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I contenuti del Decreto Rilancio

Il Testo del Decreto Rilancio, che ha sostituito l’atteso Decreto Aprile, è composto da 266 articoli per circa 300 pagine. Si tratta di un testo omnibus che determina nuovo indebitamento nel 2020 per 55 miliardi (26 mld. nel 2021), ma, considerando anche le partite finanziarie, ha un impatto di 155 miliardi di euro in termini di saldo netto da finanziare per quest’anno. Sono previsti 98 decreti attuativi, il cui perfezionamento, come sempre, provocherà ritardi e nei casi peggiori addirittura la mancata applicazione effettiva delle norme. Nel decreto si prevede il rifinanziamento di molte delle misure del Cura Italia e vengono introdotti nuovi interventi. Il decreto rifinanzia la sanità, gli ammortizzatori sociali, il contributo per gli autonomi e i professionisti, il sostegno per gli enti locali, un primo pacchetto di misure di ristoro a fondo perduto per i settori produttivi più colpiti. Tra l’altro viene previsto il superamento delle clausole di salvaguardia fiscale con l’aumento dell’IVA (20 miliardi di euro), che sarebbe scattato, in mancanza di sterilizzazione, nel 2021. Vengono anche rinviate al nuovo anno la plastic e la sugar tax approvate nella legge di bilancio 2020. 

La distribuzione tra i vari capitoli del decreto, prendendo a riferimento le valutazioni dell’Ufficio Parlamentare per il Bilancio, riguarderebbe:

  • 5 miliardi per salute e sicurezza, di cui un po’ più di 2 miliardi per la sanità, 1,5 miliardi per il fondo per le emergenze e una cifra analoga per la struttura del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19.
  • 19 miliardi per il lavoro, di cui 11 mld assorbiti dal rifinanziamento di CIG, fondi di solidarietà, Naspi, circa 5 per indennità una tantum per diverse categorie di lavoratori per aprile e maggio 2020 , uno per la misura temporanea del Reddito di emergenza in due tranche, 500 milioni indennità per i lavori domestici.
  • 17,6 miliardi per Regioni ed enti locali, ma in termini di indebitamento l’impatto è di soli 5,6 miliardi. 
  • 94,3 miliardi con un utilizzo di nuovi spazi di disavanzo per 14,3 miliardi per gli interventi per attività produttive e credito; in questo capitolo rientrano 17 miliardi per i nuovi aiuti alle imprese; le annunciate garanzie su liquidità e crediti commerciali e 50 miliardi per la capitalizzazione.
  • 4,1 miliardi per agevolazioni e sconti fiscali, di cui un terzo è destinato alla voce affitti e credito d’imposta del 60% sulle locazioni a uso non abitativo e 600 milioni serviranno per l’alleggerimento delle bollette elettriche delle piccole attività produttive e commerciali. Si considerano anche l’azzeramento nel 2020 dell’Iva su mascherine, gel disinfettanti e dispositivi di protezione sanitaria dal Coronavirus; dal 1° gennaio 2021 l’aliquota Iva scende dal 22% al 5 per cento. 
  • Sono previste 6 miliardi per varie misure di settore, di cui 2,5 miliardi per i settori del turismo, della cultura e dello sport. La voce più rilevante è il bonus vacanza fino a 500 euro per i nuclei familiari con un Isee non superiore ai 40mila euro. Alle attività sportive vengono invece destinati 225 milioni tra indennità, Cig (ai “subordinati”) e Fondo salvasport, che potrebbe essere ulteriormente finanziato con una quota (forse fino all’1%), sul totale della raccolta da scommesse su eventi sportivi. 
  • 3,8 miliardi per interventi di varia natura dei ministeri tra cui: i 150 milioni l’anno per il rifinanziamento del fondo per le non autosufficienze; 250 milioni per le misure del ministero dello Sviluppo economico, tra cui il fondo per gli inquilini morosi; 600 milioni per iniziative del ministero dell’Agricoltura; 1,1 miliardi del ministero delle Infrastrutture e trasporti di cui 500 milioni per gli interventi sul trasporto pubblico locale; alla Presidenza del consiglio i  120 milioni per le agevolazioni per l’editoria, 50 milioni sul digitale e 150 su quello della famiglia. 

Vediamo un quadro delle norme più significative.

Sanità

Per la sanità pubblica è previsto il rafforzamento delle strutture territoriali e dei Covid Hospital, con la separazione dei percorsi per i pazienti sospetti COVID-19 o potenzialmente contagiosi. Viene reso stabile l’aumento di 3.500 posti letto in terapia intensiva e decisa la riqualificazione di oltre 4.200 in terapia semintensiva. Vi sono inoltre le indennità premio per i medici, gli infermieri e i tecnici in prima linea attraverso i fondi della contrattazione integrativa. Vengono aumentati stabilmente i posti letto destinati all’emergenza, specificatamente alla terapia intensiva e alla terapia semi-intensiva. Viene rafforzata la sanità territoriale attraverso l’assistenza domiciliare e il tracciamento dei soggetti positivi. E’ prevista una dotazione di 1,25 miliardi per le assunzioni, anche per circa 9 mila infermieri, che con l’introduzione dell’infermiere di di comunità punta alla presa in carico sul territorio dei soggetti infettati da COVID-19. Con l’assunzione di assistenti sociali e socio-sanitari, l’attivazione di centrali operative regionali di assistenza ai malati e il riconoscimento economico del lavoro di assistenza ai pazienti più fragili svolto dai medici di famiglia si mira al potenziamento e alla riorganizzazione della rete assistenziale integrata per i diversi soggetti che ne hanno bisogno. Si incrementano le borse di studio agli specializzandi in medicina.

Cassa integrazione 

I datori di lavoro che nell’anno 2020 sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica possano presentare domanda di concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale o di accesso all’assegno ordinario con causale “emergenza COVID-19”, per una durata massima di nove settimane per periodi decorrenti dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020, incrementate di ulteriori cinque settimane nel medesimo periodo per i soli datori di lavoro che abbiamo interamente fruito il periodo precedentemente concesso fino alla durata massima di nove settimane. È riconosciuto anche un eventuale ulteriore periodo di durata massima di quattro settimane di trattamento per periodi decorrenti dal 1° settembre 2020 al 31 ottobre 2020. Ai beneficiari di assegno ordinario spetta anche l’assegno per il nucleo familiare. Viene reintrodotto l’obbligo per i datori di lavoro di svolgere la procedura di informazione, la consultazione e l’esame congiunto, con le organizzazioni sindacali. Vengono inclusi nei trattamenti i lavoratori alle dipendenze dei datori di lavoro alla data del 25 marzo 2020.

E’ previsto l’innalzamento a diciotto settimane della durata massima del trattamento ordinario di integrazione salariale per le aziende che si trovano già in cassa integrazione straordinaria, nonché del trattamento di integrazione salariale in deroga.

I finanziamenti del Cura Italia risultavano nelle ultime settimane esauriti e le imprese non sono riuscite nemmeno a presentare la domanda; la situazione, se la copertura sarà adeguata, si dovrebbe normalizzare con il nuovo Decreto.  Per quanto riguarda la Cassa in Deroga si stima che solo un lavoratore su cinque abbia ottenuto l’indennità. Vengono stabiliti tempi e procedure più stringenti per velocizzare il pagamento, in particolare la procedura per la cassa integrazione in deroga viene spostata dalle Regioni all’Inps, che anticiperà parte del trattamento.

Le prestazioni di Naspi e DisColl il cui periodo di fruizione termini nel periodo compreso tra il 1° marzo 2020 e il 30 aprile 2020, sono prorogate per 2 mesi, a condizione che il percettore non sia beneficiario delle altre indennità.

I percettori di ammortizzatori sociali, limitatamente al periodo di sospensione a zero ore della prestazione lavorativa, di NASPI e DIS-COLL nonché di reddito di cittadinanza possono stipulare con i datori di lavoro del settore agricolo contratti a termine non superiori a 30 giorni, rinnovabili per ulteriori 30 giorni, senza subire la perdita o la riduzione dei benefici previsti, nel limite di 2.000 euro per l’anno 2020. Il lavoratore percettore del reddito di cittadinanza è dispensato dalla comunicazione relativa a questi contratti.

Il bonus dei 600 euro verrà erogato in automatico anche per il mese di aprile ai lavoratori autonomi, professionisti, co.co.co e stagionali del turismo che l’hanno percepito in marzo. A maggio il bonus sale a quota 1.000 euro per i liberi professionisti iscritti alla Gestione separata con una comprovata riduzione di almeno il 33% del fatturato (secondo bimestre 2020 su secondo bimestre 2019) e per i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa che abbiano cessato il rapporto di lavoro. I 600 euro sono invece estesi per i mesi di aprile e maggio, ad altre categorie di lavoratori, finora esclusi, tra cui i dipendenti stagionali diversi dal turismo, gli intermittenti, i prestatori d’opera, gli addetti alle vendite porta a porta.

Fino al 30 agosto le imprese potranno rinnovare o prorogare un contratto a tempo determinato senza indicare una causale. La deroga all’articolo 19 , comma 1, del Decreto Dignità vale per i rinnovi e le proroghe di contratti in corso,  non per i neo ingressi a termine, per i quali, se si superano i 12 mesi di rapporto, occorre ancora indicare la causale.

Reddito di Emergenza

Il Rem, il reddito di emergenza, garantisce erogazioni, per due mesi, a partire da 400 euro mensili fino ad arrivare a 800 euro, in base al nucleo familiare. Le famiglie in condizioni di necessità devono presentare la domanda entro giugno. II sussidio non spetta se un componente percepisce o ha percepito una delle indennità previste dal decreto Cura Italia; mentre il Rem potrà integrare l’eventuale reddito di cittadinanza (fino alle soglie di Rem spettanti). Per ottenere il Rem bisogna possedere cumulativamente: residenza in Italia, reddito familiare inferiore al Rem spettante, un patrimonio immobiliare inferiore a 10 mila euro (incrementato di 5.000 per ogni componente aggiuntivo fino ad un massimo di 20 mila euro)  e Isee inferiore a 15mila euro.Lavoro Domestico

E’ definita un’Indennità per colf e badanti con uno o più contratti di lavoro alla data del 23 febbraio 2020, per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali.  E’ previsto un indennizzo mensile di 500 euro per due mesi, aprile e maggio, da erogare in un’unica soluzione. La condizione è che i lavoratori domestici non siano conviventi con il datore di lavoro, né abbiano avuto accesso ad altri bonus. La domanda può essere presentata al patronato.

Licenziamenti

Si prevede una estensione dai 60 giorni del Cura Italia a cinque mesi per i licenziamenti, fino al 17 agosto. Sono altresì sospese le procedure di licenziamento per giustificato motivo oggettivo in corso. Resta anche lo stop ai licenziamenti collettivi e individuali per motivi economici per altri tre mesi (oggi il divieto di recedere vale per due mesi, fino a metà maggio).

Regolarizzazioni

E’ la misura che ha determinato più contrasti dentro la maggioranza. L’intesa prevede un doppio binario: regolarizzazione dei lavoratori in nero, italiani e non, e permessi di soggiorno di sei mesi per i migranti che cercano lavoro. Si punta ad ancorare l’emersione del lavoro nero all’immunità del datore che presenta l’istanza: viene escluso chi negli ultimi cinque anni sia stato condannato anche in via non definitiva per i reati di caporalato, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, tratta e sfruttamento della prostituzione, reclutamento di minori, droga. La seconda gamba poggia sulla possibilità di rilasciare permessi di soggiorno temporanei per la ricerca di lavoro della durata di sei mesi a chi ne abbia uno scaduto entro il 31 ottobre 2019 ed hanno già prestato attività in agricoltura o come badante o colf. Se, nel termine della durata del permesso di soggiorno temporaneo, il cittadino straniero esibisce un contratto di lavoro subordinato o la documentazione retributiva e previdenziale comprovante lo svolgimento dell’attività lavorativa nei settori dell’agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura e attività connesse, assistenza alla persona per se stessi o per componenti della propria famiglia, affetti da patologie o handicap che ne limitino l’autosufficienza, lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare, il permesso viene convertito in permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Le istanze sono presentate previo pagamento di un contributo forfettario stabilito nella misura di 400 euro per ciascun lavoratore ovvero di 160 euro per il prolungamento dei permessi. 

Fisco

Il versamento delle imposte e dei contributi sospesi nei mesi di marzo, aprile e maggio viene portato a settembre 2020. Si potrà saldare in unica soluzione o versando 4 rate mensili. Slittano a settembre anche altri versamenti come quelli per avvisi bonari, accertamenti con adesione e conciliazioni. E’ previsto un contributo di 300 milioni all’agente pubblico di riscossione per compensare la riduzione degli incassi per le sospensioni degli adempimenti da parte dei contribuenti e delle attività di accertamento e riscossione.

Slitta dal 1° luglio 2020 al 1° gennaio 2021 la lotteria degli scontrini, l’entrata in vigore della plastic tax e della sugar tax.

Sostegno alle imprese

E’ previsto lo stop al saldo 2019 e all’acconto di giugno dell’Irap per tutte le imprese e i lavoratori autonomi con un fatturato fino a 250 milioni con l’esclusione di banche e assicurazioni. In precedenza si era ipotizzato che avessero accesso al beneficio solo le aziende con perdite rilevanti di fatturato, con un calo almeno del 33% ad aprile rispetto all’anno scorso; questa condizione è stata eliminata. L’IRAP, in ragione della particolare situazione economica è stato sospeso, non eliminato.

II pacchetto imprese dovrebbe invece valere 11 miliardi.  Vi è un contributo a fondo perduto (per 6,2 miliardi), non tassabile, per le piccole imprese e i lavoratori autonomi (con fatturato sotto i 5 milioni), da erogare su istanza del soggetto e via bonifico dell’Agenzia delle entrate a fine giugno; i soggetti devono aver subito una perdita di fatturato di almeno un terzo ad aprile 2020 rispetto ad aprile 2019. Il valore del contributo è pari ad una percentuale della perdita di fatturato su tre fasce: 20% fino a 400 mila euro di fatturato complessivo; 15% da 400 mila euro a 1 milione, 10% da 1 a 5 milioni di euro.  Per i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019, il contributo spetta anche in assenza del requisito del calo di fatturato/corrispettivi.

E’ previsto un credito d’imposta per la sanificazione degli ambienti di lavoro (2 miliardi): ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, alle associazioni, alle fondazioni e agli altri enti privati, compresi gli enti del terzo del settore, viene riconosciuto un credito d’imposta in misura pari al 60 per cento delle spese sostenute nel 2020. Il credito d’imposta spetta fino a un massimo di 60.000 euro per ciascun beneficiario.

Per il rafforzamento patrimoniale delle imprese società con determinati requisiti di fatturato potranno lanciare aumenti di capitale a pagamento accompagnati da benefici fiscali per chi li sottoscriverà. In particolare, per l’anno 2020, dall’imposta lorda sul reddito delle persone fisiche potrà essere detratta un importo pari al 20 per cento della somma investita dal contribuente nel capitale sociale, con un investimento massimo detraibile che non può eccedere l’importo di 2 milioni di euro. Per le imprese tra 5 e 50 milioni di euro, è detraibile per le persone fisiche e deducibile per quelle giuridiche, per il 2020, il 20 per cento della somma investita dal contribuente nel capitale sociale di una o più società per azioni, in accomandita per azioni, a responsabilità limitata, anche semplificata, cooperativa, che non operino nel settore bancario, finanziario o assicurativo. L’investimento massimo è di 2 milioni di euro e l’agevolazione, se non utilizzabile nel periodo di imposta di riferimento, può essere portato fino al terzo periodo successivo. Alle società che effettuano l’aumento di capitale è riconosciuto, in sede di bilancio per l’esercizio 2020, un credito d’imposta pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto fino a concorrenza del 30% dell’aumento di capitale (con un tetto massimo di 800.000 euro). La distribuzione di riserve prima del 1° gennaio 2024 fa prevedere la decadenza di tutti i benefici.

E’ istituito il “Fondo Patrimonio PMI”, la cui gestione sarà affidata all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa Spa – Invitalia. Il fondo sarà finalizzato ad “accompagnare” le ricapitalizzazioni private sottoscrivendo, entro il 31 dicembre, strumenti finanziari partecipativi, obbligazioni o titoli di debito di nuova emissione delle imprese tra 10 e 50 milioni di fatturato. Non è consentita la distribuzione di riserve. Così come previsto dal Quadro UE degli Aiuti di Stato la ricapitalizzazione non potrà essere applicata alle società già in difficoltà al 31 dicembre del 2019.

Per quelle sopra i 50 milioni di euro, l’intervento sarà attuato attraverso l’operazione «Patrimonio Rilancio» di Cassa depositi e prestiti da definire con un decreto del Ministero dell’Economia. L’investimento potrà essere nella forma di equity o di prestito obbligazionario convertibile, in aumento di capitale oppure con acquisto di titoli azionari e gli interventi dovranno avvenire a condizioni di mercato e avere per oggetto società per azioni, anche quotate, con sede legale in Italia, ad esclusione delle aziende del settore bancario, finanziario e assicurativo. L’obiettivo è quello di attuare interventi e operazioni di sostegno e rilancio del sistema economico-produttivo italiano particolarmente strategici.

Le regioni, gli altri enti territoriali, le Camere di commercio possono adottare con le proprie risorse misure di aiuto dirette fino a un importo di 800.000 euro per impresa (100.000 euro per l’agricoltura), concesse sotto forma di sovvenzioni dirette, agevolazioni fiscali e di pagamento o in altre forme, quali anticipi rimborsabili, garanzie, prestiti e partecipazioni. Gli stessi enti possono concedere garanzie riguardo sia ai prestiti per gli investimenti sia ai prestiti per il capitale di esercizio a favore delle imprese.

Alle imprese con fatturato non superiore a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso spetta un credito d’imposta nella misura del 60 per cento dell’ammontare mensile del canone di locazione o di leasing per i mesi di aprile, maggio e giugno. Nel caso di affitto di azienda con almeno un immobile l’agevolazione spetta nella misura del 30% dei relativi canoni. I soggetti locatari devono aver subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nei mesi di riferimento di almeno il 50 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Si prevede lo stanziamento di 600 milioni di euro all’Arera, l’Autorità per l’Energia, per la riduzione delle quote fisse delle bollette elettriche per i mesi di aprile, maggio e giugno 2020 per le piccole attività produttive e commerciali.

Produzione di prodotti connessi. Aiuti alle imprese e agli investimenti per la produzione di prodotti-connessi al Covid-19 potranno essere concessi sotto forma di sovvenzioni dirette, anticipi rimborsabili o agevolazioni fiscali e di garanzie a copertura delle perdite. Tale produzione comprenderà i medicinali, compresi i vaccini e i trattamenti, i relativi prodotti intermedi, i principi attivi farmaceutici, le materie prime. Altri investimenti potranno riguardare la produzione di dispositivi medici, attrezzature ospedaliere e mediche e le materie prime necessarie; i disinfettanti e i relativi prodotti intermedi e le materie prime chimiche necessarie per la loro produzione. 

Misure per gli enti territoriali

Per assicurare ai comuni, alle province e alle città metropolitane le risorse necessarie per l’espletamento delle funzioni fondamentali, per l’anno 2020, si istituisce un fondo presso il Ministero dell’interno con una dotazione di 3,5 miliardi di euro, da ripartire tra comuni, province e città metropolitane, entro il 10 luglio 2020. Al fine di assicurare una celere erogazione delle risorse, si prevede di erogare il 30 per cento del fondo a titolo di acconto.

Fornitori della PA

Il fondo da 12 miliardi per il pagamento delle vecchie fatture ai fornitori della Pubblica amministrazione sarà diviso in due sezioni: 8 miliardi andranno a Regioni, Province e Comuni (6,5 miliardi agli enti locali, il resto alle Regioni) e 4 alle Asl, per liquidare i debiti «certi, liquidi ed esigibili» al 31 dicembre scorso. Il meccanismo punta a cancellare circa il 70% dei debiti commerciali scaduti. Le richieste potrebbero essere inoltrate dal 15 giugno. A erogare i fondi, stanziati dal Ministero dell’Economia, sarà la Cassa Depositi e Prestiti. In dieci giorni il ministero dell’Economia dovrebbe firmare  la convenzione con Cdp, che farà da  ente erogatore del fondo. Le anticipazioni di liquidità dovranno essere restituite in 30 anni dagli enti. Si tratta di somme molto rilevanti, utili in una situazione di crisi di liquidità per le imprese. La novità rispetto al passato riguarda la restituzione in 30 anni; negli ultimi due anni le leggi di bilancio avevano introdotto uno sblocca-debiti con l’obbligo per gli enti locali di restituire l’anticipazione entro l’anno per non incidere sul debito pubblico. Questo aveva disincentivato le richieste da parte degli enti.

Bonus vacanze

E’ previsto un bonus fiscale per trascorrere le vacanze in ambito nazionale nelle imprese turistico ricettive negli agriturismi e nei bed&breakfast riservato alle famiglie con reddito Isee non superiore a 40.000 euro; in un primo tempo il limite era valutato nel reddito di 35.000 euro. Il credito per il 2020, utilizzabile da un solo componente per ciascun nucleo familiare, è pari a 500 euro per ogni nucleo familiare; 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone e 150 euro per quelli composti da una sola persona. Il credito è fruibile nella misura dell’80 per cento in forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dai fornitori presso i quali la spesa è stata sostenuta, e per il 20 per cento in forma di detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi da parte dell’avente diritto. Il credito sarà utilizzabile, dal 1° luglio al 31 dicembre 2020. Lo sconto è rimborsato al fornitore dei servizi sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, con facoltà di cessione ai propri fornitori di beni e servizi ovvero ad altri soggetti privati, nonché a istituti di credito o intermediari finanziari.

Sostegno al turismo, alla cultura, all’editoria

Per i mesi di aprile, maggio e giugno il credito d’imposta del 60 per cento per le locazioni e del 30% dei relativi canoni in caso di affitto di azienda con almeno un immobile l’agevolazione spetta alle strutture alberghiere, diversamente dalle altre imprese, a prescindere del livello di fatturato. 

Per gli immobili di alberghi e alloggi è prevista l’esenzione della rata IMU di giugno. La norma vale solo per i proprietari che siano anche gestori delle attività. La norma prevede la stessa agevolazione anche per gli stabilimenti «balneari, marittimi, lacuali e fluviali».

Sono previsti 2,5 miliardi per gli interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del virus Covid-19 nei settori di ristorazione, turismo e fiere attraverso agevolazioni fiscali. E’ riconosciuto un credito d’imposta in misura pari al 60 % delle spese per investimenti, per un massimo di 80.000 euro, sostenute nel 2020 in relazione agli interventi necessari contro la diffusione del virus. La platea dei soggetti possibili beneficiari del credito d’imposta sono gli operatori con attività aperte al pubblico, tipicamente, bar, ristoranti, alberghi, teatri e cinema. Ad esempio, saranno sostenuti gli interventi edilizi necessari per il rifacimento degli spogliatoi, ma anche le spese per acquistare arredi di sicurezza ovvero quelle necessarie ad investimenti di carattere innovativo quali lo sviluppo o l’acquisto di tecnologie necessarie allo svolgimento dell’attività lavorativa e le apparecchiature per il controllo della temperatura dei dipendenti. Il credito d’imposta, cumulabile con altre agevolazioni, sarà utilizzabile in dieci anni esclusivamente in compensazione e potrà essere ceduto ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari, con facoltà di successiva cessione del credito.

Per sostenere il turismo, settore certamente tra i più colpiti dal Covid-19, è inoltre prevista la costituzione di tre fondi: uno, da 30 milioni, per la promozione del turismo in Italia; uno da 50 milioni finalizzato alla sottoscrizione di quote o azioni di organismi di investimento collettivo del risparmio e fondi di investimento, in funzione di acquisto e valorizzazione di immobili destinati ad attività turistico- ricettive. Un terzo, sempre da 50 milioni, per la concessione di contributi in favore delle imprese turistico ricettive, delle aziende termali e degli stabilimenti balneari, come concorso nelle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro e di adeguamento degli spazi. 

Sono previste varie misure destinate al sostegno del settore culturale e dell’editoria. Tra queste l’incremento del Fondo di parte corrente per le emergenze dedicato ai settori dello spettacolo, del cinema e dell’audiovisivo da 80 a 230 milioni di euro; l’istituzione di un Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali, con una dotazione di 225 milioni di euro per l’anno 2020, per il sostegno al settore delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria e dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura non pubblici; la copertura con 100 milioni di euro per le mancate entrate da bigliettazione per i musei e i luoghi della cultura statali; un anticipo del contributo alle fondazioni lirico – sinfoniche. È istituito un fondo di 50 milioni di euro per il 2020, incrementabile da soggetti privati, finalizzato alla promozione di investimenti e altri interventi per la tutela, la fruizione, la valorizzazione e la digitalizzazione del patrimonio culturale. 

Per sostenere l’editoria incentivando gli investimenti pubblicitari delle imprese, è previsto l’innalzamento del credito d’imposta ammesso dal 30 al 50 per cento; anche un credito d’imposta pari al 8% della spesa sostenuta nell’anno 2019 per l’acquisto della carta per la stampa di libri e giornali, entro il limite di spesa di 24 milioni di euro per l’anno 2020. Vi sono miglioramenti del trattamento IVA per le rese dei giornali e un bonus una tantum di 500 euro per le edicole.

Agricoltura

Viene istituito un Fondo emergenziale a tutela delle filiere in crisi con una dotazione di 500 milioni di euro per il 2020, per il ristoro di danni subiti da agricoltura, pesca e acquacultura con aiuti diretti secondo il regime de minimis o nei limiti di quanto previsto dal Quadro temporaneo della Commissione Europea sugli Aiuti di Stato. Ulteriori 100 milioni dovrebbero essere stanziati per le imprese viticole obbligate alla tenuta del Registro Telematico della produzione di uve per vini DOC e a indicazione geografica attraverso la pratica della vendemmia verde. 

Sport

Viene creato un Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale, finanziato dall’1% della raccolta da scommesse sportive di ogni genere, anche virtuali, effettuate sia online, sia tramite canali tradizionali; il Fondo serve a fare fronte alla crisi economica dei soggetti operanti nel settore sportivo. La quota è prevista non inferiore a 20 milioni di euro per il 2020 e 40 milioni per il 2021 e 2022. 

Stanziati 200 milioni di euro per garantire ai collaboratori sportivi un’indennità di 600 euro per i mesi di aprile e maggio. I versamenti verranno effettuati da Sport e salute Spa, la società che produce e fornisce servizi di interesse generale a favore dello sport, a cui sono state trasferite le risorse statali. AI soggetti già beneficiari dell’indennità prevista dal Cura Italia per il mese di marzo, i bonus per aprile e maggio verranno versati in automatico senza presentare un’ulteriore domanda. Per i lavoratori dipendenti iscritti al Fondo Pensione Sportivi Professionisti con retribuzione annua lorda non superiore a 50.000, è possibile accedere al trattamento di integrazione salariale del Cura Italia per un periodo massimo di 9 settimane.

Le associazioni e società sportive, sull’intero territorio nazionale, possono non procedere, fino al 30 giugno 2020, al versamento dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali con una possibile rateizzazione a partire da luglio. Le società conduttrici di impianti sportivi hanno diritto da amarzo a luglio alla riduzione del canone di locazione, se non stabilito diversamente, in misura del cinquanta per cento dell’importo contrattuale, per tutto il periodo di efficacia delle misure di sospensione dell’attività.

Scuola

Il decreto Rilancio stanzia quasi un miliardo e mezzo per far ripartire la scuola. E’ prevista la stabilizzazione dei precari con la creazione di i6 mila posti in più per il ruolo di docente a settembre, per un totale di 32 mila posti aggiuntivi all’avvio del nuovo anno scolastico. Metà delle nuove assunzioni saranno fatte attraverso il concorso ordinario; altre 8 mila attraverso concorso straordinario. Per assicurare la ripresa dell’attività in condizioni di sicurezza aumenta di 331 milioni il fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche. 

I soggetti pubblici e privati che svolgono i servizi educativi del sistema integrato 0/6 anni e le scuole paritarie dell’infanzia a gestione pubblica o privata beneficiano, a copertura del mancato versamento delle rette o delle compartecipazioni comunque denominate da parte dei fruitori, determinato dalla sospensione delle attività in presenza a seguito delle misure adottate per contrastare la diffusione del Covid-19, di un contributo previsto per 65 milioni.

Vengono semplificate le procedure di approvazione e di autorizzazione dei mutui BEI per l’edilizia scolastica a valere sulla programmazione triennale nazionale, con l’introduzione della possibilità di concedere anticipazioni agli enti locali.

Sono previsti fondi per la pulizia dei locali e l’acquisto delle mascherine al fine di fare svolgere l’esame di maturità in presenza. E’ previsto un fondo di funzionamento di 330 milioni per acquistare strumenti digitali, il decoro e la sicurezza delle aule. Viene creato un fondo contro il rischio epidemiologico nelle scuole di 400 milioni nel 2020 e 600 nel 2021.  

Sono previsti 150 milioni per potenziare i centri estivi e contrastare la povertà educativa. Le risorse sono destinate ai Comuni per rafforzare, anche in collaborazione con istituti privati, centri estivi diurni, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa, durante il periodo estivo. Si tratta di servizi a supporto delle famiglie rivolti ai bambini e ai ragazzi tra i 3 e i 14 anni. Il 10% dei fondi finanzierà progetti mirati per contrastare la povertà educativa nella fase di emergenza. 

E’ prevista la stabilizzazione per 16 mila cattedre. I posti totali per assumere insegnanti attraverso i nuovi concorsi salgono dunque a circa 78 mila, di cui però solo una parte sarà coperta a settembre. 

Occupazione suolo pubblico 

Ristoranti, bar, pubblici esercizi saranno esonerati dal pagamento della Tosap, la tassa sull’occupazione del suolo pubblico o, in alternativa, della Cosap, il canone alternativo alla prima, fino al 31 ottobre per le maggiori superfici utilizzate ai fini del distanziamento sociale. Si semplifica anche la procedura per utilizzare gli spazi pubblici antistanti il locale: non servirà l’autorizzazione da parte dell’ente locale, ma sarà sufficiente «una comunicazione da parte del titolare dell’impresa».  

Semplificazione per prestiti alle imprese

Così come si temeva ci sono stati molti rallentamenti nell’erogazione dei prestiti per le verifiche da parte delle banche della sussistenza dei requisiti, ammissibilità delle garanzie e merito del credito. Il Decreto Rilancio ne prende atto e punta a procedure accelerate per i prestiti alle imprese garantiti dallo Stato. Il decreto prevede ora espressamente che la domanda di prestito con garanzia Sace o del Fondo Centrale delle Pmi sia accompagnata da un’autodichiarazione con una serie di informazioni, compresa la certificazione che i dati aziendali siano «veritieri e completi». Dunque imprese e partite Iva dichiarano, sotto la propria responsabilità, l’esistenza di alcuni elementi rilevanti per la concessione dei prestiti. E sono chiamate a rispondere penalmente in caso di dichiarazioni mendaci. In questo modo le banche sono sollevate da lunghe istruttorie nel caso di prestiti oltre 25.000 euro. Sarà Sace a verificare la veridicità delle dichiarazioni. Stretta, con pene più elevate, anche sul vincolo di destinazione.

Sostegno del settore bancario

Per evitare che eventuali insolvenze da parte delle imprese, mettano a rischio la solidità del sistema bancario, il Mef può concedere per i prossimi sei mesi garanzia dello Stato fino al valore nominale di 15 miliardi su nuove passività degli istituti di credito. Dall’altro si prevedono una serie di aiuti – garanzie e misure fiscali – agli acquirenti di piccole banche sotto i 5 miliardi di attività che dovessero essere sottoposte, dopo l’entrata in vigore del decreto, a liquidazione coatta amministrativa, la stessa procedura concorsuale che fu applicata alle due banche venete, poi acquisite da Intesa SanPaolo. Si tratta di un sostegno pubblico fino a 100 milioni. Una delle forme previste è la trasformazione in crediti di imposta delle attività per imposte anticipate della banca posta in liquidazione e delle attività per imposte anticipate dell’acquirente.

Fondo Sviluppo e Coesione e Fondi UE

E’ previsto che il Fondo nazionale per lo Sviluppo e la Coesione, al pari dei fondi UE, possa essere utilizzato per fronteggiare l’emergenza. Inoltre Regioni e ministeri potranno richiedere l’applicazione del tasso di cofinanziamento fino al 100 % a carico dei fondi UE per le spese dichiarate nelle domande di pagamento nel periodo 1° luglio 2020 – 30 giugno 2021, anche a valere su spese emergenziali anticipate a carico dello Stato. 

Resto al Sud 

Sono previsti interventi per salvaguardare la continuità aziendale e i livelli occupazionali delle attività finanziate dalla misura agevolativa «Resto al Sud». Per questo potrà venire concesso un contributo a fondo perduto a copertura del fabbisogno di circolante fino a 15 mila euro per le attività di lavoro autonomo e libero-professionali esercitate in forma individuale, 10 mila euro per ciascun socio dell’impresa beneficiaria fino ad un importo massimo di 40 mila euro. 

Sostegno del Terzo Settore

Ammonterà a 120 milioni di euro per l’anno 2020 il sostegno del terzo settore nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Saranno concessi con la finalità di rafforzare l’azione a tutela delle fasce più deboli della popolazione a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. 

Ricerca e Sviluppo nel Mezzogiorno

Il credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, inclusi i progetti di ricerca e sviluppo in materia di Covid-19, direttamente afferenti a strutture produttive ubicate nelle suddette regioni, è aumentata dal 12 al 25 per cento per le grandi imprese, dal 12 al 35 per cento per le medie imprese e dal 12 al 45 per cento per le piccole imprese.

Bonus

Sono definiti limiti ai rincari su mascherine e altri dispositivi di protezione individuale con la fissazione del prezzo finale di alcune tipologie. 

Sostegni per gli affitti. Il Fondo nazionale all’accesso alle abitazioni in locazione è incrementato di ulteriori 180 milioni di euro per quest’anno.

E’ previsto il reintegro per 400 milioni di euro del Fondo di solidarietà comunale utilizzati per l’emergenza alimentare e si anticipa l’erogazione del fondo sperimentale di riequilibrio per le province e le città metropolitane per l’anno 2020.

Misure per la famiglia

Per tamponare la chiusura delle scuole il decreto Rilancio conferma altri 15 giorni di congedo straordinario al 50% della retribuzione per i genitori lavoratori dipendenti per i figli di età non superiore ai 12 anni.  I giorni fruibili diventano quindi 30, dal 5 marzo e sino al 31 luglio 2020, per un periodo continuativo o frazionato. In alternativa è prevista la possibilità di scegliere la corresponsione di un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite massimo complessivo che è stato portato dai 600 del Cura Italia a 1.200 euro; si potrà usare pure per pagare i centri estivi. Per il personale sanitario il bonus baby-sitter sale da mille a 2mila euro.

Fino alla cessazione dell’emergenza, i genitori dipendenti del settore privato con almeno un figlio minore di anni 14, avranno la possibilità di decidere autonomamente se svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile, anche in assenza di accordi individuali, a condizione che la modalità sia compatibile con la prestazione e che non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito o non lavoratore.  Il dipendente potrà utilizzare anche strumenti informatici di sua proprietà. Per i datori di lavoro pubblici, fino alla cessazione dello stato di emergenza e comunque non oltre il 31 dicembre 2020, la modalità di lavoro agile può essere applicata a ogni rapporto di lavoro subordinato.

Nei mesi di maggio e giugno 2020 sono aumentati di 12 giornate i permessi retribuiti per la legge 5 febbraio 1992, n. 104.

E’ previsto l’incremento delle dotazioni del Fondo per le non autosufficienze, a tutela dei disabili gravissimi ed i non autosufficienti, del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare e del Fondo di sostegno per le strutture semiresidenziali per persone con disabilità;

Incentivi fiscali per sismabonus, ecobonus e ristrutturazione Covid 

Superbonus del 110% per i lavori tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 di riqualificazione energetica e antisismica) e per interventi ad essi connessi relativi all’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici che dovrebbero rilanciare l’attività edilizia. I lavori potranno riguardare l’isolamento termico sull’involucro dell’edificio, la sostituzione delle caldaie a gasolio con impianti a pompe di calore o con caldaie a condensazione e gli interventi di prevenzione antisismica; potranno essere compresi entro l’agevolazione massima altri lavori oggi nell’ecobonus, come l’installazione dei pannelli solari e dei relativi accumulatori e il rifacimento delle facciate. Gli interventi verdi finanziati con il superbonus dovranno garantire «il miglioramento di almeno due classi energetiche da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (Ape)». La norma del decreto prevede, oltre al rafforzamento del credito d’imposta verde, la possibilità generalizzata di cedere il credito maturato con i lavori a banche o altri intermediari finanziari e lo sconto in fattura che consente alle famiglie e ai condomini di ricevere lo sconto equivalente direttamente nella fattura emessa dall’impresa che realizza i lavori.

Mobilità urbana 

E’ istituito un Fondo per sostenere le imprese del trasporto pubblico locale, trasporto ferroviario regionale e servizio ferroviario universale nazionale rispetto alla riduzione dei ricavi tariffari relativi ai passeggeri dal 23 febbraio 2020 al 31 dicembre 2020. Il Fondo è destinato anche alla copertura degli oneri derivanti dal prolungamento della validità residua degli abbonamenti annuali, ordinari e integrati, di bus, metro, treni, vaporetti nei mesi di lockdown: per i rimborsi c’è un fondo da 800 milioni. C’è anche un “buono mobilità” nei Comuni sopra i 50.000 abitanti del 70% sul costo di acquisto delle bici, anche a pedalata assistita, e dei monopattini elettrici fino ad un massimo di 500 euro.

 

 

 

 

 

 

 

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