Molti lettori di questa newsletter hanno potuto apprezzare il pensiero, la cultura e la personalità di Emilio Gabaglio. Ha scritto a più riprese, prevalentemente sull’Europa. Ci ha lasciati il 7 ottobre scorso, dopo una breve ma irreparabile malattia. Mi piace ricordarlo come un amico discreto e sempre disponibile. Non mi ha sorpreso il segretario della sezione del PD romano dove era un iscritto e tesoriere che, in chiesa, nel giorno del suo funerale, ha raccontato che molti iscritti hanno scoperto chi era soltanto quando hanno appreso della sua morte. Era fatto così, non esponeva le medaglie della sua straordinaria vita. Eppure ne aveva collezionate molte e prestigiose. Le potrete rintracciare nella commemorazione di Per Paolo Baretta qui allegata che meglio di me ha saputo sintetizzare e collocare la sua figura nel tempo che ha vissuto. Fino all’ultimo ha distribuito consigli, considerazioni e proposte a tutti. Nelle riunioni di Koiné non perdeva occasione per mantenere salda la propria convinzione di unitario nella sinistra politica e nel sindacato, ma sempre senza pretese di prevaricazioni e con costante interesse per le opinioni altrui. Siamo orgogliosi di annoverarci tra quelli che hanno potuto ascoltarlo, dialogare e condividere tanti momenti essenziali della storia politica, sindacale e religiosa dell’Italia e dell’Europa.
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