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Creare ponti tra studio e lavoro

Gi Group crede molto alla bontà dell’alternanza scuola-lavoro. Abbiamo iniziato quest’anno ad ospitare studenti in azienda ed a supportare le scuole ad attuarla. 

Come azienda abbiamo iniziato ad ospitare studenti in Alternanza. Ne abbiamo avuti 40 nel mese di giugno e 40 li ospiteremo nel mese di luglio, nella sede centrale, nelle varie funzioni aziendali. Prevediamo per l’anno prossimo che questo numero si incrementi decisamente, arrivando a coinvolgere tutte le nostre filiali sul territorio:  noi abbiamo 200 filiali dislocate in tutta Italia, quindi prevediamo di organizzarci per il 2018 per ospitare 400 studenti: 200 a giugno e 200 a luglio, uno per filiale. La nostra è un’attività molto particolare, perché siamo in contatto diretto con il mercato del lavoro. Penso che per un ragazzo fare un’esperienza in una filiale equivalga a frequentare un Master su quello che è il funzionamento del mercato del lavoro: come ci si rivolge ad un operatore di servizi al lavoro per cercarlo, come si fa un curriculum, come si fa un colloquio, cosa cercano le imprese del territorio, quali profili vogliono. Quindi uno impara in presa diretta e credo che possa uscire consapevole di cose che magari sente a scuola, sente a casa, che di solito gli entrano da un orecchio e gli escono dall’altro.  Quando però un ragazzo viene messo in prima linea sicuramente l’esperienza fa cambiare anche gli orientamenti di fondo.

 L’altro tema è il nostro ruolo come agenzia per il lavoro. Noi quest’anno abbiamo iniziato a fare un lavoro di mappatura delle scuole. In particolare abbiamo mappato le scuole tecniche, perché sono quelle da cui attingiamo gli studenti che terminano il percorso formativo e vogliono andare immediatamente a lavorare per avviarli presso le nostre aziende clienti in somministrazione (anche in combinazione con il contratto di apprendistato professionalizzante) oppure in  ricerca e selezione per inserimenti diretti in azienda. Abbiamo fatto questa mappatura per andare a ricercare le scuole migliori sul territorio, intrecciando le informazioni che ci arrivano dalle imprese utilizzatrici con quelle di Eduscopio della Fondazione Agnelli. Quindi siamo andati a vedere se c’era una coincidenza di informazioni tra la nostra esperienza e i dati scientifici, in particolare rispetto al tempo impiegato dagli studenti maturati per trovare lavoro e la coerenza tra il lavoro che trovano ed il percorso scolastico che hanno svolto. Con questo lavoro di mappatura siamo arrivati a coinvolgere 10.000 studenti per i quali abbiamo finanziato il corso di formazione base sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, perché lo studente prima di andare in azienda a fare l’alternanza deve fare un corso di formazione di base sulla sicurezza, che noi, attraverso il fondo di formazione “Formatemp” abbiamo la possibilità di finanziare. Abbiamo dato questa opportunità alle scuole, che ben volentieri hanno accettato il nostro contributo. In questo modo siamo entrati in contatto con esse, in molti casi aiutandole anche a strutturare i percorsi con le aziende, creando quel ponte ormai imprescindibile tra la scuola e l’impresa. Perché una caratteristica della nostra realtà di agenzie per il lavoro, nello specifico di GiGroup, è proprio quella di avere 200 filiali che lavorano ognuna in un raggio di 20 km. In questo modo anche le piccole-medie imprese che lavorano sul territorio noi le andiamo a stimolare e a contattare perché per noi sono dei potenziali clienti ma diventano anche dei potenziali sbocchi in quanto attori di questo movimento positivo che si è creato nel paese: creare questo ponte tra scuola e lavoro. 

Concludo con la possibilità che ci è stata data dal legislatore di sviluppare rapporti di apprendistato. Finora abbiamo prevalentemente lavorato sull’apprendistato di secondo livello professionalizzante, perché è quello più consono con l’attività dell’agenzia per il lavoro, che fa da traghettatore tra chi ha conseguito il titolo di studio e l’inizio del percorso di lavoro. Abbiamo però iniziato a coinvolgerci anche con delle fondazioni ITS, per tentare di strutturare percorsi di apprendistato duale nella formazione terziaria non accademica propria degli ITS. Questa è una modalità che riteniamo essere molto strategica per noi, perché quanto più la nostra economia si muoverà verso una cosiddetta fascia premium, verso una tecnologia e un’evoluzione a livello più avanzato, tanto più le figure tecniche e professionalizzate saranno determinanti. Quindi crediamo che la capacità per noi di intercettarle, e anche di formarle, diventerà un fattore chiave di costruzione di valore per la nostra utilità nel mercato del lavoro. Grazie.

 (*) Pubblic Affairs Senior Director GiGroup

 

 

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