SE ANCHE LANDINI VUOLE SPORCARSI LE MANI…..
di Raffaele Morese
Sono sempre i segnali piccoli che preludono a eventi importanti. Vale anche per il sindacato. La presa di distanza delle Confederazioni dalla denuncia di stakanovismo del Direttore della Reggia di Caserta, lanciata da alcuni sindacati locali, è una novità da accogliere con piacere. E’ ancora nella memoria il sostegno dato da due Confederazioni (Cgil e Uil) su tre alle ricorrenti assemblee dei lavoratori del Colosseo, camuffanti un vero e proprio sciopero, tra l’altro senza adeguato preavviso. Come è interessante annotare che a fronte degli undici decreti attuativi della riforma della pubblica amministrazione, non sono state alzate le barricate come nel caso della scuola, ma ha prevalso la logica contrattuale. Ed infine, le dichiarazioni di Landini di apprezzamento delle scelte di Marchionne, che fanno intendere un cambiamento di rotta della Fiom, finora consideratasi all’opposizione di tutto e di tutti.
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FUTURO DIGITALE SENZA DIRITTI
di Nicola Cacace
Nel 1950 negli Stati Uniti gli occupati nei servizi per la prima volta superavano il 50% del totale; in quell’anno il futurologo Alvin Toffler, autore del famoso The Third Wave, la terza ondata, fissa l’inizio della società post industriale o dei servizi. Oggi siamo nel pieno della società dei servizi, che pesano il 75% di occupazione e Pil nei maggiori paesi industriali. Dopo millenni di vita basata su caccia e raccolta di prodotti agricoli, circa 10mila anni fa l’umanità ha avviato la rivoluzione agricola, cioè la coltivazione agricola e l’allevamento. Dopo la rivoluzione industriale durata 300 anni, dopo la terza ondata di Toffler, cioè la rivoluzione terziaria, durata meno di un secolo. Ora una quarta rivoluzione industriale avanza veloce nel mondo, quella della Sharing economy, o dei Servizi in rete, rivoluzione che, con i vantaggi del digitale, rischia di produrre un calo di occupazione buona ed un abbassamento dei diritti e delle condizioni di lavoro.
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VOUCHER: ''BUONI (?) LAVORO"
di Guglielmo Loy
Il segretario Confederale UIL introduce uno studio, che la sua organizzazione ha appena ultimato sui voucher, i buoni lavoro nati nel 2003 per retribuire il "lavoro occasionale accessorio"; lo studio riguarda prestazioni saltuarie, accessorie, discontinue...
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SI ALLARGA LA DEPENALIZZAZIONE IN MATERIA DI LAVORO
di Giuseppantonio Cela
Il D.lgs. n. 8 del 15/01/2016, entrato in vigore il 6 febbraio 2016, trasferisce le competenze in materia di applicazione delle sanzioni, divenute amministrative, dall’ Autorità giudiziaria a quella amministrativa, contando, tra l’altro, sulla definizione del processo punitivo in tempi brevi. L’obiettivo, almeno sotto tale profilo, non si rileva, tuttavia, sempre realistico, volendosi limitare alla materia lavoristica, nel cui ambito si vorrebbe dare effettiva certezza alla tutele a favore dei lavoratori. I carichi di lavoro degli Uffici preposti, notoriamente lievitati nei processi di depenalizzazione susseguitisi nel tempo, a partire dalla legge n. 689/81, in caso di contenzioso costringono in gran parte ad un allineamento sostanzialmente vicino al sistema penale. I tempi indubbiamente si accorciano nell’ipotesi di conclusione del processo sanzionatorio prima della emissione della ordinanza ingiunzione, scelta, che in genere l’autore della violazione lega all’ entità delle sanzioni, che, da ultimo, risultano, tuttavia, notevolmente lievitate.
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CONCLUDERE LA VICENDA ISEE, PER AVERE EQUITA'
di Mario Conclave
Si ricorderà che all’entrata in vigore della nuova regolamentazione ISEE (indicatore della situazione economica equivalente)[i], ripreso il dibattito, vi era stata un’impugnativa presso il TAR del Lazio presentata da alcune associazione di persone disabili[ii]. I dispositivi del TAR intervenivano su due aspetti: - escludevano dal computo dell’Indicatore della Situazione Reddituale i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, incluse carte di debito, a qualunque titolo percepiti e tutte le pensioni, assegni, indennità per minorazioni civili, assegni sociali, indennità per invalidità sul lavoro, assegni di cura, contributi vita indipendente ecc.; - annullavano la parte relativa all’ incremento delle franchigie per i soli minorenni e non per i maggiorenni [iii] . Il Governo ha scelto di ricorrere al Consiglio di Stato che si è pronunciato con tre sentenze[iv] il 26 febbraio scorso, respingendo i ricorsi governativi e confermando le tesi del TAR del Lazio.
LA PENSIONE DI REVERSIBILITÀ': CONSIDERAZIONI MINIMALISTE
di Antonino Sgroi
La pensione di reversibilità, secondo quanto si ascolta dai vari esponenti di Governo e non, che si sono cimentati sulla questione nei vari programmi televisivi e in assenza di qualsivoglia testo legislativo in itinere, pare essere divenuta uno dei temi caldi della questione previdenziale e si prospetta una sua possibile riforma in che termini e con quali modalità ancora ignote. Allo stato e prima di parlare di una possibile riforma dell’istituto forse sarebbe più semplice delinearlo per sommi capi e ciò al fine di consentire una conoscenza minimale dello stesso, anche da parte di chi ne auspica un mutamento. Nei limiti del presente intervento si tenterà pertanto una ricognizione dell’istituto e nel far ciò è opportuno ricordare che nel nostro modello sociale da un verso la percentuale di impiego delle donne è la più bassa d’Europa, dopo la Grecia; e da altro verso che il modello sociale tuttora vigente è quello mediterraneo dove alle donne che non hanno un lavoro economicamente retribuito si affida il compito di apprestare un reticolato familiare di tutela dei soggetti deboli del nucleo, i minori e gli anziani [1] e per tale compito nessuno sostiene dei costi economici.
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ANAC: LINEE GUIDA PER IL TERZO SETTORE E LA COOPERAZIONE SOCIALE
di Vittorio Martone
Lo scorso 6 febbraio sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le Linee Guida in merito all’affidamento di servizi agli enti del terzo settore e alle cooperative sociali, redatte dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) a valle di un percorso di consultazione iniziato nel luglio 2015. La Relazione Air, che accompagna le Linee Guida, descrive il contesto normativo, le motivazioni, gli obiettivi e le fasi del procedimento che hanno condotto all’adozione delle linee guida, nonché le fasi di consultazione con le relative istanze emerse. In questa sede, all’interno delle tematiche di interesse in questa Newsletter, proviamo a sottolineare alcuni aspetti del contesto sociale e politico all’interno del quale tali Linee Guida vanno a incidere. Come Anac riconosce in apertura, il terzo settore ha un’importanza cruciale per la collettività, visto il suo ruolo centrale nell’erogazione dei servizi sociali e sociosanitari. Oltre alla erogazione, le organizzazioni del terzo settore supportano l’ente locale nella programmazione dei servizi e delle politiche, funzione divenuta sistematica dopo l’introduzione della L. 328/2000.
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LA FORMAZIONE PER GLI ADULTI NEL QUADRO EUROPEO
di Luigi Delle Cave
Il tema della formazione resta centrale nell’agenda europea. E non solo per i più giovani. Già nel 2011 l’Ue ha invitato gli Stati membri ad aumentare le opportunità di apprendimento anche per la popolazione “adulta”, rivolgendo particolare attenzione ad adulti con scarse competenze di base, con qualifiche di basso livello o senza qualifiche. Da 2011 a oggi, l’adozione di misure volte a sviluppare e migliorare “abilità” e “competenze” degli adulti durante l’arco della loro vita è divenuta un asse prioritario nel quadro strategico «ET 2020». Su questo tema, fa il punto il rapporto ECEA/Euridyce (2015)[1] “Istruzione e formazione degli adulti in Europa” che offre una panoramica di ampio respiro sullo stato di attuazione di interventi volti ad allineare le competenze e le qualifiche degli adulti agli attuali fabbisogni del mercato del lavoro.
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ADDIO A MARCELLO DE CECCO, UN'ALTRA VOCE CHE CI MANCHERA'
di Carlo Clericetti
Se n'è andato a 77 anni Marcello De Cecco, uno dei migliori economisti della sua generazione. Ci mancherà la sua voce un po' roca, con un accento che avresti detto napoletano, mentre invece lui era abruzzese di Lanciano. Ci mancheranno soprattutto le sue analisi, sempre stimolanti, frutto di una vasta cultura che non si limitava certo all'economia. Vogliamo ricordarlo riproponendo l'articolo con cui iniziò la sua collaborazione ad Affari & Finanza che sarebbe proseguita fino ad oggi, un articolo di fantaeconomia nato per superare i limiti della carta stampata.
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“IO, MORTO PER DOVERE”.
di Pierluigi Mele
“Il nostro dovere non è arrestare qualcuno e mettergli le manette per fare bella figura con i superiori e magari prendersi un encomio. Noi siamo pagati per garantire i diritti, per migliorare, nel nostro piccolo, il mondo che ci circonda, la vita delle persone.” (Roberto Mancini) Un libro coraggioso questo di Chiarelettere. E’ la storia di un poliziotto coraggioso: Roberto Mancini. Un uomo che sapeva già tutto del disastro ambientale nella cosiddetta Terra dei fuochi. Vent’anni fa conosceva nomi e trame di un sistema criminale composto da una cricca affaristica in combutta con la feccia peggiore della malavita organizzata e con le eminenze grigie della massoneria. Aveva scritto un’informativa rimasta per anni chiusa in un cassetto e ritenuta non degna di approfondimenti, ha continuato il suo impegno depositando, nell’ultimo periodo della sua vita, un’altra informativa (pubblicata per la prima volta in questo libro).
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