Prosegue il nostro viaggio tra i film che nel tempo hanno rappresentato il mondo del lavoro e dell’economia. In questa trentanovesima parte ci occupiamo delle pellicole dell’anno 2003.
Come sempre, prima della rassegna dei film ricordiamo quelli che sono, a nostro avviso, i principali eventi dell’anno preso in esame.
A GENNAIO
Lula diventa il nuovo Presidente del Brasile;
Viene scoperto un pianeta distante 5.000 anniluce fuori dal sistema solare. Per il momento il pianeta battezzato Ogle-Tr-56b Sd è, in attesa di nuove scoperte, il pianeta conosciuto più lontano dalla Terra. Dista quindi da noi 5.000 x 9.460miliardi di km (la distanza di 1 annoluce), eguale a 47.300.000miliardi di km.
Iraq: gli ispettori dell’ONU non hanno finora trovato prove che il regime di Baghdad possieda armi di distruzione di massa. Lo riferisce il capo degli ispettori Hans Blix, nella sua relazione all’ONU del 9 gennaio.
USA. Nel discorso sullo stato dell’unione, George W. Bush. afferma di avere le prove, da parte anche dei servizi segreti inglesi e francesi, che l’Iraq starebbe costruendo una bomba atomica. Queste prove sono usate per giustificare l’invasione dell’Iraq. Nel 2005 tali documenti-prova si riveleranno invece dei falsi
A FEBBRAIO
Negli USA esplode, nella fase di rientro, lo Space Shuttle Columbia. Muoiono tutti e sette gli astronauti.
Lo Stato di Jugoslavia, cambia il nome in Serbia e Montenegro.
A Milano agenti della CIA rapiscono l’imam egiziano Abu Omar.
A MARZO
Cominciano i bombardamenti su Baghdad e sull’Iraq e le forze statunitensi e britanniche entrano in Iraq.
Ad APRILE
In Iraq le truppe USA entrano a Baghdad. La capitale è sostanzialmente sotto controllo delle forze angloamericane. Saddam Hussein è ricercato.
A MAGGIO
Il presidente statunitense George W. Bush dichiara la fine dei combattimenti in Iraq e la vittoria. Fra le forze che interverranno nella missione di pace, parteciperà anche l’Italia con più di 3.000 uomini.
In Iraq a Hilla, 90 chilometri da Baghdad, viene scoperta una fossa comune con i resti di tremila uomini.
A Venezia il presidente del consiglio Silvio Berlusconi inaugura i lavori per il sistema di dighe MOSE.
A GIUGNO
Vengono diffusi dall’ONU i risultati di uno studio: sarebbero 246 milioni i minori costretti a lavorare nel mondo, di cui 73 milioni con meno di dieci anni.
AD AGOSTO
In Francia nei primi 20 giorni di agosto l’ondata di caldo causa nel paese transalpino la morte di 1.482 persone, soprattutto anziani.
A DICEMBRE
A Parma si aprono i lavori dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare.
A Venezia, con un concerto diretto da Riccardo Muti, viene nuovamente inaugurato il Teatro La Fenice, ricostruito dopo l’incendio del 1996.
In Iraq le forze speciali catturano l’ex presidente iracheno Saddam Hussein in una località vicina a Tikrit, la sua città natale.
In Iran un terremoto del 6° della scala Richter distrugge l’antica città persiana di Bam causando un numero di vittime tra 28.000 e 50.000 (a seconda delle fonti).
Premio Nobel
Per la Pace il premio Nobel 2003 va a Shirin Ebadi. Avvocato e pacifista iraniana è la prima persona del suo Paese e la prima donna musulmana a ottenere tale riconoscimento.
La motivazione del premio: “per il suo impegno nella difesa dei diritti umani e a favore della democrazia. Si è concentrata specialmente sulla battaglia per i diritti delle donne e dei bambini”.
Veniamo ora ai premi cinematografici assegnati nei principali festival nell’arco dell’anno 2003. |
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Premi Oscar 2003
Film Il signore degli anelli – Il ritorno del re del regista Peter Jackson
Regia Peter Jackson per Il signore degli anelli – Il ritorno del re
Attore prot. Sean Penn per Mystic River
Attrice prot. Charlize Theron per Monster
Attore non prot. Tim Robbins per Mystic River
Attrice non prot. Renée Zellweger per Ritorno a Cold Mountain
Il film Il signore degli anelli – Il ritorno del re (oltre a quello per film e regia ha avuto l’Oscar anche per: sceneggiatura non originale – canzone originale – colonna sonora originale – scenografia – costumi – montaggio – sonoro – effetti speciali visivi – trucco) Complessivamente ha avuto 11 Oscar a fronte di 11 candidature, accaduto solo per i film Ben Hur e Titanic.
Vincitori al Festival di Cannes 2003
Palma d’oro: Elephant, regia di Gus Van Sant (USA)
Premio per la regia: Gus Van Sant per il film Elephant (USA)
Gran Premio Speciale della Giuria: Uzak, regia di Nuri Bilge Ceylan (Turchia)
L’unico film italiano in concorso era Il cuore altrove, regia di Pupi Avati.
Premio Un Certain Regard: La meglio gioventù, regia di Marco Tullio Giordana (Italia) ex aequo Mille mesi (Mille mois), regia di Faouzi Bensaïdi (Francia/Marocco)
Un Certain Regard è una sezione della selezione ufficiale del Festival di Cannes di pellicole non in concorso, ma che meritano appunto, un “certo sguardo”. Il Premio istituito nel 1998 viene assegnato al miglior film della sezione.
Vincitori del Festival di Venezia 2003
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I principali premi assegnati sono stati:
Leone d’oroal regista russo Andrei Zviagintsev per il film Il ritorno
Leone d’Argento al regista giapponese Takeshi Kitano per il film Zatoichi
Sean Penn (Coppa Volpi migliore interpretazione maschile per il film 21 grammi)
Katja Riemann (Coppa Volpi migliore interpretazione femminile per Rosenstrasse)
Vincitori del Festival di Berlino 2003
La 53ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino (la cosiddetta Berlinale) si è svolta dal dal 6 al 16 febbraio 2003. I vincitori sono stati:
Orso d’oro per il miglior film: Cose di questo mondo al regista Michael Winterbottom
Orso d’argento al regista: Patrice Chéreau per il film Son frère
Orso d’argento per la migliore attrice: ex aequo Nicole Kidman, Julianne Moore e Meryl Streep per il film The Hours
Orso d’argento per il miglior attore: Sam Rockwell per Confessioni di una mente pericolosa
Scegliamo tre film della cinematografia mondiale che trattano i temi del lavoro e del rapporto tra economia e lavoro.
La casa di sabbia e nebbia USA 2003
Con la regia di Vadim Perelman e gli attori: Ben Kingsley, Jennifer Connelly, Shohreh Aghdashloo, Ron Eldard
Lasciata dal marito, l’etilista Kathy (Jennifer Connelly) vive chiusa nel suo cottage in riva al mare. Messo all’asta per un disguido, è acquistato da Amir Behrani (Ben Kingsley), alto ufficiale iraniano durante il regime dello scià, emigrato in USA, che mantiene la famiglia in hotel, lavorando di nascosto come operaio. Tra i due nasce un conflitto legale per la proprietà della casa. Dal best seller di André Dubus III si vive lo scontro, duro e drammatico tra due culture. Molto bravi i due attori protagonisti.
Osama Afg.-Giap.-Irl. 2003
Con la regia di Siddiq Barmak e con gli attori: Marina Golbahari, Khwaja Nader, Arif Herati, Zubaida Sahar, Hamida Refah, Gol Rahman Ghorbandi.
A Kabul una bambina di 12 anni è costretta dalla madre a travestirsi da ragazzo per poter uscire in strada in cerca di un lavoro per sfamare una famiglia di sole donne. Reclutata dai talebani in una scuola coranica, è scoperta e condannata a morte, dalla quale scampa perché un vecchio mullah la chiede in sposa, come sua quarta moglie.
Il regista, tornato dall’esilio dopo la caduta dei talebani, ci rappresenta la dittatura fanatica che ha sconvolto il suo paese ed in particolare la violenza psicologica e fisica verso le donne, costrette a vivere in una condizione disumana. Film molto premiato nei festival minori.
Uzak Tur. 2003
Con la regia di Nuri Bilge Ceylan e gli attori: Muzaffer Özdemir, Mehmet Emin Toprak, Zuhal Gencer Erkaya, Nazan Kirilmis, Feridun Koc, Fatma Ceylan, Ebru Ceylan
Uzak, in turco significa lontano. Giovane operaio che vive e lavora in campagna viene licenziato. E’ ospitato in città, a Istanbul nella grande casa di suo cugino, in attesa di un lavoro come marittimo. Come nella favola di La Fontaine, il topo di città e il topo di campagna, i due evidenziano solitudini e distanze che portano allo scontro, più che all’incontro tra culture e classi sociali diverse. A Cannes, Gran Premio della giuria e premio per l’interpretazione maschile ad entrambi gli attori protagonisti.
Veniamo ai film del nostro paese, partendo da quello più significativo:
Il posto dell’anima It. 2003
Con la regia di Riccardo Milani e con gli attori: Silvio Orlando, Michele Placido, Claudio Santamaria, Paola Cortellesi, Imma Piro, Flavio Pistilli, Maria Laura Rondanini.
Si tratta di operai in fabbrica, di sindacato, di un caso emblematico di lotta per difendere il lavoro; un caso, tra le migliaia accaduti negli ultimi 20-30 anni e risolti con alterne fortune, quasi sempre con lotte senza un adeguato supporto della politica e delle istituzioni, senza una cornice necessaria di politica industriale di indirizzo; lotte generose spesso con il solo supporto della solidarietà, ma senza un progetto in cui inserire le stesse lotte ed iniziative. Nel film si tratta di una multinazionale americana che vuole chiudere uno stabilimento di pneumatici in Abruzzo. Ci si organizza contro la chiusura. E poi la lotta, l’occupazione di fabbrica e l’informazione fino ai telegiornali nazionali. Si va anche in America a proporre all’impresa un contropiano sindacale di ristrutturazione, ma senza successo. Nel frattempo si seguono le vicende di tre operai che cercano una soluzione personale. Con l’attenzione che si sposta verso la complessità della realtà odierna e le contraddizioni della classe operaia tra lo ieri e l’oggi del mondo, tra l’impegno civile e il privato che vuole risposte, con la globalizzazione e con un nuovo quadro tra nord e sud del mondo. E’ un film da vedere.
La finestra di fronte It. 2003
Con la regia di Ferzan Özpetek e con gli attori: Giovanna Mezzogiorno, Massimo Girotti, Raoul Bova, Serra Yilmaz, Filippo Nigro, Maria Grazia Bon, Massimo Poggio, Rosaria Di Cicco, Ivan Bacchi.
Il film è stato dedicato alla memoria dell’attore Massimo Girotti, scomparso poco dopo aver ultimato le riprese del film.
Un anziano signore che ha perduto la memoria viene ospitato da Giovanna e Filippo, una giovane coppia con due figli. Insieme a Lorenzo, che abita nel palazzo di fronte, Giovanna cercherà di ricostruirne l’identità ma al tempo stesso scoprirà di aver perso lei stessa il ricordo dei propri sentimenti. L’opera di ricostruzione della vita dell’uomo andrà in parallelo con l’indagine sul mondo della giovane signora, le cui passioni sono state cancellate e sostituite da surrogati. (cinematografo.it)
Il film ha ottenuto: 5 David di Donatello, 5 Globi d’oro, 4 Ciak d’oro, 3 Nastri d’argento, 3 premi a Karlovy Vary.
Fame chimica It. 2003
Con la regia di Paolo Vari e di Antonio Bocola e con gli attori: Marco Foschi, Matteo Gianoli, Valeria Solarino, Teco Celio.
Alla Barona, periferia di Milano, c’è un punto di ritrovo dei ragazzi senza lavoro, che è anche un luogo di spaccio e “il punto di reclutamento per i nuovi caporali del lavoro flessibile”. Qui si svolge la storia di due amici, un operaio precario e un piccolo spacciatore e di una ragazza del quartiere. Qui è: “il principale teatro dell’azione di questo resoconto corale sulle tensioni e i conflitti sociali, culturali, etnici in un microcosmo della metropoli lombarda”. Pesa su questi ragazzi” l’ombra della droga (ecstasy, cocaina): effetto, non causa, di un vuoto, di un’assenza di futuro in giovani per i quali crescere significa diventare come i genitori, sconfitti dalla vita. E spesso pronti, come loro, a cercare un capro espiatorio negli immigrati di colore” (Morandini).
Liberi It. 2003
Regia di Gianluca Maria Tavarelli
Con gli attori: Elio Germano, Nicole Grimaudo, Luigi Maria Burruano, Anita Zagaria, Myriam Catania, Rosa Pianeta.
Si narra di un operaio abruzzese che viene licenziato dopo 30 anni di lavoro in fabbrica, cade in depressione e viene abbandonato dalla moglie e dal figlio. Una storia drammatica sulle conseguenze della disoccupazione e sul malessere.
Né terra né cielo It. 2003
Con la regia di Giuseppe Ferlito
Con gli attori: Davide Gemmani, Antonella D’Arcangelo, Fabio Fulco, Carlo Monni, Giuliana Patara.
Al mite operaio Simone vengono inferti due drammatici colpi: il licenziamento e la scoperta del tradimento di sua moglie con il suo migliore amico. Dice il Morandini: “per protesta – o per depressione? – sale in cima alla ciminiera della sua fabbrica e diventa l’inconsapevole eroe per tutti i concittadini che, ignorando la ferita privata, si riconoscono nella sua lotta. Il suo diventa, attraverso il tam-tam dei mass media, un caso nazionale, strumentalizzato, ciascuno pro domo sua, dai rappresentanti (politici, sindacalisti, preti, industriali) delle istituzioni”.