La pandemia si diffonde nuovamente in modo rapido, anche più velocemente rispetto all ‘inizio, oltre sei mesi fa. L ‘estate relativamente rilassata è finita, ora ci attendono mesi difficili. Si deciderà nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, come sarà il nostro inverno, come sarà il nostro Natale.
Lo decideremo noi tutti, con le nostre azioni. Vorrei dirvi che cosa significa, a mio parere. Ora dobbiamo fare di tutto affinché il virus non si diffonda in modo incontrollabile. Ogni giorno è prezioso. Per questo motivo tutti i contatti di ciascuna persona contagiata devono essere informati per spezzare le catene dei contagi. Le autorità sanitarie stanno lavorando in modo eccellente. Ma nel caso in cui il numero dei contagi diventasse troppo alto, non riusciremmo più a gestirli.
Che cosa può fare ciascuno di noi per far scendere nuovamente i numeri? Moltissimo. Per lo più, in modo molto semplice, mantenendo sempre la distanza minima di sicurezza, indossando dispositivi di protezione delle vie respiratorie, e rispettando le regole igienico-sanitarie. Ma ora dobbiamo fare un ulteriore passo. La scienza ce lo dice chiaramente. La diffusione del virus dipende direttamente dal numero di contatti, dagli incontri di ognuno di noi. Se ciascuno di noi ora riduce significativamente gli incontri al di fuori della famiglia per un po ‘ di tempo, allora si può riuscire a fermare e a invertire la tendenza all ‘aumento dei contagi.
L ‘appello che rivolgo a voi oggi è proprio questo. Incontrate molte meno persone, sia fuori casa che in casa. Vi chiedo: evitate qualsiasi viaggio che non sia realmente necessario. Qualsiasi festa che non sia realmente necessaria. Vi chiedo di restare per quanto possibile a casa presso il vostro domicilio. So bene che è difficile e che in determinati casi si tratta anche di una pesante rinuncia. Ma dobbiamo farlo solo temporaneamente. E in fondo lo facciamo per noi stessi. Per la nostra salute. E per la salute di tutti quelli per i quali possiamo fare in modo che non si ammalino.
Lo facciamo per far sì che il nostro sistema sanitario non sia sopraffatto. E affinché le scuole e gli asili dei nostri figli restino aperti. Dobbiamo farlo per la nostra economia e per i nostri posti di lavoro. Che cosa ci ha portato la pandemia di relativamente buono durante la prima metà dell ‘anno? Siamo rimasti uniti e abbiamo rispettato le regole.
Con rispetto e buon senso. Sono i mezzi più efficaci che abbiamo, al momento, contro la pandemia.
Ora sono necessari più che mai.
Vi ringrazio.