I dati del Report sulla povertà sono pubblicati dall’ Istat nel giugno 2022. Fanno, tuttavia, riferimento al 2021in presenza di scenari più ottimistici.
Vediamo nei dati riferiti alla povertà assoluta (1).
Le famiglie in condizione di povertà assoluta in Italia ammontano a 1,960 milioni nel 2021. Nel 2020, in una fase iniziale di pandemia, erano 2,007 milioni.(Circa 50 mila famiglie in meno). Quasi stabili in termini percentuali: il 7,7 nel 2020 e 7,5 nel 2021.
Le persone in condizione di povertà assoluta diminuiscono da 5,602 a 5,571 milioni(dal 2020 al 2021 Circa 30mila in meno). Nel 2020 si è riscontrato comunque il numero massimo di situazioni di povertà assoluta dopo il calo del 2019.
Da rilevare è l’andamento dell’incidenza percentuale della povertà assoluta (2) per aree geografiche dal 2020 al 2021. Quella familiare diminuisce nell’intero Nord, si mantiene stabile nelle Isole, ha un leggero aumento nel Centro, incrementa di un punto nel Sud. (3)
Andamento non coincidente è l’incidenza individuale: diminuzione nel Nord Ovest, leggero incremento nel Nord Est, nel Centro, nelle Isole. Incremento di oltre un punto percentuale nel Sud. In analogia a quella familiare.
Altro indicatore è l’andamento dell’intensità percentuale della povertà assoluta (4). Aumenta nel Nord Ovest, Centro e Isole. Diminuisce nel Nord Est e nel Sud.
Il titolo di studio si conferma come condizionante l’andamento dell’incidenza nella povertà assoluta familiare nel confronto 2020 – 2021, l’incidenza aumenta per famiglie con titolo di studio di licenza elementare o media. Diminuisce per diplomati e laureati (5).
Anche la condizione professionale continua a influenzare l’andamento dell’incidenza della povertà tra 2020 e 2021 e sono le persone in cerca di occupazione ad avere i valori di gran lunga più elevati (6).
I giovani continuano ad essere quelli in maggiore sofferenza.
L’incidenza di povertà assoluta è rilevante per le classi di età fino ai 17 anni. Approfondendo, si evidenzia la fascia fino ai 13 anni come quella con maggiori percentuali. Di fatto i ragazzi senza alcun reddito (7).
La povertà assoluta riguarda nel 2021 un milione 382mila bambini. Dato stabile rispetto al 2020.
Le famiglie in povertà assoluta, con presenza di minori, sono quasi 762mila, con un’incidenza stabile rispetto al 2020.
L’incidenza di povertà assoluta aumenta al crescere del numero di figli minori presenti in famiglia ed è elevata tra le famiglie monogenitoriali con minori.
L’incidenza della povertà tra le famiglie con minori varia molto a seconda della condizione lavorativa, della posizione nella professione della persona di riferimento, del contesto urbano (è più elevata nelle aree metropolitane, nei comuni centro di area metropolitana sia nei comuni periferia dell’area metropolitana e nei comuni oltre i 50mila abitanti).
La povertà assoluta continua anche per il 2021 ad incidere maggiormente tra le famiglie straniere rispetto alle italiane, con in modo maggiore nel Sud rispetto alla media nazionale.
Gli stranieri in povertà assoluta nel 2021 sono oltre un milione e 600mila. L’incidenza è oltre quattro volte superiore a quella degli italiani.
Le famiglie che vivono in affitto hanno un’esposizione più critica.Sono oltre 889mila famiglie povere in affitto nel 2021, con un’incidenza di povertà assoluta maggiore di circa quattro volte rispetto a quelle che vivono in abitazioni di proprietà.
Nel suo rapporto l’ISTAT attesta che il livello raggiunto dalla povertà assoluta nel 2021 è tra i più elevati dal 2017, anno in cui si è iniziato a misurare questo indicatore.
L’estensione del fenomeno ha portato all’introduzionedi varie misure di contrasto alla povertà quali il reddito di inclusione (2018) e reddito di cittadinanza (2019). Un leggero segnale di miglioramento si è registrato con il calo delle famiglie in povertà assoluta osservato nel 2019.
Nel 2020 la pandemia ha favorito – nonostante gli interventi governativi di sostegno ( reddito di emergenza, bonus vari, estensione di alcune forme di ammortizzatori) – la crescita della povertà assoluta, con conferme di tendenze critiche (minori, stranieri, famiglie numerose) e modifiche strutturali nel mosaico della povertà assoluta ( aumento nel Nord, stabilità nel Mezzogiorno).
Da evidenziare che lo scenario economico italiano nel 2021 era in termini previsionali più ottimistico. Le attuali attese di crescita, il livello di inflazione, il dimensionamento della spesa pubblica e delle politiche di deficit, le difficoltà di implementazione del PNRR, smentiscono facili possibilità di rientro dalle dimensioni raggiunte della povertà assoluta in Italia. Che non può abbandonare, bensì revisionare, gli strumenti di contrasto alla povertà (10). Ma che deve poter puntare su provvedimenti più complessi verso un qualificato sviluppo produttivo e occupazionale.
1 – Dal Glossario ISTAT. Sono classificate come assolutamente povere le famiglie con una spesa mensile pari o inferiore al valore della soglia di povertà assoluta (che si differenzia per dimensione e composizione per età della famiglia, per ripartizione geografica e per tipo di comune di residenza).
Soglia di povertà assoluta: rappresenta la spesa minima necessaria per acquisire i beni e servizi inseriti nel paniere di povertà assoluta. Varia, per costruzione, in base alla dimensione della famiglia, alla sua composizione per età, alla ripartizione geografica e alla dimensione del comune di residenza.
Paniere di povertà assoluta: rappresenta l’insieme dei beni e servizi che, nel contesto italiano e per una famiglia con determinate caratteristiche, vengono considerati essenziali per una determinata famiglia per conseguire uno standard di vita minimamente accettabile
2 – Dal Glossario ISTAT.Incidenza della povertà: si ottiene dal rapporto tra il numero di famiglie con spesa media mensile per consumi pari o al di sotto della soglia di povertà e il totale delle famiglie residenti, Relativamente alle persone, si ottiene come rapporto tra il numero di persone in famiglie povere e il totale delle persone residenti.
3- Vedi tabella seguente, fonte ISTAT.
4 – Dal Glossario ISTAT.Intensità della povertà: misura di quanto in percentuale la spesa media delle famiglie definite povere è al di sotto della soglia di povertà.
5 – Vedi figura seguente, fonte ISTAT.
6 – Vedi figura seguente, fonte ISTAT.
7 – Vedi figura seguente, fonte ISTAT.
8 – Vedi figura seguente, fonte ISTAT.
10 – Per ulteriori analisi sugli effetti della pandemia e in merito alla revisione degli strumenti di contrasto alla povertà vedihttps://www.nuovi-lavori.it/index.php/sezioni/2112-la-pandemia-ha-creato-piu-poveri-e-maggiori-disuguaglianze?tmpl=component&print=1&layout=default&page=