice scopo di assicurare le tutele lavoristiche e la trasparenza nella concorrenza.
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di Mario Conclave
L’approvazione definitiva del provvedimento “Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi” è del 2 agosto 2016. Risultato di unificazione di vari testi di legge e di un’ampia maggioranza parlamentare. Si tratta di una disciplina organica in quanto si occupa di varie eccedenze (alimentari, farmaceutiche, abbigliamento), nelle varie fasi del processo produttivo, in una logica di contrasto alla povertà alimentare, alla tutela dell’ambiente, alla riduzione e al riutilizzo dei rifiuti, di attivazione coordinata delle varie governance interessate (sono interessati almeno 4 ministeri, agricoltura, ambiente, salute, lavoro) e del privato non lucrativo.
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di Fabio Fonzo
La pausa estiva non ha scoraggiato la produzione normativa del Governo e, indirettamente, delle Parti Sociali tornate responsabilmente al Tavolo delle trattative per concordare le loro “Proposte per le politiche del lavoro”. Inoltre, i due documenti che, fra gli altri, meritano di essere segnalati sono lo schema di decreto legislativo recante la disciplina della Dirigenza pubblica e uno schema di decreto legge recante “Misure urgenti per la definizione del contenzioso presso la Corte di Cassazione, per garantire la ragionevole durata del processo e per l’efficienza degli Uffici giudiziari”.
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di Luigi Delle Cave
Lo scorso giugno, Unioncamere ha presentato Impresa in genere, il III Rapporto sull’imprenditoria femminile in Italia che riassume in 4 capitoli lo slancio che la female entrepreneurship ha dato all’economia del nostro Paese in tempo di crisi. L’asse dell’autoimprenditorialità, una delle leve su cui gli Stati Membri dell’Ue spingono per il rilancio dell’occupazione, sembra trovare una prima risposta nel nostro Paese, supportata da interventi che puntano a sostenere l’avvio di start-up innovative e dal forte contenuto tecnologico.
di Vittorio Martone
Ecco il Jobs Act dei nuovi lavori, aveva titolato Il Sole24Ore all’indomani del Consiglio dei ministri n. 102/2016 del 28 gennaio 2016 che aveva approvato il Disegno di Legge n. 2233. Il documento contiene, da un lato, nuove misure per la tutela del lavoro autonomo e, dall’altro, la promozione del cosiddetto smart working, l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato. Presentato l’8 febbraio successivo è in stato di relazione presso la Commissione “Lavoro, previdenza sociale del Senato”.
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MOLTO PIU' CHE UN SINDACALISTA
di Raffaele Morese
Se ne è andato con la discrezione che ha sempre avuto nella sua lunga ed intensa vita terrena. Sto riferendomi ad una persona di 92 anni, spentasi il 2 settembre scorso: Pietro Merli Brandini. I necrologi che ho letto, giustamente, danno conto appieno dello spessore morale e del rigore intellettuale che contrassegnò la sua esperienza nel sindacato. Ma dire di lui che è stato un “sindacalista” è un po’ fuorviante e in un certo senso lo sminuisce.
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LETTERA SUL FANATISMO. UN TESTO DI SHAFTESBURY
di Pierluigi Mele
“Le opinioni più ridicole, le mode più assurde possono essere dissipate soltanto con la dote dell’irriverenza e da un pensiero meno serio e più lieve. Perché la pesantezza è l’ingrediente essenziale dell’impostura” (parola di Anthony Ashley-Cooper, conte di Shaftesbury). Prezioso questo libretto pubblicato da Chiarelettere. Un classico del pensiero del ‘700. In tempi segnati da fanatismo e integralismo ci farà bene la lettura di questo libretto- Perché è una lettera illuminante scritta da un filosofo più di tre secoli fa e ancora oggi essenziale. Perché è un manifesto contro la malinconia e l’eccesso di serietà. Perché è un inno alla leggerezza che è l’anticamera della libertà.
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