Prosegue il nostro viaggio tra i film che nel tempo hanno rappresentato il mondo del lavoro e dell’economia. In questa trentesima parte ci occupiamo delle pellicole dell’anno 1994.
Prima della rassegna dei film ricordiamo quelli che sono, a nostro avviso, i principali eventi dell’anno preso in esame.
Gennaio
Entra in vigore il North American Free Trade Agreement (NAFTA), trattato di libero scambio commerciale tra Stati Uniti, Canada e Messico; fu firmato due anni prima, nel 1992.
Il presidente degli USA Bill Clinton e il presidente russo Boris Yeltsin firmano accordi sui missili nucleari (fermare il puntamento pre-programmato tra i 2 paesi e smaltimento dell’arsenale in Ucraina).
Marzo
La Apple lancia il primo Macintosh che usa il il nuovo PowerPc Microprocessors.
Gli accordi di Washington interrompono le ostilità tra croati e musulmani in Bosnia ed Erzegovina; fine dell’assedio croato di Mostar.
Il 19 marzo a Casal di Principe viene assassinato don Giuseppe Diana, impegnato nella lotta alla camorra.
Il 20 marzo a Mogadiscio in Somalia vengono uccisi la giornalista del TG3 Ilaria Alpi e il cameraman Miran Hrovatin.
Alle elezioni politiche italiane (27-28 marzo) vince lo schieramento di centro-destra guidato da Silvio Berlusconi.
Aprile
Ha inizio un genocidio in Ruanda che si protrarrà fino a metà luglio con il massacro di almeno 500.000 persone, appartenenti soprattutto all’etnia tutsi, da parte degli hutu (circa l’85% della popolazione del paese). Altre fonti non “ufficiali” riferiscono di più di 800.000 morti.
In Vaticano, dopo lunghi restauri, si può di nuovo visitare il Giudizio Universale nella Cappella Sistina.
Il 27 aprile in Sudafrica si svolgono le prime elezioni a suffragio universale. Il 10 maggio Nelson Mandela verrà eletto presidente.
Maggio
In Argentina viene scoperto Erich Priebke, uno dei nazisti responsabili della strage delle Fosse Ardeatine a Roma.
Il presidente Francois Mitterrand e la regina Elisabetta inaugurano il Tunnel della Manica.
Giugno
A Ginevra inizia il negoziato per il cessate il fuoco nella guerra in Jugoslavia. Si raggiunge un accordo per un mese di cessazione delle ostilità.
Il 24 giugno Austria, Finlandia, Svezia e Norvegia siglano l’adesione all’Unione europea prevista per il 1º gennaio 1995. I 4 Stati dovranno ratificare l’adesione.
Luglio
A seguito delle stragi in Ruanda, i rifugiati nei campi profughi dello Zaire vengono colpiti da un’epidemia di colera; le vittime sono migliaia.
Agosto
L’I.R.A. annuncia la completa cessazione delle proprie operazioni militari.
L’Armata Rossa lascia l’Estonia e la Lettonia.
Settembre
Russia e Cina si accordano per il disarmo delle loro armi nucleari.
Ottobre
In Germania Helmut Kohl vince le elezioni e verrà confermato cancelliere.
In Israele si verifica il primo attentato suicida organizzato da Hamas: l’esplosione provoca 22 morti.
Novembre
La Norvegia solamente, tra i 4 paesi che avevano firmato l’adesione all’Unione Europea, non la ratifica a seguito dell’esito del proprio referendum popolare, svolto il giorno 28.
Dicembre
La Sony presenta “PlayStation” una console di videogiochi a 32 bit.
Inizia l’intervento militare russo in Cecenia.
In Etiopia si avvia il processo contro l’ex presidente Menghistu e suoi collaboratori, accusati di genocidio e crimini contro l’umanità.
Il premio Nobel 1994 per la Pace viene assegnato a: Arafat Yasser, Peres Shimon, Rabin Ytzhak, “per i loro sforzi per creare la pace in Medio Oriente” (L’elenco dei premiati è stato dato in ordine alfabetico dal Comitato norvegese del premio).
Per la cinematografia i Premi Oscar 1994 sono assegnati a:
Miglior film: Schindler’s List
Miglior regia: Steven Spielberg per Schindler’s List
Miglior attrice protagonista: Holly Hunter per Lezioni di piano
Miglior attore protagonista: Tom Hanks per Philadelphia
Miglior film straniero: Belle époque di Fernando Trueba
Vincitori del Festival di Cannes 1994
Palma d’oro al miglior film: Pulp Fiction di Quentin Tarantino
Miglior regia: Caro diario di Nanni Moretti
Vincitori del Festival di Venezia 1994
Leone d’oro a due opere: Prima della pioggia di Milcho Manchevski ed a Vive l’amour di Tsai Ming-liang
Vincitori del Festival Internazionale del Cinema di Berlino 1994
Orso d’oro a Jim Sheridan per Nel nome del padre
Orso d’argento a Juan Carlos Tabío per Fragola e cioccolato
Nell’anno di Forrest Gump con Tom Hanks e del Postino con Massimo Troisi indichiamo cinque pellicole che trattano specificamente le nostre tematiche, di cui quattro con registi italiani:
LADYBIRD LADYBIRD GB 1994 con la regia di Ken Loach e con gli attori: Crissy Rock, Vladimir Vega, Sandie Levelle, Mauricio Venegas, Ray Winstone, Clare Perkins, Jason Stracey.
E’ la storia vera di Maggie che il regista apprende dalle cronache dei giornali inglesi. Maggie ha conosciuto, sin dai primi anni di vita, abusi e violenze. Ha avuto 4 figli da 4 uomini diversi, con l’ultimo ubriaco e violento che la devastava di botte. La sua vita, fra miseria e brutture le ha reso un carattere violento, ma a modo suo vuole bene ai quattro figli che da sola mantiene cantando nei pub. Per andare a lavorare è però costretta a chiuderli a chiave in casa. Una sera c’è un incendio e i bambini vengono miracolosamente salvati, ma lei ne perde ovviamente la tutela. Conosce poi un immigrato paraguaiano, un uomo gentile e buono, dal quale ha di nuovo due figlie. Sembra la storia giusta, ma la legge inglese e i servizi sociali le tolgono, come madre considerata per sempre inaffidabile, anche queste figlie.
Ancora una volta Loach sceglie storie estreme, sconcertanti, ma vere; descrive una classe operaia che sta perdendo il lavoro, i disoccupati, il sottoproletariato delle periferie. Sulla storia di questo film il regista, come dice Morandini: “…costringe lo spettatore a mettersi dalla parte di Maggie senza nascondergli nulla della sua sgradevolezza, e gli pone domande: che cos’è una buona madre? chi ha il diritto di stabilire che cosa è una buona madre? che limiti bisogna imporre alla comunità nei suoi servizi sociali? dove finisce l’amore e dove comincia la responsabilità? Il film sconvolge anche perché fa pensare”.
LAMERICA It.- Fr, 1994 con la regia di Gianni Amelio e con gli attori: Enrico Lo Verso, Carmelo Di Mazzarelli, Michele Placido, Piro Milkani, Elida Janushi, Esmeralda Ara.
E’ un bel film sul tema dell’emigrazione; prende a pretesto gli albanesi che, nel 1991 fuggendo dal comunismo reale, sognavano l’Italia vista nella nostra Tv – tutta paradiso consumistico – e partivano per la “terra promessa”, scambiandola per l’America.
In realtà il pretesto viene usato dal regista per trattare il tema vero sottostante, cioè la nostra storia di emigrati del primo dopoguerra, attirati anche noi da “Lamerica”, spinti dalla povertà e dalla miseria. Film scritto con Andrea Porporati e Alessandro Sermoneta, fotografato da Luca Bigazzi. Premio Felix per il miglior film europeo del 1994.
PADRE E FIGLIO It.-Fr.-Belg. 1994 con la regia di Pasquale Pozzessere e con gli attori: Michele Placido, Stefano Dionisi, Enrica Origo, Giusy Consoli, Carlotta Jazzetti, Luciano Federico, Claudia Gerini.
Scontro tra un padre ed un figlio. Il padre, immigrato a Genova dal sud, è un ex operaio ed ex sindacalista dell’Ansaldo, che ora sopravvive come guardiano notturno al porto. Il figlio dice al padre che non intende fare un “lavoro di merda” in fabbrica come ha fatto lui. E’ lo scontro tra due mondi, due disagi, perdite di identità e carenze di appartenenza.
LA BELLA VITA It. 1994 e con la regia di Paolo Virzì e con gli attori: Claudio Bigagli, Massimo Ghini, Sabrina Ferilli, Giorgio Algranti, Emanuele Barresi.
E’ la storia di un triangolo amoroso a Piombino nel 1992: il marito è un cassintegrato delle acciaierie che vorrebbe fare l’imprenditore, la moglie lavora come commessa e l’amante di lei è un belloccio, ma squallido personaggio televisivo in una rete locale. Virzì, che con questo suo primo lungometraggio ha vinto il David di Donatello per la categoria “regista esordiente”, descrive, pur in forma di commedia, il profondo malessere degli operai che hanno smarrito la propria identità.
IL TORO It. 1994 con la regia di: Carlo Mazzacurati e con gli attori: Diego Abatantuono, Roberto Citran, Marco Messeri, Marco Paolini, Paolo Maria Veronica, Ugo Conti, Alberto Lattuada.
Un operaio licenziato da un allevamento, quasi per risarcirsi, ruba assieme ad un amico un famoso e splendido toro da monta, valutato un miliardo di Lire. Tenteranno di venderlo in un paese dell’Est. L’impresa si rivelerà molto difficoltosa. Metaforicamente per il regista il toro è la rappresentazione del capitalismo. Le musiche sono di Ivano Fossati. La pellicola ha avuto vari premi: Leone d’argento a Venezia, la Coppa Volpi a Roberto Citran come miglior attore e 2 Grolle d’oro, regia e produzione (Cecchi Gori). Un po’ meno convinta la critica.