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La visione della vita di uno scout diventato sindacalista

Il ricordo di Claudio Stanzani, che ci ha inopinatamente lasciati di recente, è innanzitutto quello di una persona forte e determinata come dimostra il modo con cui ha affrontato, con serenità e coraggio, le dure sofferenze di una lunga malattia, non facendo mai mancare, fino all’ultimo, il suo decisivo apporto a Sindnova di cui è stato il vero animatore negli oltre trent’anni di esistenza dell’Istituto.

Cislino per cultura ed appartenenza, ma sempre attento alle ragioni dell’unità sindacale, Claudio ha mosso i  primi passi del suo impegno sociale sul terreno della prevenzione  e della tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro diventando, negli anni, un esperto della materia riconosciuto e stimato in Italia e in Europa.

E’ a questo titolo che sarà chiamato a dirigere il Centro ricerche e documentazione sui rischi e i danni del lavoro (CRD) della Federazione CGIL CISL UIL e a far parte come rappresentante sindacale del consiglio di amministrazione dell’Ispesl a Roma e poi, sul piano europeo del Comitato di Lussemburgo, così come, con il passare del tempo, degli  analoghi consigli della Fondazione per il miglioramento della condizioni di vita e di lavoro di Dublino e dell’Agenzia per la salute e la sicurezza sul lavoro di Bilbao. Anche la Confederazione Europea dei Sindacati si avvarrà della sua competenza ed impegno, affidandogli per un decennio la  direzione della SDA, la struttura sindacale destinata a promuovere la dimensione sociale europea e a gestire i progetti sindacali in quest’area.

All’iniziale interesse per i temi della salute dei lavoratori, Claudio ne aggiungerà presto un altro nel campo delle relazioni industriali, in particolare per quanto attiene ai diritti d’informazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori nelle imprese. Un ambito destinato a ricevere  un forte impulso a seguito della direttiva dell’Unione Europea che obbliga  le grandi aziende multinazionali a negoziare l’introduzione, a livello della casa madre, di Comitati aziendali europei.

Questo diventa l’asse portante dell’attività di Sindnova in stretta collaborazione con le Federazioni di categoria della CISL maggiormente coinvolte, in termini di consulenza esperta nella costituzione dei Comitati e di formazione dei delegati sindacali di importanti imprese multinazionali   di matrice italiana (Ferrero, Enel, Buzzi Cemento, Autostrade, ecc.) e non solo.

E’ un’attività che si apre al partenariato con istituti analoghi a Sindnova, emanazione di centrali sindacali di altri paesi e che configura anche il  sostegno a  progetti di collaborazione tra gli stessi sindacati come il Coordinamento dei metalmeccanici dell’area mediterranea.

Il profilo della personalità di Claudio non sarebbe tuttavia completo senza evocarne il contributo sul piano della riflessione intellettuale, dello studio e della ricerca come dimostrano non solo il suo impegno, in varie fasi, nell’insegnamento come professore a contratto in diverse sedi universitarie e il suo contributo a molti seminari e congressi scientifici in Italia e all’estero ma anche e soprattutto alla mole di articoli e saggi di cui è l’autore.

Alla cura di due libri si era particolarmente dedicato negli  ultimi tempi, quando già la malattia ne aveva ridotto ma non domato la volontà  e l’impegno di lavoro: il primo, in collaborazione con la prof Fausta Guarriello, è  dedicato a “Sindacato e contrattazione nelle multinazionali”, e  cioè alla nuova sfida con cui il sindacalismo sta cominciando a misurarsi nel mondo globale. Il secondo, uscito solo da qualche settimana, è la storia del CRD sullo sfondo di una stagione sindacale ormai lontana ma non dimenticata.

L’uno e l’altro di questi libri trattano delle questioni che più hanno appassionato Claudio e sulle quali egli ha dato un contributo rilevante alla CISL e a tutto il sindacato italiano ed europeo. Ne rappresentano allo stesso tempo l’eredità sul piano culturale e la testimonianza di una vita spesa per affermare la dignità del lavoro e i diritti dei lavoratori.

“Fate in modo di lasciare il mondo un po’ migliore di come l’avete trovato” questa è la divisa del movimento scout.  Claudio, scout in gioventù, a questo impegno non è certo venuto meno.

*Presidente di Sindova

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