Prosegue il nostro viaggio tra i film che nel tempo hanno rappresentato il mondo del lavoro e dell’economia. In questa trentaseiesima parte ci occupiamo delle pellicole dell’anno 2000.
Come sempre, prima della rassegna dei film ricordiamo quelli che sono, a nostro avviso, i principali eventi dell’anno preso in esame.
febbraio – Francia: entra in vigore la legge Aubry, che riduce da 39 a 35 ore la settimana lavorativa nelle imprese con oltre 20 dipendenti. Per la pubblica amministrazione e le imprese con meno di 20 dipendenti la nuova settimana lavorativa entrerà in vigore dal 1º gennaio 2002.
febbraio – Finlandia: Tarja Halonen viene eletta come prima presidente donna
marzo – Spagna: il Partito Popolare di Aznar vince le elezioni politiche.
marzo – Italia: la FIAT annuncia di aver stretto un’alleanza con la General Motors, primo passo per l’avvicinamento dei due colossi dell’industria automobilistica.
marzo – Russia: Vladimir Putin viene eletto presidente.
giugno – Siria: muore il presidente Hafiz al-Asad, al potere dal 1970. Gli succede, dal 10 luglio, il figlio Bashar al-Asad
luglio – 24 luglio: Israele e Autorità Nazionale Palestinese tornano ad incontrarsi in un vertice a Camp David (USA). Sono presenti il premier Ehud Barak e il leader palestinese Yasser Arafat. Nonostante gli sforzi della Casa Bianca non si raggiunge un accordo sulla pace.
settembre: papa Giovanni XXIII viene beatificato da Giovanni Paolo II.
settembre: si tiene al Palazzo di vetro dell’ONU il “Millennium Summit”, il più grande incontro fra capi di Stato e di governo (oltre 150) mai realizzato. All’ordine del giorno la ricerca di nuove strategie per le missioni di pace, un miglior coordinamento nella lotta alla povertà e alle malattie.
settembre – Gerusalemme: il politico israeliano Ariel Sharon entra nella spianata delle Moschee con mille uomini armati, provocando l’accentuazione del conflitto con i palestinesi: comincia la seconda Intifada.
novembre: la Serbia entra ufficialmente nell’ONU, diventando il 190º membro
novembre – elezioni presidenziali negli Stati Uniti: i voti elettorali sanciscono la vittoria di strettissima misura del repubblicano George W. Bush
dicembre: viene definitivamente spenta la centrale nucleare di Chernobyl, con la dismissione dell’ultimo reattore ancora attivo.
dicembre: finiscono il XX secolo ed il II millennio d.C.
Premio Nobel
per la Pace anno 2000 a Kim Dae Jung
Kim Dae-jung è stato un politico sudcoreano, XV presidente della Corea del Sud, in carica dal 1998 al 2003
Motivazione: “per il suo lavoro per la democrazia e i diritti umani in Corea del Sud e in Asia orientale, in generale, e per la pace e la riconciliazione con la Corea del Nord, in particolare”
Premi Oscar 2000
Il 2000 è l’anno di American Beauty, di Matrix, di Le regole della casa del sidro, di Il miglio verde, di Tutto su mia madre, di Insider – Dietro la verità;
Gli Oscar vengono assegnati l’ultima settimana di febbraio e questo provoca un diverso modo di indicare i vincitori. Alcune fonti riportano vincitore il film che viene indicato in premiazione, mentre il film è stato nelle sale l’anno precedente. Per questo scegliamo i criteri indicati dal Morandini, da ora e per gli anni a venire, che per l’anno 2000 ci da questa classifica:
Film Ridley Scott Il gladiatore
Regia Steven Soderbergh Traffic
Attore protagonista Russell Crowe Il gladiatore
Attrice protagonista Julia Roberts Erin Brockovich
Attore non protagonista Benicio Del Toro Traffic
Attrice non protagonista Marcia Gay Harden Pollock
L’Oscar alla carriera va ad Andrzej Wajda in riconoscimento di cinque decenni di straordinaria direzione cinematografica.
Vincitori al Festival di Cannes 2000
La giuria presieduta dal regista francese Luc Besson ha assegnato la Palma d’oro per il miglior film a Dancer in the Dark di Lars von Trier.
Grand Prix Speciale della Giuria: Guizi Lai Le, regia di Wen Jiang (Cina)
Vincitori del Festival di Venezia 2000
Leone d’oro al miglior film: Il cerchio dell’iraniano Jafar Panahi
Marco Tullio Giordana (Miglior sceneggiatura per I cento passi)
Vincitori del Festival di Berlino 2000
Orso d’oro per il miglior film: Magnolia di Paul Thomas Anderson
Orso d’argento per il miglior regista: Miloš Forman per Man on the Moon
Orso d’oro alla carriera: Jeanne Moreau
Ci sono buone pellicole in quest’anno, se si accentua il cinema del nostro paese. Come al solito ci sono ottimi film statunitensi, inglesi, francesi, danesi e anche uno australiano.
Vediamo i migliori che abbiamo scelto:
Erin Brockovich – Forte come la verità
USA 2000 regia di: Steven Soderbergh e congli attori: Julia Roberts, Albert Finney, Aaron Eckhart, Peter Coyote.
Storia di una madre trentenne con tre figli e due divorzi, segretaria precaria di uno studio legale che indaga sulla Pacific and Gas Company responsabile della contaminazione delle falde acquifere e dei conseguenti tumori ai cittadini coinvolti. Finto film di denuncia, costruito su una super Julia Roberts, premio Oscar.
1 km da Wall Street
USA 2000 regia di: Ben Younger e con gli attori: Giovanni Ribisi, Vin Diesel, Nia Long, Nicky Katt, Scott Caan, Ron Rifkin, Ben Affleck.
Storia attorno a una società di brokeraggio di Wall Street a New York, e sull’addestramento del giovane in prova Seth Davis che vorrebbe il successo tramite il denaro.
Bootmen Australia 2000 con la regia di: Dein Perry e con gli attori: Adam Garcia, Sam Worthington, Sophie Lee, Richard Carter, Susie Porter.
A Newcastle, città portuale australiana vicina a Sydney, Sean il figlio di un operaio metallurgico e ballerino di tip-tap, mette in scena nel capannone di una fabbrica dismessa uno spettacolo il cui incasso è devoluto agli operai licenziati. Forse il primo musical metallurgico: peccato non sia stato doppiato e non sia uscito nelle nostre sale.
Billy Elliot
GB 2000 con la regia di: Stephen Daldry e gli attori: Jamie Bell, Gary Lewis, Jamie Draven, Julie Walters, Jean Haywood, Stuart Wells.
Nel 1984 nella città inglese di Durham (Inghilterra del Nordest), durante un lungo e fallito sciopero dei minatori contro il governo Thatcher, l’11enne Billy Elliot, orfano di madre, figlio di un minatore, sembra nato per danzare e ci riesce combattendo tutti i luoghi comuni. Nastro d’argento per il film straniero.
Bread and Roses
GB-Germ.-Sp.-It.-Fr.-Svizz. 2000 con la regia di: Ken Loach
e con gli attori: Pilar Padilla, Adrien Brody, Elpidia Carrillo, Jack McGee, George Lopez, Alonso Chavez, Monica Rivas, Benicio Del Toro, Tim Roth.
Ai tempi del muro di Trump con il Messico è bello rivedere questo film su vicende di quasi venti anni fa di un Ken Loach che fa il regista “americano”. Il titolo è preso da uno slogan lanciato nel 1912 durante uno sciopero di operaie a Lawrence (Massachusetts). La storia è quella della messicana Maya che trova lavoro sottopagato come addetta alle pulizie in un’agenzia di Los Angeles. Lotta per un salario giusto e per l’assistenza sanitaria. La lotta vince ma Maya viene espulsa dagli USA. “Volevo girare un film in USA dove una volta tanto vincessero i messicani” (K. Loach). Scritto da Paul Laverty, è un film politico più intelligente e sofisticato di quel che gli snob del disimpegno suppongono. “Entrare in territorio nemico e usare i mezzi del nemico per sputtanarlo, è un’operazione di guerriglia cinematografica…” (A. Crespi).
Dancer in the Dark Dan.-Sve.-Fr. 2000
con la regia di: Lars von Trier e gli attori: Björk, Catherine Deneuve, David Morse, Peter Stormare, Joel Grey, Vincent Paterson, Cara Seymour, Jean-Marc Barr.
Selma, operaia cecoslovacca immigrata negli USA con il figlioletto Gene, sta diventando cieca, ma lavora molto per accumulare la somma necessaria a far operare il figlio, affetto dalla sua stessa malattia. Uccide un poliziotto che l’ha derubata dei risparmi, e non fa nulla per scagionarsi. Dice il Morandini: “Von Trier racconta la storia – senza amore, nonostante le apparenze – di una malata mentale che è anche una “diversa” con cui non si può non simpatizzare. Di Selma si condivide l’assillo di un mondo più armonico di quello in cui viviamo, specialmente in un paese dove la pena di morte non è sentita come una vergogna”. Determinante il contributo della cantante islandese Björk, anche autrice delle musiche con le parole di Trier e Sjón Sigurdsson. 2 premi a Cannes: Palma d’oro e Björk migliore attrice. Premio EFA (European Film Academy) per il miglior film.
La vita è un raccolto
Les glaneurs et la glaneuse
Fr. 2000 con la regia di: Agnès Varda e gli attori: Bodan Litnanski, Agnès Varda, François Wertheimer.
Film documentario sui temi dello spigolare cioè raccogliere, e su quelli che lo fanno in campagna o altrove, e sul come e il perché lo fanno: poveri, bisognosi, marginali, maniaci ecc. Voglio mantenere le belle immagini che ci dà del film il Morandini: “La spigolatrice è la stessa regista A. Varda che spigola immagini, personaggi, impressioni, ricordi, quadri famosi (J.-F. Millet) e non (L. Pons), riflessioni sul tempo che passa e sul lavoro che fa sul proprio corpo. È un film libero, leggero, incantevole che sfiora aspetti sociali (la società dei consumi e dello spreco), problemi giuridici, l’autobiografia, il rapporto tra arte e gioco, tra lavoro e piacere, persino il precinema (E.-J. Marey). Spesso diverte, talvolta commuove, qua e là inquieta, incuriosisce sempre”. Film presentato fuori concorso a Cannes 2000, 2° premio al festival Cinemambiente 2001 di Torino.
La ville est tranquille
Fr. 2000 con la regia di Robert Guédiguian e con gli attori: Ariane Ascaride, Gérard Meylan, Jean-Pierre Darroussin, Jacques Boudet, Pierre Banderet, Pascale Roberts, Alexandre Ogou.
10° film di Guédiguian con al centro l’operaia Michèle che lavora al mercato del pesce e vive con un marito disoccupato, una figlia tossicodipendente e una nipotina di pochi mesi. “Il suo cupo pessimismo di fondo – fatto di solitudini disperate, scacchi sentimentali, baratri esistenziali – ha un’allarmata dimensione sociopolitica che non risparmia né la crisi ideologica della sinistra, né l’aggressiva avanzata della destra sciovinista e razzista”.
Placido Rizzotto
It. 2000 con la regia di Pasquale Scimeca con gli attori: Marcello Mazzarella, Vincenzo Albanese, Carmelo Di Mazzarelli, Gioia Spaziani, Arturo Todaro, Biagio Barone, Franco Catalano.
Placido Rizzotto, segretario socialista della Camera del Lavoro di Corleone (PA), scomparve la sera del 10 marzo 1948, ultima tappa di una lunga serie di omicidi politici commessi in Sicilia dal 1944 in poi. Il finale con Dalla Chiesa e Pio La Torre, future vittime della mafia, che si danno la mano non è una trovata retorica: rivela che è “un film di morti che parlano di morti e che a loro volta verranno rimpiazzati da ulteriori morituri” (A.G. Mancino). Grolla d’oro per la sceneggiatura.