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Newsletter NL n.146 del 03/02/2015

MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA AL PARLAMENTO....

EDITORIALE

Un Presidente per riconciliare politica e cittadini

di Morese Raffaele

Il XII Presidente della Repubblica è stato individuato alla prima votazione utile, quella a maggioranza semplice. Parlamento e grandi elettori virtuosissimi, verrebbe da dire. Anche i più distratti degli italiani hanno potuto notare la grande differenza tra le burrascose sedute parlamentari dedicate al Jobs Act e alla legge elettorale e la crescente compostezza delle sedute di fine settimana scorsa. Eppure la questione era di enorme delicatezza; coinvolgeva equilibri di partiti, tenuta di alleanze in corso e in fieri, stabilità di legislatura e di governabilità, valutazioni di personalità di prestigio, ma soprattutto i rapporti tra i cittadini e la politica. La prova era considerata ardua, ma nella pratica è risultata tranquilla. Anzi, brillantemente tranquilla.

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 STORIA

Giornata della Memoria: una riflessione sulla SHOAH

di Pierluigi Mele

27 gennaio 1945. I soldati dell’Armata Rossa sovietica liberarono il campo di concentramento tedesco di Auschwitz, ad ovest di Cracovia, nel sud della Polonia. Mentre si avvicinavano, le SS iniziarono l’evacuazione. Circa 60 mila prigionieri furono costretti a marciare verso ovest, la maggior parte, per lo più ebrei, verso la città di Wodzislaw nella parte occidentale dell’Alta Slesia. Migliaia di persone furono uccise in fretta nei giorni precedenti, il più possibile. Durante la marcia della morte le SS spararono a quelli che, stremati, non potevano continuare a camminare. 

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 ECONOMIA

Dalla lettura di dati e indicatori s’intravede la ripresa. Forse.

di Ferruccio Pelos

I dati che periodicamente l’Istat ci offre, in particolare sul versante del mercato del lavoro, ci consentono di capire qual è la situazione del Paese. 
A dicembre 2014 gli occupati erano 22 milioni 422 mila: dopo il calo nei due mesi precedenti, l’occupazione a dicembre aumenta dello 0,4% (+93 mila). Su base annua la crescita è dello 0,5% (+109 mila).  
Il tasso di occupazione, pari al 55,7%, aumenta di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,3 punti rispetto all’anno precedente.  
Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 322 mila, diminuisce del 3,2% rispetto al mese precedente (-109 mila) mentre aumenta del 2,9% su base annua (+95 mila).  
Il tasso di disoccupazione a dicembre scende al 12,9%, ( - 0,4 punti percentuali in termini congiunturali). Il calo osservato nell’ultimo mese è il primo segnale di contrazione della disoccupazione dopo un periodo di crescita. Eurostat fa rilevare come la riduzione del tasso di disoccupazione italiana sia la più rilevante di tutta l’UE.

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Recuperare i 100 miliardi di investimenti persi nella crisi 

di Giuseppe Bianchi

Il “Jobs act” è un passo nella giusta direzione ma non va lontano se non viene accompagnato, in parallelo, da un ulteriore passo in avanti attivato dalla ripresa degli investimenti pubblici e privati. Il Paese ha bisogno di recuperare i 100 miliardi sfumati dal 2008 al 2013 (centro di ricerca Einaudi). Qualcosa si è mosso a livello europeo con il recente accordo (dicembre 2014) fra capi di Stato e di governo sul piano “Junker” che prevede la creazione di un Fondo Europeo di investimenti strategici (21 miliardi di capitali pubblici per riattivare 316 miliardi di capitali privati) e con la recente iniziativa della Banca Centrale Europea di acquistare titoli pubblici dell’eurozona. 

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 MERCATO DEL LAVORO

Parte il Jobs act con i primi due decreti attuativi della delega 

di Giuseppantonio Cela

E’ significativo che il primo decreto, attuativo della delega, avente ad oggetto il contratto in materia di tutele crescenti, mirato alla stabilità occupazionale, tratti dei licenziamenti, in quanto espressione delle  modifiche bandiera della Riforma, legate alla  flessibilità in uscita in maniera strutturale e discontinue rispetto ai contenuti dell’art.18 dello Statuto dei lavoratori.

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Jobs Act cambia i sussidi di disoccupazione

di Stefania Burchiella

Lo schema di decreto legislativo presentato dal Governo alla Camera per il parere (non vincolante) cambia non solo il mondo del lavoro, ma anche quello dei sussidi di disoccupazione e da Aspi e mini Aspi si passerà alla NASpI, poi debutteranno ASDI e DIS-COLL e arriva anche la nuova social card per disoccupati.
Obbiettivo sarà quello di creare maggiore occupazione nel nostro Paese. 

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 WELFARE

La vera valutazione dell'impresa sociale

di Mario Conclave

Il percorso di riordino normativo del Terzo settore, avviato in Parlamento non ha ancora  superato la prima tappa della sua definizione legislativa. Il testo del ddl delega al Governo è in Commissione. Successivamente si dovranno definire i decreti delegati.
Alcuni aspetti del provvedimento rischiano di essere influenzati, spesso senza approfondimenti e sulla scia di campagne mediatiche, dalle due inchieste aperte dalla Magistratura di Roma e che coinvolgono alcune cooperative sociali. In particolare la questione in esame è il sistema che si è instaurato negli affidamenti diretti. 
Ma l’impianto complessivo dell’impresa sociale non può essere valutato da fenomeni patologici, pure gravi.

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Linee di indirizzo strategico per l’inclusione sociale

di Sveva Battistoni 

Con la strategia Europa 2020, il Consiglio Europeo ha voluto rafforzare la dimensione delle politiche economiche europee volte a favorire l’occupazione, inserendo tra gli obiettivi la lotta alla povertà e all’esclusione sociale che interessa circa 20 milioni di persone da far uscire da tali condizioni disagiate entro il 2020. 
Inoltre, la Commissione Europea ha sostenuto la necessità di rafforzare il legame fra l’uso dei fondi strutturali e il perseguimento degli obiettivi di Europa 2020; in tale contesto (nel 2011) la Commissione ha proposto che almeno il 20% del Fondo Sociale Europeo di ciascun Paese membro fosse destinato all’inclusione sociale e alla lotta alla povertà. L’Italia nei propri Piani Nazionali di Riforma si è posta l’impegno di ridurre entro il 2020 di 2,2 milioni le persone che vivono in condizioni di povertà o esclusione sociale.

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 CONTRATTAZIONE

Disabilità e contrattazione collettiva

di Manuela Shahin

Lo studio recentemente realizzato da Silvia Stefanovichj, responsabile per la CISL del settore disabilità, e pubblicato nell’e-book n. 33 di Adapt, ha affrontato i temi della disabilità e della non autosufficienza nella contrattazione collettiva nazionale, alla luce di quanto previsto nella Convenzione ONU sui diritti delle persone disabili e nella Strategia Europea sulla Disabilità 2010-2020.
La Convezione ONU del 2006 (ratificata dall’Unione Europea il 23/12/2010, contestualmente firmata da tutti gli Stati membri e ratificata in Italia con Legge 3 marzo 2009, n. 18) ha infatti disposto che gli Stati membri riconoscano il diritto al lavoro dei disabili, “su base di uguaglianza” rispetto alle persone senza disabilità, ed in particolare il diritto ad un “lavoro liberamente scelto e in un ambiente lavorativo aperto”, che favorisca l’accessibilità e l’inclusione dei disabili.

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 CULTURA

Il legame che genera valore. La rinascita del Rione Sanità

di Rosario Iaccarino

Se Gioacchino Murat, re di Napoli, nel 1809, non avesse fatto edificare una sopraelevata ? lo storico Corso Napoleone ? che potesse collegare più agevolmente via Toledo, centro della città, con la Reggia di Capodimonte, dimora reale costruita a metà ?700 da Carlo III di Borbone, il destino del Rione Sanità forse sarebbe stato un altro. 
Il mastodontico ponte, infatti, bypassando il quartiere, finì per sovrastarlo, confinarlo e ridurlo a una sorta di sottosuolo a cielo aperto: una specie di banlieue collocata nel cuore di Napoli, un sobborgo popolosissimo tagliato fuori dalla vita della città, che da allora continua a guardare – e non solo fisicamente – il Rione dall’alto, come se fosse qualcosa a sé stante, separato dal resto.

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