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Nasce l’Osservatorio Nazionale sull’Alternanza scuola lavoro

È stato recentemente istituito con il decreto ministeriale 50/2018 l’ Osservatorio nazionale sull’Alternanza scuola lavoro, previsto già dalla legge n. 107 del 2015, la cosiddetta “buona scuola”. Dell’istituzione di un Osservatorio che monitorasse e controllasse lo stato dell’Alternanza in Italia se ne era iniziato a parlare durante gli Stati Generali dell’Alternanza, avvenuti a dicembre del 2017. In questo articolo ve ne illustriamo le principali funzioni e la composizione, oltre agli altri strumenti creati per contrastare i casi di esperienze di alternanza fuori dalla legalità. 

Per ricostruire il quadro di sfondo dell’Alternanza scuola-lavoro all’interno del quale si posiziona l’Osservatorio rinviamo alle pagine di approfondimento qui 

Ruolo e Funzioni dell’Osservatorio nazionale sull’Alternanza

L’Osservatorio ha visto alcuni giorni fa la prima riunione del gruppo di lavoro che sarà in carica tre anni e che contribuirà a un più efficace sviluppo delle attività di Alternanza. Le funzioni dell’osservatorio, elencate all’interno del Decreto di istituzione, riguardano principalmente le attività di:

  • Monitoraggio dello stato di implementazione delle misure di accompagnamento dell’Alternanza
  • Elaborazione di un report, con cadenza semestrale, sullo stato di avanzamento dell’implementazione dell’Alternanza, con particolare attenzione sia agli obiettivi quantitativi che agli aspetti qualitativi
  • Aggiornamento della guida operativa dell’Alternanza scuola lavoro
  • Supporto alle linee guida relative ai protocolli d’intesa sull’Alternanza scuola lavoro

 

Grazie a queste funzioni, l’Osservatorio avrà un ruolo centrale nel monitoraggio delle attività di Alternanza e metterà intorno a un tavolo tutti gli attori coinvolti. Vediamo allora da chi è composto questo Osservatorio.

 

Composizione dell’Osservatorio nazionale sull’Alternanza

Per meglio rappresentare tutte le categorie coinvolte nell’Alternanza, dagli studenti alle famiglie, dai docenti alle imprese (ovvero coloro che vivono e attuano l’Alternanza), l’Osservatorio sarà composto da:

  • Un coordinatore designato dal MIUR
  • Due esperti designati dal MIUR
  • Il capo Dipartimento del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione formazione
  • Il responsabile della segreteria tecnica del ministro
  • Un rappresentante del gabinetto del ministro
  • Due rappresentanti degli uffici scolastici regionali
  • Un rappresentante del forum nazionale delle associazioni dei genitori della scuola
  • Quattro rappresentanti del forum degli studenti
  • Due rappresentanti delle consulte degli studenti
  • Sette rappresentanti delle organizzazioni sindacali
  • Un rappresentante della conferenza Stato Regioni
  • Un rappresentante dell’ANCI
  • Un rappresentante del forum del terzo settore
  • Un rappresentante di Confindustria
  • Un rappresentante di Rete Imprese Italia

 

Perché istituire un Osservatorio: esigenze di monitoraggio e controllo

A quasi due anni dall’istituzione dell’Alternanza, è aumentata la consapevolezza che per garantire la qualità delle esperienze di Alternanza fosse necessario avviare un percorso di monitoraggio. Anche a causa della mancanza di quest’ultimo, in diverse occasioni, accanto alle esperienze altamente positive, sono saliti recentemente ai “disonori” delle cronache alcuni episodi ai limiti dello sfruttamento.

Per evitare che si ricreino situazioni simili, l’Osservatorio si avvarrà, se lo riterrà necessario per le sue attività, anche delle relazioni delle Commissioni territoriali per l’Alternanza scuola lavoro, previste dalla Carta dei diritti degli studenti in Alternanza, che avranno lo scopo di garantire il rispetto delle regole da parte di studenti e imprese. Le Commissioni saranno composte da:

  • Tre studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti
  • Due docenti
  • Un dirigente scolastico
  • Un rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale
  • Un genitore

Queste Commissioni avranno quindi la funzione di “Bottone rossoper segnalare i casi di criticità che impediscono la corretta esecuzione e fruizione dei percorsi di Alternanza. Non saranno uno strumento di segnalazione di casi di insoddisfazione delle esperienze di Alternanza effettuate, saranno invece uno strumento da utilizzare in situazioni in cui i percorsi di Alternanza si dimostrino per nulla formativi o si discostino significativamente da quanto previsto inizialmente.

 

L’articolo originale è in WeCanBlog 

Autore: We Can JobPer approfondimenti su formazione e lavoro visita il sito Wecanjob.it

 

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