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La vogliamo partecipata e solidale

«La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento». Parto da quiche non è affatto partire da lontano – per spiegare la posizione di Cisl in merito al tema dell’autonomia e sgombrare il campo da ogni possibile equivoco o banalizzazione, evitando pure fin troppo facili strumentalizzazioni.

Parto da qui, per ribadire ancora una volta come l’autonomia sia già prevista e disciplinata dalla nostra Costituzione, ed evidenziare come sia necessario puntare piuttosto a conciliare meglio l’unità e la solidarietà nazionale con il principio di sussidiarietà e di vicinanza/prossimità ai cittadini. 

 L’autonomia differenziata può essere una grande opportunità, ne siamo convinti, perché l’importante contributo delle identità locali, le vocazioni e le potenzialità territoriali può senz’altro favorire la modernizzazione del Paese e il rilancio dello sviluppo economico e sociale. Lo riconosciamo senza pregiudizi.  Ma crediamo che tutto questo potrà realizzarsi a patto che si compia una forte azione di responsabilizzazione da parte delle Regioni e degli Enti locali, 

Significa, infatti, lavorare al contempo perché sia garantito ai cittadini di tutto il Paese l’accesso al medesimo livello di servizi essenziali (con l’individuazione preventiva dei Lep, i livelli essenziali delle prestazioni), con una particolare attenzione a materie delicate e strategiche come l’istruzione/la scuola. E ancora che sia rafforzato il sistema di solidarietà tra territori, per sostenere le Regioni più deboli in un percorso di crescita e di convergenza che ci deve vedere/tenere accomunati. 

 Per far sì che diventi un’opportunità di miglioramento reale della qualità della vita dei cittadini, serve, infine, che l’autonomia differenziata sia attuata con un forte coinvolgimento non solo del Parlamento, ma anche dei Consigli regionali dei territori interessati delle Province e dei Comuni, nonché delle parti sociali nazionali e territoriali. 

Oltre i facili slogan e le prese di posizione ideologiche da una parte e dall’altra, è fondamentale che Governo e Regione del Veneto abbiano il coraggio di aprire un vero confronto con le rappresentanze politiche, sociali ed economiche. Noi saremo pronti a contribuire con le nostre analisi, le nostre idee e proposte. Perché vogliamo un’autonomia partecipata e solidale, che abbia a sue coordinate la cooperazione e la solidarietà tra i territori e tra i cittadini, e la sussidiarietà tra i livelli istituzionali.

*Segretario Generale CISL Veneto

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