Pubblichiamo la sintesi del PROGETTO ORIZZONTE che il Sistema Confindustria ha elaborato per il rilancio del settore “Apparecchi Domestici e Professionali”, che comprende anche il gruppo Electrolux:
“Il settore degli Apparecchi Domestici e Professionali in Italia è in una grave crisi, iniziata nel 2008. Il settore rappresenta nel nostro Paese un significativo segmento industriale, che necessita di nuove strategie di sviluppo e misure urgenti per sopravvivere alla crisi.
I volumi produttivi sono diminuiti di -40% a fine 2013 rispetto al 2007 e sono più che dimezzati (-55%) rispetto al picco di 30 milioni di pezzi prodotti nel 2002. Il calo dei volumi produttivi ha comportato la drammatica riduzione dei livelli occupazionali.
Meno marcata è stata la riduzione a valore (-30%) tra il 2007 e il 2013 grazie agli investimenti, interamente autofinanziati dai produttori, in prodotti sempre più performanti ed ecologici (sostenibilità ambientale).
L’Italia è rimasta esportatore netto a valore, se pure in contrazione dal 2007, in particolare nella principale area di export dei prodotti italiani (EU27).
UN PANORAMA COMPOSITO
I comparti Grandi Elettrodomestici, Cappe, Componenti sono in sofferenza sotto la pressione dei produttori nei LCC (Low Cost Countries) che, innalzando la qualità dei loro prodotti, si inseriscono nella fascia media/medio-alta, cuore del mercato e tradizionale posizionamento del prodotto italiano. In particolare, il comparto dei Componenti è in grave sofferenza a causa delle delocalizzazioni dei loro clienti e della contrazione generalizzata della domanda in tutta l’Europa Occidentale.
Le produzioni in Italia nei comparti Clima e Piccoli Elettrodomestici sono concentrate su alcune nicchie. Pur restando in Italia parecchie eccellenze di design, Ricerca & Sviluppo, innovazione, la produzione di massa è ormai delocalizzata nei LCC.
Il comparto dei Camini e Canne fumarie è in ripresa, in stretta connessione con ‘andamento dell’edilizia e costruzioni.
I comparti Apparecchi Professionali per il Food Service e Caminetti e Stufe presentano una competitività solida.
Valore trasversale a tutti i comparti è la qualità della forza lavoro, costruita in parecchi decenni nei quali l’Italia è stata leader europeo nei grandi elettrodomestici e leader mondiale nelle cappe e nei prodotti professionali per il food service.
IL PROGETTO ORIZZONTE
Confindustria, Ceced Italia (l’Associazione nazionale di categoria) e le Associazioni Territoriali di Confindustria(1) dove sono localizzati i più importanti siti produttivi della filiera, hanno condotto un’analisi del settore, evidenziato i punti di forza e fissato i tratti di una strategia di consolidamento e recupero di capacità competitiva basata sull’innovazione di prodotti, processi, organizzazione, modelli di business.
Progetto Orizzonte è, per la prima volta, un punto di sintesi nazionale, una visione verticale profonda del settore, uno spaccato delle diverse specializzazioni territoriali. E’ una proposta di piattaforma industriale della filiera nazionale e, al tempo stesso, una proposta che si aggancia a linee guide definite su base comunitaria. Ha i piedi ben piantati nel territorio e la testa che guarda alla competizione globale. Disegna l’assetto possibile del settore nei prossimi decenni.
Le imprese del settore hanno tutte le carte in regola per spostare il livello della competizione verso l’Alto di Gamma. Questa trasformazione richiede lo sviluppo di un modello industriale sostenibile, che consenta di mantenere in Italia la produzione di qualità e dell’Alto di Gamma, consolidando il primato in comparti importanti e in crescita (per esempio, il Professionale e l’incasso), rafforzando il “cervello” della ricerca, del design, dell’Italian Lifestyle, dell’innovazione.
Il lavoro progettuale sviluppato nel Progetto Orizzonte travalica i confini settoriali e territoriali della filiera produttiva degli apparecchi domestici e professionali e guarda a un sistema integrato di reti e prodotti, che si sviluppa attraverso le convergenze nella filiera e tra le filiere, verticalmente e orizzontalmente.
Il Progetto Orizzonte è un primo esempio di come si potrebbe costruire una politica industriale lungimirante, basata su driver di sviluppo individuati in ambito europeo, proposti e declinati in chiave di filiera lunga, che punta su fattori trasversali prioritari proponendo azioni di medio e lungo periodo.
L’adesione dell’Associazione di categoria di riferimento (Ceced Italia) e di quelle contigue (Federlegno Arredo, Anie), di undici associazioni territoriali appartenenti a sei regioni, il contributo di quattro università e tre centri di ricerca e certificazione danno conto del valore della proposta e della sensibilità a un approccio nuovo.
LA PROSPETTIVA DI BREVE E MEDIO-LUNGO PERIODO
Nel breve periodo vengono individuate e proposte azioni specifiche di politica industriale per il contenimento delle questioni contingenti in riferimento all’attuale situazione di emergenza. Le priorità sono:
· Liberare le risorse disponibili, frenate da vincoli burocratici e regolamentari.
· Adottare strumenti flessibili per gestire il right-sizing delle imprese. Elementi trasversali a tutti i settori industriali sono:
· Riduzione del carico fiscale
· Sostegno all’innovazione.
· Rimodulazione del costo dell’energia.
La prospettiva che guida il progetto di medio/lungo periodo si basa su:
a.Identificazione, valorizzazione e potenziamento delle filiere produttive esistenti.
b.Identificazione e applicazione delle spinte evolutive prioritarie del settore
c.Identificazione e sviluppo della rete relazionale e delle sinergie tra i Territori coinvolti.
I DRIVER DI SVILUPPO ORIZZONTALI
Nuovi spazi di competitività per le imprese in Italia si aprono se ancorati ai driver di sviluppo orizzontali verso i quali si sta orientando la UE. Costruendo soluzioni basate sulle tecnologie abilitanti (KET: Key Enabling Technologies), il settore dovrà quindi orientarsi a:
· Rispondere ai nuovi bisogni dei consumatori, per esempio l’invecchiamento attivo della popolazione.
· Realizzare prodotti sempre più energeticamente efficienti, a bassa impronta ambientale.
· Orientare i prodotti a orizzontalità e trasversalità, integrandoli in reti interoperabili a livello unità abitativa (Home & Building Electronic System) e città (Smart City e Smart Grid).
L’ASSETTO FUTURO DEL SETTORE
Nella previsione del possibile assetto futuro del settore in Italia è prioritaria l’innovazione relativa a:
– Prodotto con mutamenti tecnologici di rilievo e il possibile sviluppo di killer applications.
– Processo con il passaggio ai paradigmi del digital manufacturing;
– Modelli di business con un nuovo focus sul concetto di integrazione prodotto-servizio.
Innovazione di Prodotto
Il settore, negli ultimi 10-15 anni, si è trovato progressivamente plafonato dai marchi premium prevalentemente stranieri e si trova sotto attacco crescente dai prodotti delle LCC, che offrono qualità e prestazioni in rapido miglioramento.
Sulla spinta delle Direttive Europee, il primo impegno concreto dei produttori in Italia è operare su tutto quanto attiene la Compatibilità Ambientale dei prodotti in termini di:
– Efficienza energetica (classi energetiche ed etichetta ecologica).
– Inquinamento sonoro.
– Consumo di acqua (per il segmento lavaggio).
– Utilizzo di nuovi materiali oltre quanto prescritto dalla Direttiva RoHS.
– Gestione dell’apparecchio a fine vita (Direttiva RAEE e sua ultima revisione). A questo fine, si affermeranno le regole del Design for Recycling, che tengono conto del fine vita già nel progetto iniziale dell’apparecchio.
Incentivare verso l’Alto di Gamma
L’impegno dei produttori verso l’Alto di Gamma (prodotti più ecologici e performanti) ha finora comportato investimenti, che per i soli grandi elettrodomestici, vengono stimati in circa 4 miliardi di euro, interamente spesati dai produttori stessi.
Le difficoltà maggiori derivano dal non riuscire a passare ai consumatori il messaggio che i vantaggi non devono essere misurati solamente sul risparmio nella bolletta energetica di casa. Manca, infatti, la consapevolezza dei consumatori sui vantaggi dei prodotti a elevata efficienza energetica per il Paese, l’ambiente, la qualità della vita. Un valido aiuto sono i programmi di incentivazione di lunga durata (per esempio, i frigoriferi), che hanno sostanzialmente trasformato il mercato verso i prodotti a basso consumo ed elevata efficienza. I relativi risparmi sulla bolletta energetica nazionale li hanno ampiamente ripagati. Sono indispensabili adeguamenti delle tariffe elettriche che non penalizzino incrementalmente i consumi al di là della tariffa sociale per promuovere la trasformazione del mercato verso i prodotti più innovativi (per esempio: pompe di calore, riscaldamento ad acqua calda sanitaria, cottura a induzione).
Smart Home e Ambient Assisted Living
Sono in atto iniziative per sviluppare Smart Home/Ambient Assisted Living attraverso standard comuni e condivisi, a prova di hackers. Si tratta di strumenti essenziali per:
– Lasciare all’utente il controllo dell’utilizzo dei suoi elettrodomestici.
– Migliorare la qualità della vita attraverso la Smart Home “democratica” (cioè a costi accettabili da tutti, con particolare attenzione agli utenti di età avanzata), nell’ambito più esteso della “smartness”.
– Sfruttare le potenzialità delle Smart Grid.
– Utilizzare strumenti pervasivi, di uso generalizzato per la diffusione di applicazioni e contatti informativi (app, smartphone ecc.).
Le applicazioni dell’Home & Building Electronic Systems vengono viste quali opportunità per dotare di nuove funzionalità i prodotti in termini di integrazione/interazione all’interno dei sistemi di controllo dell’abitazione e per meglio integrarli in una logica di filiera con i settori adiacenti.
Design e Italian Lifestyle
Si tratta di punti di forza della produzione nazionale nel mercato globalizzato. Il Design potrà creare valore aggiunto se integrato e presentato in ottica di filiera con altre eccellenze riconosciute nel mondo: per esempio, i mobili da cucina (filiera del legno e del mobile).
Il Made in Italy può evolvere nella promozione dell’Italian Lifestyle, elemento differenziante in qualità, sostenuto da certificazioni (tra le quali quelle concesse da IMQ – Istituto Italiano del Marchio di Qualità), che faccia leva sui valori globalmente riconosciuti del Food all’italiana.
Innovazione di Processo
La trasformazione della manifattura verso le tecnologie abilitanti digitali (per esempio: stampa e prototipazione 3D, Internet delle cose, Intelligenza Artificiale) è prioritaria per la flessibilità produttiva e la gestione della complessità.
Il settore degli Apparecchi Domestici & Professionali si presta a incorporare le tecnologie abilitanti digitali per conservare la base produttiva in Italia. Deve passare attraverso un transitorio da affrontare con interventi specifici di sostegno verso un cambiamento del mix degli occupati, che privilegerà le alte specializzazioni con riflessi importanti sui livelli occupazionali.
Innovazione dei Modelli di Business
I principali piani nei quali agire sono:
· Rapporto tra il Produttore e il Consumatore, oggi lasciato sostanzialmente alla Distribuzione.
· Offerta congiunta di prodotti e servizi.
· Partnership con Utility/Energy Companies attraverso la definizione di un’offerta nelle quale il costo degli elettrodomestici è integrato nella fornitura dell’energia.
LE RICHIESTE DEL SETTORE
Azioni per gestire l’emergenza
Questo documento è orientato al medio-lungo periodo, ma vuole evidenziare anche le azioni immediate e necessarie per gestire l’attuale fase di emergenza:
· Utilizzo delle risorse disponibili (Fondi Europei nell’ambito di Horizon 2020 o Smart Specialization Strategy, Fondi Regionali per le ristrutturazioni ecc.), frenate da vincoli burocratici e regolamentari.
· Strumenti flessibili per gestire il right-sizing delle imprese.
· Riduzione del carico fiscale.
· Rimodulazione del costo dell’energia per imprese e consumatori.
· Sostegno all’innovazione.
(Le ultime tre azioni sono trasversali a tutti i settori industriali).
Azioni delle imprese nell’immediato
Le imprese del Sistema Confindustria operano lungo le seguenti linee:
· Allargamento delle Reti di Impresa.
· Attivazione di piattaforme e consorzi per l’innovazione.
· Collaborazioni nella filiera lunga.
· Continuazione dell’innovazione di prodotto e processo.
Strumenti di rilancio
· Promozione dell’Italian Lifestyle.
· Incentivi di lunga durata alle industrie e ai consumatori per l’ulteriore trasformazione della produzione e del mercato verso l’Alto di Gamma legato al risparmio energetico e ai valori ecologici. Ne risulterebbe un contributo significativo al Piano Energetico Nazionale agevolando le riduzioni mirate delle bollette elettriche.
· Sorveglianza efficace di mercato a salvaguardia dei prodotti eccellenti (Alto di Gamma). Si tratta di uno strumento imprescindibile dalle incentivazioni alle industrie e ai consumatori.
· Condivisione e sostegno in sede comunitaria delle posizioni dell’industria nazionale riguardo le policies europee sull’efficienza energetica.
· Sblocco dell’iniziativa dei Certificati Bianchi da destinare, in particolare, alle associazioni dei produttori per investimenti a supporto della trasformazione del mercato.
· Sostegno all’innovazione di prodotto, automazione industriale, modelli di business attraverso misure fiscali a sostegno della partnership tra imprese e centri di ricerca pubblici e privati.
· Finanziamento di programmi di filiera, reti di impresa, innovazione e internazionalizzazione di sistema, processi di crescita delle PMI.
· Piano nazionale di formazione nell’ambito della filiera per innalzare e omogeneizzare competenze e conoscenze tecnologiche, industriali, gestionali.
· Programma di comunicazione di portata nazionale per valorizzare l’Alto di Gamma.”
(1) Territoriali di Ancona, Caserta, Marche, Modena, Monza Brianza, Pavia, Pordenone, Reggio Emilia, Trento, Treviso, Varese
Roma, 16 aprile 2014
STRUMENTI LEGISLATIVI
Viene qui riportato l’elenco degli strumenti legislativi nazionali attivi ed europei che possono essere utilizzati per il settore.
STRUMENTI NAZIONALI Innovazione di processo
– Nuova Sabatini: agevolazioni alle PMI per l’acquisto di attrezzature e macchinari.
– Fondo per la Crescita Sostenibile: agevolazioni per i progetti di R&S nei settori individuati da Horizon 2020.
– DL 83/2012 art. 24: disponibilità d un credito d’imposta sul costo aziendale per un anno per le assunzioni di personale qualificato.
Innovazione di prodotto
– Agevolazioni del MiSE per brevettazione, registrazione di marchi aziendali, design industriale.
Innovazione dei modelli di business
– Da riattivare la Legge 388/00, che all’art. 13 prevedeva un bonus fiscale per l’e-commerce.
Lavoro
– Contributi a fondo perduto per la sicurezza nei luoghi di lavoro.
– Deduzione Irap sul personale dedicato a R&S.
Internazionalizzazione
– Finanziamenti agevolati per l’insediamento di strutture permanenti in Paesi extra-UE e per studi di prefattibilità e fattibilità ad essi collegati.
Energia e Ambiente
– Contributi a fondo perduto per l’acquisizione di certificazioni ambientali.
– Fondo per l’occupazione giovanile nella green economy (ex-Fondo Kyoto).
Incentivi al consumo
– Riduzioni fiscali sugli interventi di ristrutturazione edilizia, compresi gli elettrodomestici, e per i lavori orientati al risparmio energetico.
– Incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e impianti diversi dai fotovoltaici.
– Criteri di revisione del sistema delle accise su elettricità e prodotti energetici per le imprese energivore.
STRUMENTI EUROPEI
Horizon 2020 offre numerosi strumenti per la realizzazione di progetti relativi a innovazione di processo, prodotto, modelli di business:
– Bandi e programmi di lavoro 2014–15: tecnologie, salute, efficienza energetica.
– Partnerships: forme di cooperazione strutturata di lungo periodo per lo sviluppo di grandi progetti industriali.
– Knowledge and Innovation Communities: strutture integrate che connettono l’educazione superiore, la ricerca e le imprese.
– Risk Sharing (RSI): si applica trasversalmente ai diversi programmi Horizon. Riservato alle PMI e alle Small/Mid-Cap innovative.
– Politica di Coesione 2014-2020 con particolare riferimento all’individuazione delle Smart Specialisation Strategies regionali.
– Risk Sharing Facility: nell’ambito del Fondo di garanzia per le PMI prevede una sezione speciale per “Grandi progetti di innovazione industriale”.
Per la lettura del progetto integrale cliccare al seguente link
CECED Progetto Orizzonte Executive Summary.pdf