Il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, attualmente in carcere per essere stato tra i neofascisti responsabili dell’assalto criminale alla sede della Cgil di poche settimane fa, ha avuto, in questi anni, una grande capacità di infiltrazione in ambienti più “credibili”. Il neofascista Fiore, secondo il quotidiano “Domani”, è anche sotto indagine per truffa nel Regno Unito e per riciclaggio in Italia. Con Giovanni Tizian, giornalista d’inchiesta che ha dedicato diverse inchieste sul quotidiano “Domani” su Forza Nuova, approfondiamo alcuni elementi di questa strategia di infiltrazione. Giovanni Tizian è anche caporedattore della medesima testata.
Giovanni, sappiamo che Forza Nuova ha due livelli : quello della manovalanza e quello strategico. Da chi sono composti questi due livelli?
Da un lato i militanti-soldato, i più giovani, arruolati nelle curve degli stadi o tramite Lotta studentesca, la giovanile di Forza Nuova. Dall‘altro c’è il livello politico, che organizza, tesse relazioni e non si sporca con denunce, conseguenza di raid o azioni dimostrative. Questa seconda dimensione è quella gestita da Roberto Fiore.
Veniamo all’attività di infiltrazione. Questa riguarda anche, ambienti ecclesiastici. Chi sono questi ambienti ultracattolici?
Da quanto abbiamo ricostruito nella nostra inchiesta sì. È tutto il mondo legato al World congress of families, i fondamentalisti cattolici che sono contro l’aborto e che considerano l’omosessualità una malattia. Non sono pochi, qui in Italia c’è Pro-Vita, che raccoglie un vasto consenso tra chi la pensa in quel modo. Pro-Vita vuol dire anche Fiore, il figlio lavora per Pro-Vita.
Ha avuto rapporti, anche, con ambienti vicini a Mons. Viganò (uno dei prelati piùaccaniti contro Papa Francesco)?
Così dicono le nostre fonti e uno dei personaggi legati a Fiore che ha confermato questo legame.
La sua infiltrazione (ovvero piazzare uomini di Forza Nuova) ha riguardato anche ambienti della Destra istituzionale. Chi sono e come è avvenuta questa infiltrazione?
A livello locale ci sono alcuni candidati che sono stati sostenuti anche da Forza Nuova. In generale però questi rapporti sono mediati da associazioni e fondazioni, collegati ai partiti istituzionali o ai neofascisti. Quando organizzano eventi capita spesso di trovare personaggi della destra fascista.
La rete di Fiore tocca anche il mondo ortodosso e degli oligarchi russi. Che tipo di rapporto c’è?
C’è un legame storico con Alexey Komov, capo del World congress of families in Russia, e braccio destro dell’oligarca Malofeev, molto vicino a Putin.
Come avviene l’infiltrazione nel mondo “No Vax”?
È avvenuta lasciando in secondo piano la sigla “Forza Nuova”. Partecipando alle manifestazioni senza bandiere, imponendo la direzione delle piazze. Organizzando convegni con esperti no vax senza simboli neofascisti. Si sono accreditati come partito dei no vax
Ha finanziato qualche organizzazione “No vax”?
Si abbiamo scoperto che tramite un trust inglese fondato da Fiore sono arrivati 33 mila euro a un’associazione Vicit Leo, creata da tre professori quotati in ambienti no vax e complottisti vari
Ci sono allora due mondi, quello ultracattolico e dei “no-vax” uniti da un flusso di denaro che porta a Forza Nuova? In che misura?
Oltre al finanziamento all’associazione “no vax”, che è anche ultracattolica, abbiamo scoperto che il capo di Pro Vita ha comprato casa da Fiore per 143 mila euro. Ma in questa casa non ci è mai andato a vivere, lasciando a Fiore l’uso dell’immobile.
Si parla anche di rapporti con giuristi. Cosa cercano?
Attraverso i giuristi così come i medici Fiore vuole accreditarsi e infiltrarsi nel dibattito. Cosìcome ha fatto sul Ddl Zan, tramite Pro vita: il figlio che lavora per Pro Vita per conto dell’associazione ha depositato una relazione contro la Zan.