E’ dal 27 maggio che, non solo nel nostro Paese, si è levato alto e forte un inno alla gioia per l’Europa. Finora si seguiva distrattamente nelle cerimonie ufficiali, più per dovere che per piacere. Adesso, tanto Beethoven quanto i Capi di Stato - che nel 1985 adottarono il finale (solo musicale) della nona sinfonia come “inno all’unità nella diversità” – si possono sentire più in famiglia. Il coro, verbale e scritto, di consensi alla Commissione Europea guidata da Ursula von der Leyen e al Recovery Plan presentato al Parlamento Europeo è stato sorprendente e quasi unanime.
Leggi tutto
di Gabriele Olini
Il Testo del Decreto Rilancio, che ha sostituito l’atteso Decreto Aprile, è composto da 266 articoli per circa 300 pagine. Si tratta di un testo omnibus che determina nuovo indebitamento nel 2020 per 55 miliardi (26 mld. nel 2021), ma, considerando anche le partite finanziarie, ha un impatto di 155 miliardi di euro in termini di saldo netto da finanziare per quest’anno. Sono previsti 98 decreti attuativi, il cui perfezionamento, come sempre, provocherà ritardi e nei casi peggiori addirittura la mancata applicazione effettiva delle norme.
Leggi tutto
di Maurizio Benetti
Il ministro Gualtieri in Parlamento ha dichiarato che “si avvierà nell'orizzonte triennale del Governo ... un cantiere di più generale revisione delle norme fiscali, a partire dall'Irpef”. Non solo quindi una riforma dell’Irpef ma una più generale revisione del sistema fiscale italiano. Non c'è ormai esperto del settore che non sia giunto alla stessa conclusione del ministro. Il sistema fiscale italiano ha bisogno di una profonda riforma, che diminuisca il carico fiscale, in particolare sul lavoro, e lo distribuisca in modo più equo tra le diverse tipologie di contribuenti e in modo più efficiente rispetto alla necessità di far crescere l'economia italiana.
Leggi tutto
di Francesco Saraceno, Tommaso Faccio *
Le polemiche sul costituendo Fondo per la ripresa hanno visto su fronti opposti Olanda e Italia. La prima si è distinta come capofila dei “frugali”, contrari alla mutualizzazione degli sforzi per uscire dalla pandemia; e molti commentatori di casa nostra hanno reagito sottolineando come l’Olanda pratichi la concorrenza sleale con una fiscalità delle imprese eccessivamente aggressiva. Le accuse reciproche non faranno certo fare passi avanti alla cooperazione tra Paesi europei. Tuttavia, il tema della tassazione, del debito, della concorrenza fiscale andrebbero affrontati congiuntamente.
Leggi tutto
di Vincenzo Visco
Le vicende delle ultime settimane che hanno caratterizzato la gestione dell’epidemia da coronavirus, hanno dimostrato con molta chiarezza i limiti e i problemi del federalismo all’italiana. Da più parti si è sostenuto che bisognerebbe intervenire a correggere le cose che non vanno. In proposito i pregiudizi ideologici e gli interessi contingenti dettati dalla convenienza politica sono duri a morire; tuttavia oggi, dopo 20 anni, dovremmo essere in grado di ragionare in modo razionale sulla riforma costituzionale del 2001 che appare tecnicamente errata e frutto di una pulsione antistatalista chiaramente eccessiva.
Leggi tutto
di Giuseppe Vitaletti *
Il sistema fiscale è grossomodo da cinquanta anni, momento della riforma tributaria, l’espressione delle principali categorie che lo sostengono. L’Assonime è la potente associazione che lo influenza nella sua parte proporzionale, riguardante il grosso dell’industria e le banche. Il sindacato dei lavoratori fino a poco tempo fa, assieme all’Assonime, dominava nell’Agenzia delle entrate (ma anche oggi la loro influenza è importante), imponendo i propri valori ed impedendone una conoscenza effettiva riguardo alla progressività, di cui vengono in particolare ignorati gli aspetti internazionali.
Leggi tutto
La pandemia covid-19 metterà l’Italia di fronte alla necessità di decidere se cambiare finalmente paradigma rispetto alla gestione del welfare inteso in senso lato, oppure se continuare nella gestione fallimentare di stampo novecentesco. Se si deciderà per prima opzione le disuguaglianze si ridurranno. Nel caso in cui si opterà per percorrere il sentiero, già di per sé stretto e ripido, dovremo abituarci ad una marginalità sociale crescente. Nel secolo scorso, soprattutto durante i "trent’anni gloriosi" lavoro, reddito e stato sociale pubblico avevano garantito un’emancipazione generalizzata degli italiani che erano usciti dalla seconda guerra mondiale in povertà assoluta e si ritrovarono alle soglie della globalizzazione con una classe media ampia e diffusa.
Leggi tutto
di Giuseppantonio Cela
La cosiddetta "fase 2" non poteva non richiamare una particolare attenzione, ai fini del contrasto epidemico, in considerazione dei numeri coinvolti, stimati in oltre 2 milioni di aziende, con l'impiego di circa 7 milioni di lavoratori. Di qui, l'aggiornamento delle misure di tutela contenute nel "Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro del 14.03.2020, elaborato in attuazione del DPCM dell'11.03.2020, aggiornamento avvenuto mediante l'analogo strumento di integrazione del 24. 04.2020.
Leggi tutto
Tempi di coronavirus: finito lo sgomento e la paura, dobbiamo abituarci alla convivenza con il Covid 19? Con quali regole e ordinamenti sociali, con quale economia, con quale ecologia? Con le regole dell’accettazione e della sola prudenza? Degli “aggiustamenti” o dei cambiamenti? Con la coscienza di essere alla presenza di un fatto nuovo o all’inizio di fatti nuovi? Se, come possibile, è madre Gaia che sta mettendo in essere azioni resilienti fino ad oggi a noi sconosciute, abbiamo e avremo di fronte tempi difficili e complessi che devono diventare presupposti di osservazione e studio, di valutazioni, ripensamenti, scelte.
Leggi tutto
“Il capitalismo tradizionale sta morendo, o quanto meno si sta trasformando in qualcosa di simile al comunismo”. “Stiamo attraversando un passaggio d'epoca. Il capitalismo che conosciamo muterà per sempre. Quando chiediamo a governi e politica di aiutarci durante la caduta, diamo loro il potere di creare ogni regola per la risalita”, Queste citazioni sulla sorte delle nostre società, dopo Covid-19, non stupiranno i lettori, avvezzi alla parlantina da talkshow e l’ intemperanza da social media.
Leggi tutto
Baricco:”Ora pensate l’impensabile”*
Sulla porta del suo ufficio alla Scuola Holden c’è scritto “stanza del preside”. Dentro la stanza, libri e guantoni da boxe, libri e una bottiglia di rosso, libri e una figurina di Bulgarelli. Pareti color arancio e nuvole alla finestra. Oltre i vetri, un’altra mappa da decifrare in un mondo appena nato. Alessandro Baricco, se l’aspettava questo “Game”? «Nessuno ovviamente se l’aspettava. Siamo caduti nel pozzo senza neanche sapere che è un pozzo, solo buio». Come definirlo? «Tecnicamente, è la tipica situazione di merda. Ci sono i fatti e manca la trama, ma senza la trama i fatti sono un pulviscolo di cronaca, non c’è racconto, si perde il filo».
Leggi tutto
“Occorre cominciare a concepirci come l’equipaggio di un solo e insostituibile vascello, che all’infinito naviga in uno sterminato oceano. La nave è vulnerabile, e la sua componente più vulnerabile è costituita dall’equipaggio, la cui sicurezza non può venir messa in secondo piano: perché la solidità e la resilienza di un sistema sono dettate da quelle dell’elemento più fragile.” Il Covid-19 sta mettendo sottosopra il nostro mondo. Anche gli equilibri di potenza. Quali scenari per la geopolitica mondiale? Ne parliamo con il professor Vittorio Emanuele Parsi, che ha dedicato proprio a questo tema un interessante ebook, uscito per Piemme. Il titolo del saggio è: Vulnerabili. Come la pandemia cambierà il mondo. Vittorio Emanuele Parsi è Professor of International Relations ASERI Director all’Università Cattolica di Milano.
Leggi tutto
HOME PAGE NEWSLETTER
Scopri tutte le news di formazione e lavoro su WeCanJob
|
|