La professione dell’incaricato alle vendite a domicilio, anche detto venditore porta a porta, rappresenta un impiego che spesso ha sofferto di opinioni e giudizi negativi, giudizi e opinioni che portano a considerare la professione come un “ripiego”, un’ “ultima spiaggia”, ovvero un’occupazione a cui si accede soltanto dopo aver tentato altre strade e aver generalmente fallito. Un’occupazione che, inoltre, non garantisce in nessun caso una retribuzione adeguata, lasciando sulle spalle del singolo venditore tutte le responsabilità sulle attività e il prodotto. Ma, per quanto questo stereotipo sia tuttora spesso in vigore, la realtà è cosa ben diversa. La professione del venditore a domicilio, infatti, non sempre è da considerarsi un ripiego, né sempre è fonte di responsabilità per il solo venditore, né, allo stesso modo, dev’essere letta come il primo nonché ultimo gradino di una carriera statica e senza possibilità di ulteriore sviluppo.
Venditore a domicilio: primo step di una carriera nelle vendite?
Partiamo dall’ultimo dei punti appena toccati: la possibilità di carriera. Certo, non tutti coloro che inaugurano una carriera nel settore delle vendite a domicilio come incaricati diretti saranno in grado di fare carriera, e molti resteranno probabilmente nella stessa posizione per decenni, come d’altronde accade in buona parte dei mestieri e delle professioni che popolano qualsiasi settore. Tuttavia, rigettare al 100% l’idea che un venditore a domicilio o incaricato alle vendite possa fare carriera è sbagliata, perché in effetti anche il settore delle vendite a domicilio è costituito da una gerarchia di professionisti che lo reggono. E se il venditore porta a porta può essere considerato il gradino più basso di tale gerarchia, ciò non vuol dire che questi non possa evolvere in posizioni di grado più elevato, come quella di capozona o capoarea (venditore che coordina delle attività di vendita in una determinata area geografica), o addirittura quella di direttore commerciale o marketing (colui o colei che per un’azienda stabilisce le strategie commerciali e di marketing per un prodotto o una serie di prodotti, curandosi anche in molti casi della reputazione del brand).
Questo per non parlare delle competenze trasversali (soft skills) che un venditore a domicilio naturalmente matura, ovvero competenze che sono di certo utili allo sviluppo di molte carriere, soprattutto al giorno d’oggi, dato che simili competenze sono sempre più ricercate dalle imprese di ogni comparto.
In tal senso, che sia nello stesso settore delle vendite a domicilio o che sia in altri settori economici e del lavoro, chi comincia la propria vita professionale come venditore a domicilio ha a disposizione diverse possibilità per intraprendere una carriera di successo, per quanto sta ovviamente alle abilità e alle motivazioni del singolo fare di tutto perché ciò accada.
Venditore a domicilio: una professione a responsabilità individuale?
Veniamo poi alla questione delle responsabilità: anche in questo caso, va detto che non sempre il venditore porta a porta è lasciato a sé stesso dal datore di lavoro. Le maggiori aziende che popolano il settore, infatti, sostengono i propri venditori con continui programmi di formazione e con corsi di aggiornamento per poter apprendere le migliori strategie che diano la possibilità di svolgere al meglio la professione.
È probabile che molte aziende della vendita a domicilio non si curino poi troppo della formazione dei propri incaricati alle vendite, ma è bene sapere che questa affermazione non è sempre vera, e che sono molte le aziende che “seguono” passo passo i propri collaboratori.
Venditore a domicilio: una professione che non garantisce guadagni?
Anche in questo caso, va sfatato un mito: i guadagni di un venditore a domicilio non sono necessariamente ridotti, anzi. La natura della professione, infatti, e le capacità e l’impegno con cui la si conduce, possono far sì che i guadagni siano di tutto rispetto. Questo soprattutto quando le aziende che si avvalgono della collaborazione dei venditori a domicilio offrono, oltre alle provvigioni sulle vendite, anche un fisso mensile di base.