Introduzione – In questa ricerca affrontiamo la questione salariale1 italiana tramite una comparazione con le maggiori economie dell’Eurozona. L’obiettivo di questo studio è verificare le dinamiche salariali nel loro complesso, senza approfondire le differenze in relazione al genere, all’età e al territorio che tratteremo in una successiva ricerca. Si tratta di un lavoro di aggiornamento con gli ultimi dati disponibili (in generale riferiti al 2019) di un precedente contributo del compianto Lorenzo Birindelli (2019), pubblicato dalla Fondazione Di Vittorio (FDV), in cui erano stati analizzati i salari fino al 2017.L’attuale articolo è così strutturato: nel primo paragrafo compariamo i salari individuali lordi e quelli familiari netti nelle sei maggiori economie dell’Eurozona – Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna – tramite un’elaborazione dei dati dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE); nel secondo paragrafo valutiamo, sulla base dei dati dell’Ufficio statistico dell’Unione Europea (EUROSTAT), le distribuzioni degli occupati per professione e orario di lavoro in Italia rispetto alla media dei 19 Paesi che compongono l’Eurozona; nel terzo paragrafo approfondiamo i cambiamenti intervenuti nelle posizioni contrattuali e nei salari effettivi lordi medi italiani tramite l’elaborazione dei dati dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale (INPS), verificandone la corrispondenza fiscale tramite i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF); nell’ultimo paragrafo, infine, presentiamo le conclusioni.
La questione salariale in Italia