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Programma “gol”: Il punto della situazione

La complessità del programma GOL-acronimo di “Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori”, parte importante  del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza(in continuità con il Fondo per favorire la transizione occupazionale, istituito dalla legge di bilancio 2021 n. 178/2020. Art 1, comma n. 324) merita una opportuna premessa per cogliere la portata innovativa della scelta in materia di politiche attive del lavoro. Il Gol è inserito, infatti, nella Missione 5,Componente 1, dedicata, appunto, a tali politiche.

Riveste un certo peso anche l’ammontare dello stanziamento, per l’attuazione dl programma all’esame, pari a 4,4 miliardi complessivi nel quinquennio 2021-2025, con un’aggiunta di 600 milioni per il rafforzamento dei Centri per l’impiego e ulteriori 600 milioni per il rafforzamento del Sistema duale. Viene prestabilito, inoltre, un minimo di destinatari beneficiari di 3 milioni, di cui almeno il 75% donne e almeno 800.000 da coinvolgere significativamente in attività formativa con una quota di almeno 300.000 in competenze digitali; ancora in riferimento  al sostegno finanziario, 880 milioni rappresentano la prima quota messa a disposizione delle Regioni con le modalità precisate più avanti.

Quanto all’impostazione strutturale, sappiamo anche che sono stati così individuati i beneficiaridelle misure occupazionali:

° lavoratori in Cassa integrazione guadagni;

° destinatari della Naspi e della DISColl, nonchè del reddito di cittadinanza;

Lavoratori fragili o vulnerabili, quali:

° giovani NEET( età inferiore a 30 anni );

° donne in condizione di svantaggio, quali disoccupate di lungo periodo;

° persone con disabilità o fragilità;

° lavoratori over 55 disoccupati.

Sono, ancora, destinatari dei benefici:

° lavoratori con redditi molto bassi, cosiddetti working poor;

° lavoratori autonomi titolari di partita IVA ( opportunamente inseriti dalla legge di bilancio 2022).

Qualche considerazione: si tenta ancora, nell’iter procedurale, di valorizzare i Centri per l’impiego,  coadiuvati nell’occasione dall’ANPAL e dall’INPS, con l’auspicio, come è nell’attesa degli operatori, della realizzazionein tempi brevi del  collegamento informatico integrato con il Sistema delle Regioni.

Inoltre, non viene trascurata, come ha avuto a sostenere lo stesso Ministro del lavoro, la cooperazione con il Sistema privato di collocamento, attraverso le Agenzie di somministrazione.

Il programma non ha mancato, poi,  di stabilire nelle sue linee attuative i percorsi di ricollocazione al lavoro, differenziati in funzione delle caratteristiche dei destinatari interessati e con significativo ricorso all’attività formativa; abbiamo così: 

° reinserimento lavorativo per soggetti ritenuti facilmente occupabili, accompagnati, se del caso, da un intervento formativo minimo;

° aggiornamento mediante formazione di breve durata  a contenuto professionalizzante, riferito a specifiche competenze;

° riqualificazione con interventi formativi a contenuto impegnativo, mirati a cogliere le richieste del mercato;

° lavoro e inclusione per bisogni complessi, facendo leva sulla rete dei Servizi territoriali ( educativi, sociali, sanitari e di conciliazione);

° ricollocazione collettiva,  a seguito di crisi aziendale.

 

Di assoluto rilievo la condizione ricavabile dalla normativa, secondo la quale il rimborso spese avverrà sulla base dei risultati, con percorso mirato al raggiungimento dei principi fondanti (milestone) e dei sei traguardi (target)

I principi fondanti(milestone) poggiano su due leve:

–       Entrata in vigore dei decreti interministeriali di approvazione del Gol e del Piano Nuove Competenze entro l’ anno 2021;

–       Deliberazione dei Pianiregionali Gol ai fini attuativi, con coinvolgimento di  almenoil  10% dei beneficiari, entro l’anno 2022 .

 

I traguardi(target) sono così riassumibili, ribadendo in parte quanto già riportato all’inizio in sede di presentazione del programma Gol, per qualificarne portata e qualità:

–       almeno 3 milioni di beneficiari entro il 2025 (data conclusiva del PNRR), di cui almeno  il 75% donne, disoccupati di lunga durata, disabili, giovani under 30, lavoratori over 55, tutti  soggetti   meritevoli con ogni evidenza di tutela sociale specifica;

–       almeno 800.000 dei beneficiari di cui sopra dovranno essere destinatari di interventi formativi e, in particolare, 300.000 per il potenziamento delle competenze digitali, così cogliendo una emergenza diffusa;

–       almeno l’80% dei Centri prov.li per l’impiego di ogni Regione deve attenersi agli standard(livelli) essenziali del Gol;

– misure mirate a rafforzare i Centri  per l’impiego nel tentativo, già accennato, di valorizzarne il ruolo:

–       per almeno 250 Centri per l’impiego previsione di completamento entro il 2022 della metà delle attività stabilite dal Piano Regionale di rafforzamento, con esclusione delle infrastrutture;

–       per almeno 500 Centri per l’impiego completamento attività come sopra entro il 2025;

–       almeno ulteriori 135.000 ragazzi o ragazze parteciperanno al Sistema Duale entro il 2025, termine che vale anche per almeno 80% dei Centri per l’impiego per ogni Regione.

 Ancora quanto alle fonti normative, è da ricordare che le regole del Gol sono stabilite dal decreto interministeriale ( Economia e Lavoro) del 5 novembre 2021, che ha previsto, in particolare, i criteri della ripartizione dei fondi finanziari tra le Regioni  e le  Provincie autonome, gli obiettivi assegnati, il riferimento ai fondi per il potenziamento delle competenze..

La fase attuativa dell’iniziativa esaminata ha visto nel frattempo, come da procedura, l’approvazione di quasi tutti i singoli programmi regionali con la previsione dei finanziamenti già ripartiti nel novembre 2021, nonché dell’indicazione del numero degli utenti raggiungibili, i vulnerabili, i beneficiari della formazione, finalizzata all’occupazione, con durata fino al 2025.

A qualificare gli obiettivi, interessa, in particolare, l’indicazione di determinate persone da accompagnare, comprese le donne, come  i disoccupati di lunga durata, le persone con disabilità, i giovani under 30 e i lavoratori over 55, con gestione e cura da parte dei Centri per l’impiego regionali.

percorsi previsti -è il caso di richiamarlo- sono  quelli già prima esposti, che vanno dal reinserimento lavorativo alla ricollocazione collettiva; percorsi registrati – vale la pena sottolinearlo – in funzione delle esigenze di tutela differenziate, così come evidenziate dall’attuale mercato del lavoro.

Trattasi, come è facile osservare, di misure mirate all’occupazione, attraverso percorsi, se non completamente innovativi, tassativi che richiedono un approccio culturale aperto anche da parte delle stesse Organizzazioni sindacali dei lavoratori, superando il rifugio nella cassa integrazione.

La tassatività accennata è legata ai citati milestone e target, rafforzata nel contesto normativo dalla decadenza del diritto ai rimborsi delle spese.

L’ ANPAL  ha pubblicato l’elenco delle Regioni, che, a decorrere dal primo marzo, hanno deliberato i loro Piani, da sottoporre secondo la procedura all’approvazione della stessa ANPAL: Puglie, Umbria, Emilia Romagna, Sicilia, Piemonte, Marche, Provincia autonoma di Trento, Friuli Venezia Giulia.

E’ opportuno informare, infine, che un’analisi riepilogativa del programma Gol è contenuta in una serie di slides elaborate dal Ministero del lavoro  e P.S., rinvenibili sul sito dello stesso Dicastero.

 

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