Dopo cinque mesi di negoziato sindacati, Abi e il gruppo Intesa Sanpaolo hanno firmato il rinnovo del contratto dei 270 mila bancari italiani. Il nuovo contratto scadrà il 31 marzo 2026. Tra i punti principali: 435 euro di aumento medio mensile della retribuzione, a partire da dicembre, pagamento degli arretrati per il periodo luglio-novembre di quest’anno con una media di 1.250 euro, ripristino pieno della base di calcolo del trattamento di fine rapporto a partire dal primo luglio 2023. L’orario di lavoro settimanale, ridotto di 30 minuti, scende a 37 ore dal primo luglio 2024.
Nell’arco di nove mesi viene dunque riconosciuto a tutte le lavoratrici e i lavoratori oltre l’80% dell’incremento retributivo. L’aumento concordato, inoltre, produce effetti positivi anche sulla tredicesima. E a dicembre tutti gli incrementi dovrebbero tradursi in un aumento in busta paga di circa 1.600 euro. Quanto, poi, al tfr, viene ripristinata, con decorrenza 1 luglio 2023, la base di calcolo e vengono cancellate, così, le agevolazioni concesse nel 2012 alle banche, poi parzialmente ridotte già in occasione del rinnovo nel 2019. Per i bancari si tratta di un aumento significativo della cosiddetta retribuzione differita che porta a incrementare la liquidazione o i versamenti per la previdenza complementare. Sale poi da 8 a 13 il numero delle ore per la formazione retribuita. Ampliate le possibilità di ricorso al Fondo per l’occupazione, da parte delle banche, con l’obiettivo di favorire ancora di più la staffetta generazionale nel settore e far crescere l’occupazione al Sud. La cabina di regia nazionale, creata nel 2019, estende il suo raggio d’azione alla banca digitale. Più garanzie e più tutele per i bancari in relazione alle indebite pressioni commerciali esercitate dai vertici delle banche per spingere la vendita di prodotti finanziari e assicurativi. Viene riconosciuto il pieno trattamento economico alle lavoratrici in stato di gravidanza ”a rischio”. Concordata la piena fungibilità nell’ambito della categoria dei quadri direttivi. Via libera ad attività lavorative extra: cancellata l’autorizzazione che la banca doveva concedere ai dipendenti. Più giorni di malattia per chi è affetto da disabilità grave. Giro di vite contro le molestie e le violenze di genere.
Il segretario generale First Cisl Riccardo Colombani parla di ”un accordo di rinnovo del contratto nazionale di svolta e innovativo. Di svolta perché si avvia un nuovo paradigma retributivo con la redistribuzione della produttività, che rappresenta una quota significativa del totale dell’aumento, e si riduce l’orario di lavoro a parità di retribuzione. Innovativo perché è il primo contratto nazionale, dall’entrata in vigore della Costituzione ad oggi, che demanda alla contrattazione collettiva nelle aziende e nei gruppi bancari l’attuazione di forme di partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alla gestione delle imprese”. Aggiunge Colombani: ”Abbiamo infine potenziato il ruolo della Cabina di regia per assicurare un confronto dinamico al fine di governare i grandi cambiamenti in atto che coinvolgono l’industria bancaria e finanziaria”.
*da Conquiste del lavoro, 12/12/2023