La sottovalutazione dell’importanza delle regole da parte degli attori delle relazioni industriali italiane. Il decentramento contrattuale e la frammentazione dei lavori al centro dei motivi di criticità. Unicità dell’unità contrattuale e libertà sindacale: il caso tedesco e la sua inapplicabilità all’Italia. I criteri di rappresentatività sindacale e la rappresentatività delle associazioni datoriali. La non opportunità di un intervento diretto del legislatore sulla struttura della contrattazione collettiva. La necessità di ripensare le tecniche di regolazione e le procedure relative ad alcuni contenuti e strutture della contrattazione.
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