Biblio NL

001-2014 Oecd-Ford Foundation, All on Board. Making Inclusive Growth Happens, OECD, Paris, 2014, 202 pp.

Politica economica e sociale

Un nuovo approccio alla crescita economica si va affermando con l’obiettivo di innalzare i livelli di vita e di far partecipare tutti i gruppi sociali alla crescente prosperità. A questa sfida a cui sono sottoposti molti Paesi nel mondo si contrappone la realtà di disparità sempre crescenti nei redditi dei cittadini. Nei Paesi OECD il reddito medio del 10% più ricco è oggi circa 9.5 volte di quello del 10% più povero: circa sette volte quello di 25 anni fa. Le politiche per una crescita inclusiva.

Il rapporto è disponibile on-line :
http://www.oecd.org/newsroom/make-growth-socially-inclusive-for-improved-well-being-and-stronger-economies.htm

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002-2014 Ignazio Visco, L’uscita dalla crisi del debito sovrano: politiche nazionali, riforme europee, politica monetaria, Lectio magistralis all’Almo Collegio Borromeo di Pavia, 25 marzo 2014.

Politiche nazionali e riforme europee introducono cambiamenti che richiedono tempi lunghi; le distorsioni che nel frattempo permangono sui mercati finanziari possono mettere in pericolo l’intero processo. La BCE e le nuove modalità di intervento sul mercato secondario dei titoli di Stato, le cosiddette operazioni monetarie definitive (Outright monetary transactions, OMT).L’importanza di proseguire con decisione nel cammino che porta a un’Unione più piena. L’adozione di meccanismi unici per la supervisione e la risoluzione delle crisi bancarie è un passo fondamentale. I benefici di un rafforzamento dell’integrazione europea eccedono di gran lunga i costi che deriverebbero da un suo indebolimento.

Il testo della lezione è disponibile on-line:
http://www.bancaditalia.it/interventi/integov/2014/visco-pavia-25-3;internal&action=_setlanguage.action?LANGUAGE=it

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Lavoro e relazioni industriali

003-2014 Franco Carinci (a cura di), Legge o contrattazione, Adapt University Press, 2014, 232 pp.

Il volume raccoglie gli interventi rielaborati tenuti nel corso della prima giornata della IX edizione dei Seminari di Bertinoro-Bologna svoltisi a Bologna il 24-25 ottobre 2013, incentrata sul tema “Ordinamento sindacale e ordinamento statale”.Il filo conduttore dell’indagine è l’intreccio tra la disciplina autonoma, così come delineata dall’accordo interconfederale del 28 giugno 2011 – avente ad oggetto la struttura della contrattazione e la contrattazione aziendale – e dal protocollo di intesa in materia di rappresentanza e rappresentatività del 31 maggio 2013, e la disciplina eteronoma dell’art. 19, lett. b, Stat. lav., come revisionato dal Giudice il quale, nella sentenza n. 231/2013, ha spostato il piano della verifica della rappresentatività sindacale dalla sottoscrizione del contratto collettivo a quello della partecipazione alle trattative. Le questioni rese evidenti dalla suddetta pronuncia introducono, infine, al dibattito sull’opportunità di un intervento regolativo del legislatore in materia di rappresentanza sindacale.

L’e-book  è disponibile on-line:
http://moodle.adaptland.it/mod/resource/view.php?id=12073

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004-2014 TNS Opinion &Social, Undeclared work in the European Union, Special Eurobarometer, n. 402, March 2014, 65 pp.

Il lavoro sommerso continua ad essere diffuso in Europa, sebbene l’ampiezza e la percezione del problema siano diversi in ogni Paese. Circa un cittadino europeo su dieci (11%) ammette di aver acquistato nell’anno precedente beni o servizi ottenuti da lavoro sommerso,mentre il 4% ammette di aver ricevuto personalmente pagamenti in nero come corrispettivo per lavori svolti. Inoltre una persona su trenta (3%) è stata pagata parzialmente in contanti (“fuori busta”) dal proprio datore di lavoro.Il 50% indica come motivo principale del lavoro sommerso i vantaggi per entrambe le parti, il 21% invoca la difficoltà di trovare un lavoro regolare, il 16% la percezione che le tasse siano troppo alte e il 15% l’assenza di altri redditi. Gli europei dei Paesi meridionali indicano con maggior frequenza la difficoltà di trovare un lavoro regolare (41%) o l’assenza di altre fonti di reddito (26%). I beni e i servizi per i quali è più frequente il ricorso al sommerso sono riparazioni e ristrutturazioni dell’abitazione (29%), riparazioni di automobili (22%), pulizie domestiche (15%) e alimentazione (12%). Il lavoro sommerso degli europei riguarda principalmente riparazioni e ristrutturazioni dell’abitazione (19%), giardinaggio (14%), pulizie (13%) e servizi di baby-sitting (12%).

I risultati dell’indagine sono disponibili on-line:
http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/eb_special_419_400_en.htm#402

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005-2014 Mario Rusciano, Lettura e rilettura dell’art. 39 della Costituzione, “Diritti, Lavori, Mercati”, 2/2013, pp.263-282

L’A. si occupa del diritto sindacale nel mezzo della crisi. A suo parere i problemi attuali affondano le radici anche nella storia politico-istituzionale italiana e si risolvono solamente attraverso misure convergenti, del legislatore e delle parti sociali, che innovino senza però rinnegare i pregi dell’esperienza giuridica del passato: grazie alla quale si può parlare di una filosofia del diritto sindacale (e del diritto del lavoro in generale), imperniata sulla libertà sindacale, sull’unità delle organizzazioni dei lavoratori e sull’autonomia dell’ordinamento sindacale. Ripercorre in modo essenziale e critico la storia del diritto sindacale con riguardo alle “fonti collettive”, alla rappresentatività e al ruolo del sindacato, evidenziando il deficit di legittimità costituzionale di alcune norme, come l’art. 8, l. n. 148 del 2011 e l’art. 19 Stat. lav. Su quest’ultima norma è intervenuta la recente sentenza n. 231 del 2013 della Corte costituzionale: che, con pronuncia c.d. “additiva”, ha praticamente riscritto la ratio di tale disposizione statutaria. Indica, per il futuro, un percorso legislativo che, attraverso una rilettura dell’art. 39, co. 2-4, Cost., ne attui i principi e risolva così, con il concorso delle parti sociali, i nodi critici fondamentali della rappresentanza sindacale e dell’efficacia del contratto collettivo.

L’articolo è disponibile on-line:
http://csdle.lex.unict.it/docs/generic/Diritti-Lavori-Mercati-22013/4777.aspx

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006-2014 Antonello Zoppoli, Il protocollo del maggio 2013, una svolta sospesa tra prassi (assenti) e norme (inadeguate), ”Diritti, Lavori, Mercati”, 2/2013, pp. 240-262

L’A. analizzando il protocollo  di intesa firmato dalla Confindustria e da Cgil,Cisl  e Uil osserva che nella situazione attuale è  necessario che ordinamento statuale e ordinamento sindacale si incontrino e che “la regolazione eteronoma, per legge, dell’autonomia collettiva ha ormai tutta l’aria di essere, per il sindacato, il prezzo minimo da pagare per l’accesso, a pieno titolo, alla “complessità” della realtà”.

L’editoriale  è disponibile on-line:
http://csdle.lex.unict.it/docs/generic/Diritti-Lavori-Mercati-22013/4777.aspx

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007-2014 Helene Fauvel, Les femmes éloignée du marché du travail, Conseil Economique, Social et Environmental, Paris, Février 2014, 98 pp.

Anche in Francia il lavoro femminile è il meno riconosciuto, il meno valorizzato, il meno visibile e non ha acquistato ancora una piena legittimità. La necessità di una politica di promozione dell’uguaglianza delle chances e di sostegno alla famiglie con figli rendendo concreta la possibilità di comune responsanilità dei genitori nella cura dei figli minori. L’autonomia finanziaria e familiare delle donne necessita di un miglioramento profondo delle politiche di inserimento professionale delle donne.

Il rapporto è disponibile on-line:
http://www.lecese.fr/travaux-publies/les-femmes-eloignees-du-marche-du-travail

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Welfare

008-2014 Roberto Fantozzi, La spesa pubblica per la protezione sociale in Italia e in Europa, Eticaeconomia-Menabò, 15 maggio 2014

Analisi del livello e dell’andamento della spesa per prestazioni di protezione sociale, in denaro e in natura, in Italia e nei principali Paesi europei. L’osservazione dei dati Eurostat e Ocse mostra come in comparazione internazionale la spesa sociale italiana non risulti elevata, soprattutto se viene valutata in termini pro capite piuttosto che in rapporto al Pil o se si considera la spesa netta, che tiene conto anche delle componenti private e delle entrate fiscali (metodologia Oecd).

L’articolo  è disponibile su:
http://www.eticaeconomia.it/spesa-per-protezione-sociale-in-italia-in-europa/

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009-2014 EU-ILO, The European Social Model in times of Economic Crisis and Austerity Policies, Brussels, 27-28 Février 2014

L’evoluzione del Modello Sociale Europeo e dei suoi differenti elementi nel contesto della crisi finanziarie e dell’adozione di misure di austerità nei Paesi europei. Di particolare rilievo la presentazione dei principali risultati del progetto di ricerca da parte di Daniel Vaughan-Whitehead dell’ILO, e delle relazioni sui casi tedesco ed inglese  rispettivamente curate da Gerhard Bosch (Germany: Could European Social Model elements serve as a leverage in times of crisis? ) e da Graham Grimsham (Shifting from ‘liberal collectivism’ to ‘market society’ in the United Kingdom?).

I materiali della Conferenza sono disponibili on-line:
http://www.ilo.org/brussels/meetings-and-events/WCMS_236014/lang–fr/index.htm

Un executive summary della pubblicazione è disponibile on-line:
http://www.ilo.org/brussels/information-resources/publication/WCMS_236720/lang–fr/index.htm

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Terzo settore

010-2014 Anna Elisa, Martino Grande, La sperimentazione in Piemonte del Sistema Informativo delle Organizzazioni Non Profit- SIONP, Colloquio scientifico sull’impresa sociale, Università degli Studi di Perugia, 23-24 maggio 2014

Il paper illustra, nella prima parte, l’evoluzione del SIONP con le sue potenzialità e l’elaborazione dei dati organizzati in archivi storici triennali: 2007-2009 e 2010-2012; nella seconda parte, si presenta la sperimentazione in Regione Piemonte della gestione, manutenzione, aggiornamento del patrimonio informativo esistente nel SIONP grazie alla creazione di sinergie, di reti e allo sviluppo di rapporti istituzionali oltre all’integrazione dei dati con altre fonti dell’Archivio Sperimentale Piemonte 2013.

Il testo dell’intervento è disponibile on-line:

http://isfoloa.isfol.it/handle/123456789/861______________________________________________________________________________

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BIBLIO allegato di NUOVI LAVORI – DIRETTORE RESPONSABILE: -Pierluigi MELE – COMITATO DI REDAZIONE: Giuseppantonio CELA, Mario CONCLAVE, Luigi DELLE CAVE, Andrea GANDINI, Vittorio MARTONE, Pier Luigi MELE, Raffaele MORESE, Gabriele OLINI, Antonio TURSILLI – EDITORE: Associazione Nuovi Lavori – registrazione del Tribunale di Roma n.225 del 30.05.2008

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