Gli autori, sulla base dell’analisi di dati relativi a 30 Paesi europei, per il periodo 1995-2010, evidenziano che da una leadership aziendale femminile derivano una minore discriminazione complessiva di genere e una organizzazione del lavoro più favorevole ad un rapporto più bilanciato tra lavoro e famiglia (part-time lavoro, orario di lavoro flessibile, congedi parentali, ecc.).
Il paper è disponibile on-line:
http://ftp.iza.org/dp9737.pdf