Parte trentatreesima: l’anno 1997. Prosegue il nostro viaggio tra i film che nel tempo hanno rappresentato il mondo del lavoro e dell’economia. In questa trentatreesima parte ci occupiamo delle pellicole dell’anno 1997.
Come sempre, prima della rassegna dei film ricordiamo quelli che sono, a nostro avviso, i principali eventi dell’anno preso in esame.
A gennaio Bill Clinton avvia il secondo mandato come Presidente degli Stati Uniti e nomina Segretario di Stato Madeleine Albright, prima donna a ricoprire tale incarico.
A febbraio nasce la pecora Dolly, prima clonazione (riuscita) di un mammifero.
Il 24 giugno viene approvata la legge n.196: un organico provvedimento in materia di lavoro, anche a seguito del “Patto per il lavoro” stipulato nel settembre del 1996 tra il Governo e le parti sociali. La legge venne chiamata anche “Pacchetto Treu” (all’epoca Ministro del lavoro) e detta norme su lavoro temporaneo, contratto a tempo indeterminato e parziale, occupazione nel settore della ricerca, formazione e lavoro, apprendistato, formazione professionale, tirocini formativi, lavori socialmente utili, ecc.
A Maggio nel Regno Unito tornano al potere dopo 18 anni i laburisti, guidati da Tony Blair. A luglio il governo inglese restituisce alla Cina la sovranità su Hong Kong.
A luglio la sonda della Nasa Mars Pathfinder si posa su Marte.
A settembre si svolgono a Londra i funerali della principessa Diana. 2 miliardi di persone in tutto il mondo sono incollate ai televisori.
A settembre negli USA nasce Google.
A settembre il terremoto investe l’Umbria e le Marche: ci sono forti danni alla Basilica di San Francesco ad Assisi.
A ottobre viene assegnato a Dario Fo il Premio Nobel per la letteratura.
Sempre in ottobre in Italia entrano in vigore gli accordi di Schengen.
Il premio Nobel 1997 per la Pace viene assegnato a Jody Williams, un’insegnante e pacifista statunitense, fondatrice della Campagna Internazionale per il Bando delle Mine Antiuomo.
Per la cinematografia i Premi Oscar 1997 sono assegnati a:
Titanic (Miglior film)
James Cameron (Miglior regia per Titanic)
Jack Nicholson (Miglior attore per Qualcosa è cambiato)
Helen Hunt (Miglior attrice per Qualcosa è cambiato)
Robin Williams (Miglior attore non protagonista per Will Hunting genio ribelle)
Kim Basinger (Miglior attrice non protagonista per L.A. Confidential)
Bastardo eccellente di Gordon E. Sawyer (Miglior film straniero)
Vincitori del Festival di Cannes 1997
Palma d’oro per il miglior film ex aequo a L’anguilla di Shohei Imamura e Il sapore della ciliegia di Abbas Kiarostami.
Vincitori del Festival di Venezia 1997
Leone d’oro al miglior film: Hana-Bi, regia di Takeshi Kitano
Leone d’oro alla carriera: Michelangelo Antonioni, Gerard Depardieu, Alida Valli.
Vincitori del Festival Internazionale del Cinema di Berlino 1997
Orso d’oro a Larry Flynt – Oltre lo scandalo, regia di Milos Forman
Orso d’argento a Il fiume [2], regia di Tsai Ming-liang
Il 1997 verrà ricordato in modo particolare per due film: Titanic di James Cameron e La vita è bella di Roberto Benigni. Vediamo il perché, anche se sono due lavori che non interessano direttamente le nostre materie.
Titanic GB-USA 1997 con la regia di James Cameron e con gli attori: Leonardo Di Caprio, Kate Winslet, Billy Zane, Kathy Bates, Frances Fisher, Bernard Hill, Jonathan Hyde, Danny Nucci, David Warner, Bill Paxton.
Dietro la storia d’amore del proletario e della giovane aristocratica c’è la tragedia che investì il Titanic nell’aprile del 1912. E ci sono tante altre storie e letture; compresa la costruzione di una nave che doveva essere inaffondabile. Il film è una mega produzione da vedere, costato 200 milioni di $, ha il secondo incasso della storia del cinema (2,2 miliardi di $ circa); ha vinto 11 Oscar (come Ben Hur) compreso quello alla canzone “My Heart Will Go on”, cantata da Célin Dion e diventata un tormentone planetario. Al film lavorarono più di 2000 persone. Sono uscite successivamente versioni in 2D e 3D. Lo stesso regista Cameron detiene anche il record di primo incasso della storia del cinema realizzato nel 2009 con il film Avatar (circa 2,8 miliardi di $).
La vita è bella It. 1997 regia di: Roberto Benigni e con gli attori: Roberto Benigni, Nicoletta Braschi, Giorgio Cantarini, Giustino Durano, Sergio Bini (Bustric), Horst Buchholz.
Anche questa è una storia d’amore scritta dal regista con Vincenzo Cerami, che si sviluppa nel periodo della guerra, delle leggi razziali e delle deportazioni degli ebrei nei campi di concentramento tedeschi. Il figlio della nostra coppia ha ora 6 anni e con i genitori viene avviato all’orrore del lager. Grande prova di Benigni regista e grandi riconoscimenti: 5 Nastri d’argento, e 3 Oscar (film straniero, attore per Benigni, musica per Nicola Piovani). Film più visto in TV (RAI 1 il 22-10-2001) con più di 16 milioni di spettatori.
Tra i film che sono vicini alle nostre tematiche ne indichiamo uno americano, uno inglese e due italiani. Ci sono altri titoli molto interessanti (ad esempio l’inglese Niente per bocca di Gary Oldman) che hanno avuto un flop al botteghino. I film più interessanti per il lavoro vengono ancora dalla scuola inglese (il realismo britannico degli anni ’90 di Loach, Leigh, Winterbottom e il riferimento al regista americano Cassavetes). Oldman continua su questo filone.
Comunque il 1997 non è stato un buon anno per il cinema di qualità in generale. Affliction GB-USA 1997 regia di: Paul Schrader e con gli attori: Nick Nolte, James Coburn, Sissy Spacek, Willem Dafoe, Mary Beth Hurt, Jim True, Marian Seldes, Brigid Tierney, Sean McCann, Homer Osborne.
Uno sceriffo indaga sulla morte di un sindacalista: si tratterebbe di un complotto vero e proprio e non già la morte in un incidente di caccia. Oscar a James Coburn.
Full Monty – Squattrinati organizzati GB 1997 regia di Peter Cattaneo con gli attori: Robert Carlyle, Tom Wilkinson, Mark Addy, Paul Barber, William Snape, Steve Huison, Hugo Speer, Lesley Sharp.
Sei lavoratori siderurgici licenziati decidono, per guadagnare qualche sterlina, di fare un numero di spogliarello integrale per un pubblico femminile. Si ride sulla disoccupazione; la classe operaia che si denuda è il segno della fine dell’industria, “c’è l’umiliazione dell’ozio obbligato, la perdita del lavoro che si trasforma in perdita di identità e autostima e, inedito, la presa di coscienza del proprio corpo. I 6 maschi di questa commedia british a 18 carati imparano quel che le donne sanno da sempre: quanto può essere umiliante essere classificati e giudicati in base all’aspetto fisico. Le donne si divertono in allegria allo strip senza la cupezza masturbatoria degli uomini” (Morandini).
Il film è stato un grande successo: costato 3,5 milioni di dollari, ha incassato 500 milioni di dollari.
Anche il nostro cinema sul tema del lavoro ha sofferto e molti registi giovani hanno visto le loro opere penalizzate al botteghino.
Ovosodo It. 1997 con la regia di Paolo Virzì e con gli attori Edoardo Gabbriellini, Claudia Pandolfi, Nicoletta Braschi, Salvatore Barbato, Marco Cocci, Regina Orioli.
Storia di un ragazzo livornese, cresciuto in un quartiere popolare di Livorno, detto Ovosodo. Si racconta il suo percorso: dalla scuola, alla naia, alla fabbrica come operaio, al matrimonio.
Gran Premio speciale della giuria a Venezia.
Tutti giù per terra It. 1997 regia di Davide Ferrario e con gli attori: Valerio Mastandrea, Carlo Monni, Adriana Rinaldi, Caterina Caselli, Benedetta Mazzini, Anita Caprioli, Antonella Barasso.
Formazione giovanile a Torino, del figlio di un operaio. Disoccupato, vive alla giornata in una Torino multirazziale: una città che ha tanti problemi sul versante lavoro e immigrazione