L’opinione pubblica è concentrata sulla drammatica vicenda ucraina. Ma sta prendendo coscienza che questa grave crisi umanitaria e geopolitica si intreccia con l’emergenza sanitaria e alimentare planetaria, la minaccia del cataclisma climatico, la rivoluzione dell’intelligenza artificiale e le tragedie delle grandi emigrazioni. E’ un’escalation di complessità che delineano un mondo che si sta smontando. Nelle sue certezze, nei suoi standard di vita, nel suo credo materialistico, nella sua fiducia nel futuro.
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di Marina Sorina*
E' la prima volta che vedo tanti sindacalisti insieme. Finora conoscevo solo alcuni di voi, e sono onorata di vedere che molte persone hanno a cuore il destino del mio paese natale – l’Ucraina.
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Ha suscitato un certo stupore la recente intervista del presidente della Regione Veneto Luca Zaia sulla necessità, di fronte agli effetti drammatici della guerra in Ucraina, di ripensare alla radice il PNRR, aggiornandolo sugli obiettivi per ricontrattarlo con l’Unione Europea. A questo giudizio hanno fatto seguito gli interventi di altri esponenti del centrodestra per contrattare un secondo piano per l’energia, con il medesimo trattamento del debito.
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di Mario Conclave
1.Presentato in videoconferenza, il 27 gennaio scorso, il V Rapporto sul Secondo Welfare “Il ritorno dello Stato sociale? Mercato, Terzo Settore e comunità oltre la pandemia”.
Dopo le analisi di scenario relativo alle politiche pubbliche socio sanitarie conseguenti alla pandemia e delle emergenze sanitarie, economiche, culturali-formative, il Rapporto ha valutato come alcune aree del Secondo Welfare[i] si sono comportate in fase pandemica e quali ne possono essere i possibili sviluppi e contributi.
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di Giuseppantonio Cela
La complessità del programma GOL-acronimo di “Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori”, parte importante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza(in continuità con il Fondo per favorire la transizione occupazionale, istituito dalla legge di bilancio 2021 n. 178/2020. Art 1, comma n. 324) merita una opportuna premessa per cogliere la portata innovativa della scelta in materia di politiche attive del lavoro. Il Gol è inserito, infatti, nella Missione 5,Componente 1, dedicata, appunto, a tali politiche.
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di Paola Lo Cascio*
Lo scorso 3 febbraio la Spagna si è dotata di una nuova riforma del mercato del lavoro che deroga e supera la normativa approvata dal governo dei popolari di Mariano Rajoy nel 2012, in piena stagione di politiche dell’austerità, che nel Paese iberico sono state particolarmente regressive. L’approvazione parlamentare è arrivata al termine di una sessione concitata in cui il governo di sinistra di Pedro Sánchez è stato abbandonato, in modo piuttosto frivolo, dalle sinistre indipendentiste catalane e basche ed è riuscito a uscirne indenne solo grazie al voto erroneo di un deputato dei popolari.
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di Stefano Balassone
Mentre la Nato si consolida e i giri di valzer europei con Russia e Cina finiscono in archivio, la dialettica fra Europa e USA continua la sua strada. Ci fu, come ricordiamo, l’epico scontro sui diesel furbetti dei tedeschi, seguito dal movimentismo doganale dell’epoca trumpiana. Ci sarà da spartirsi il crescente mercato delle armi, con quel 2 per cento del PIL che piace a molti, nonché da litigare sul prezzo del petrolio americano dopo che quello russo sia finito fuori scena. Si litigherà di sicuro sulla disciplina delle Big Tech dove la situazione di fatto è la più estrema.
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142 miliardi di volume totale con un aumento del 22,7% rispetto al 2020: è la cifra record registrata dagli interscambi tra Italia e Germania lo scorso anno, e che riconferma Berlino nostro primo partner commerciale. Dopo il calo nel 2020 legato al Covid (-8,7% rispetto all’anno precedente), il 2021 ha segnato una ripresa decisa dei rapporti: le esportazioni verso la Germania sono salite del 21,1%, a 66,9 miliardi di euro, mentre le importazioni hanno toccato quota 75,7 miliardi (+25,5%).
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di Jacopo Tomatis*
Quella di «esperto di comunicazione» non è probabilmente la prima professione che viene in mente quando si pensa a Lucio Dalla, eppure in quasi settant’anni di vita (è morto il 1o marzo 2012, due giorni prima di compierli) è stato anche quello. Nel 2003 tenne infatti un corso di Tecniche e linguaggi pubblicitari all’Università di Urbino «Carlo Bo». L’agile libretto estratto dalle sue lezioni, intitolato Gesù, San Francesco, Totò: la nebulosa della comunicazione (edito da Angeli l’anno seguente), è in realtà sufficientemente naïf da scoraggiare chiunque voglia studiare comunicazione a livello accademico, anche se Dalla dimostra di aver ben assimilato il gergo un po’ vago che si confà al ruolo di teorico della materia.
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di Pierluigi Mele
Il costituzionalista Stefano Ceccanti e il filosofo Giancarlo Galeazzi curano una nuova edizione, appena pubblicato, acquistabile su Amazon, dall’Editrice Castelvecchi di un libro del grande filosofo cattolico francese Emmanuel Mounier, padre del “personalismo comunitario”: “I cristiani e la Pace”. In questa intervista a Stefano CeccantiCeccanti ci facciamo spiegare l’importanza di questo saggio.
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