Prosegue il nostro viaggio tra i film che nel tempo hanno rappresentato il mondo del lavoro e dell’economia. In questa quarantunesima parte ci occupiamo delle pellicole dell’anno 2005.
Come sempre, prima della rassegna dei film ricordiamo quelli che sono, a nostro avviso, i principali eventi dell’anno preso in esame.
Gennaio: – elezioni in Palestina per la successione a Yasser Arafat, morto a novembre 2004. Risulta vincitore Abu Mazen, uno dei fondatori del partito al-Fath.
– l’Europarlamento di Strasburgo approva la Costituzione europea.
Febbraio – rapita a Baghdad la giornalista de il manifesto Giuliana Sgrena dall’Organizzazione della Jihad islamica
– in California viene fondato YouTube.
– entra in vigore il protocollo di Kyoto sulle emissioni; vi aderiscono 141 Paesi, esclusi gli USA.
Aprile – Città del Vaticano: muore papa Giovanni Paolo II, dopo 27 anni di pontificato. Al Conclave viene eletto papa il cardinale tedesco Joseph Ratzinger, che assume il nome di Benedetto XVI.
Luglio: – Quattro esplosioni sconvolgono Londra. L’esito dell’attacco terroristico è di 55 morti e 700 feriti.
- la Francia sospende il trattato di Schengen.
- Sharm el-Sheikh: attentato di al-Qaida con cinque esplosioni negli hotel e al mercato; si contano 90 morti (6 italiani) e 200 feriti.
- Turchia: a Şırnak un blitz dell’esercito porta all’uccisione di 5 miliziani del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) e al sequestro di un’ingente quantità di esplosivo.
- il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe fa radere al suolo le baraccopoli intorno alla capitale; 700.000 persone restano senza tetto.
Agosto – Unione europea: entra in vigore il divieto di fare pubblicità al tabacco in radio, televisione, carta stampata e internet.
- Stati Uniti: l’uragano Katrina si abbatte sulle coste americane.
- è di 80 morti il numero provvisorio dei morti causati dall’uragano negli stati americani della Louisiana, del Mississippi e dell’Alabama; New Orleans è per l’80% allagata a causa della rottura di alcuni argini, viene dichiarata la legge marziale in tutta la città; danni per 30 miliardi di dollari; un milione di persone è senza elettricità.
- Iraq: 648 morti e 322 feriti per ressa in una moschea sciita di Baghdad, dopo la diffusione della notizia di un attentatore suicida tra la folla. La maggioranza delle vittime sono donne e bambini.
- Stati Uniti: a New Orleans la situazione è ancora molto grave dopo il passaggio dell’uragano Katrina; in città si susseguono esplosioni, incendi e sparatorie tra i saccheggiatori e la polizia. George W.Bush si è recato nelle zone colpite; il presidente è sotto accusa per i ritardi nei soccorsi. L’UNICEF in un comunicato ha dichiarato che sono 400.000 i bambini rimasti senza una casa.
Ottobre: – Islamabad: terremoto di magnitudo 7,6 gradi, alle 5:50 ora italiana. Il sisma è stato avvertito anche nella capitale dell’India, dell’Afghanistan e del Bangladesh. Si stimano 30.000 morti;
– Francia: a Clichy-sous-Bois due adolescenti muoiono fulminati da un trasformatore all’interno di una cabina elettrica dove si erano nascosti per fuggire dalla polizia. L’episodio scatena violente rivolte nelle banlieues che si protrarranno per 20 giorni.
Dicembre: Mario Draghi è il nuovo governatore della Banca d’Italia.
Veniamo ai premi cinematografici assegnati nelle principali rassegne e festival nell’arco dell’anno 2005. |
Premi Oscar 2005
Film: Crash – Contatto fisico (Paul Haggis)
Regia: Ang Lee I segreti di Brokeback Mountain
Attore prot. Philip Seymour Hoffman Truman Capote: a sangue freddo
Attrice prot. Reese Witherspoon Quando l’amore brucia l’anima
Attore non prot. George Clooney Syriana
Attrice non prot. Rachel Weisz The Constant Gardener – La cospirazione
Premio OSCAR alla carriera a SIDNEY LUMET per la sua attività di
sceneggiatore, creatore ed artista del cinema.
Vincitori al Festival di Cannes 2005
Palma d’oro: L’enfant – Una storia d’amore di Jean-Pierre e Luc Dardenne
Vincitori del Festival di Venezia 2005
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Leone d’oro al miglior film: I segreti di Brokeback Mountain di Ang Lee
Vincitori al Festival di Berlino 2005
La 52ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino si è svolta a Berlino dal 10 al 20 febbraio 2005.
L’Orso d’oro è stato assegnato al film sud africano U-Carmen di Mark Dornford – May.
L’Orso d’oro alla carriera è stato assegnato al regista sudcoreano Im Know- taek e allo scrittore, regista e attore spagnolo Fernando Fernan Gomez.
Il premio Nobel per la pace 2005 è assegnato all’uomo politico egiziano Mohamed
EiBaradei e all’Agenzia internazionale per l’energia atomica delle Nazioni Unite.
Veniamo alle pellicole di nostro interesse
Dagli USA arriva un documentario sulla vicenda dello scandalo finanziario Enron, uno dei più gravi che hanno turbato il mercato Usa negli anni 2000.
Enron – L’economia della truffa
USA 2005
Con la regia di Alex Gibney
Il documentario espone le ragioni della rapida ascesa e della successiva rovinosa caduta della società, provocata da frodi, spericolati giochi di Borsa, falsificazioni e abusi dei bilanci ai danni dei risparmiatori e degli investitori. Sono i primi frutti del liberismo sfrenato “alla Thatcher” degli anni 70 contro lo Stato sociale e in nome del mercato.
Un film interessante arriva dalla repubblica Ceca:
Una cosa chiamata felicità
Rep. Ceca 2005
Con la regia di Bodhan Sláma e gli attori Tatiana Vilhelmová, Pavel Liska, Anna Geislerová, Marek Daniel, Zuzana Kronerova.
In un quartiere popolare periferico e deserto di una cittadina industriale del Nord i giovani Monika e Tonik diventano adulti, in bilico tra amicizia e amore. A far da catalizzatore tra i due Dasha, madre di due bambini, fragile, infelice. “La tela di fondo è importante quasi come i personaggi: fabbriche, ciminiere, cavi d’alta tensione, viadotti. E il disagio esistenziale e sociale di un paese postcomunista immerso nell’alienazione neocapitalista, ancora abitato dai fantasmi del passato” (Morandini). Premio Concha de oro al Festival spagnolo di San Sebastian e d’argento per A. Geislerová (Dasha), migliore attrice.
Due documentari interessanti arrivano dalla produzione austro-tedesca:
Workingman’s Death
Austr.-Germ. 2005
REGIA: Michael Glawogger
Documentario sulla classe operaia nel mondo (è quasi scomparsa o è solo invisibile?) in 5 episodi e 1 epilogo: 1) “Eroi” (Ucraina): uomini e donne al lavoro abusivo in miniere di carbone dismesse; 2) “Fantasmi” (Indonesia): lavoratori nelle miniere di zolfo a cielo aperto; 3) “Leoni” (Nigeria): in un mattatoio si lavora con i piedi nel sangue tra teste e budella animali; 4) “Fratelli” (Pakistan): operai addetti al disarmo di una petroliera con la fiamma ossidrica; 5) “Futuro” (Cina): in Anshan gli operai forgiano il metallo con il fuoco. L’epilogo è a Duisburg (Germania) in una fonderia trasformata in attrazione turistica.
Nostro pane quotidiano
Germ.-Austr. 2005
REGIA: Nikolaus Geyrhalter
Sempre di produzione austro-tedesca un secondo documentario sulla produzione industriale del cibo in Europa con gli animali (galline, maiali, mucche e buoi, vivai di pesci) programmati non più come esseri viventi ma come una catena di produzione in serie per soddisfare il mercato ed il profitto
Dalla Francia scegliamo 2 titoli
Travaux – Lavori in casa
Fr. 2005
Con la regia di Brigitte Roüane gli attori Didier Flamand, Jean-Pierre Castaldi, Carole Bouquet, Françoise Brion, Aldo Maccione, Marcial Di Fonzo Bo, Alvaro Llanos.
Qui l’immigrazione è affrontata con i toni della commedia. E’ l’allegra rappresentazione di una ristrutturazione di un appartamento da parte di immigrati irregolari; un’occasione per ragionare su una società che mentre accoglie gli stranieri nello stesso momento si trova al centro delle problematiche in bilico tra diritti e doveri dei clandestini.
Cacciatore di teste di Costa-Gavras
Fr.-Belg.-Sp.-Germ. 2005
Con la regia di Costa-Gavrase gli attori José García, Karin Viard, Olivier Gourmet, Ulrich Tukur, Yvon Back, Geordy Monfils, Christa Theret.
Un dirigente rimasto senza lavoro elimina fisicamente i potenziali concorrenti per un posto di dirigente in un’azienda.
Film prodotto dai fratelli Dardenne.
Un film estremo per raccontare per assurdo la degenerazione della competizione in un mondo dove il lavoro diventa sempre meno.
Venendo al nostro paese segnaliamo il film di Giorgio Diritti che racconta la vita di un piccolo paese di montagna con le difficoltà dell’accoglienza in una comunità chiusa.
Il vento fa il suo giro
It. 2005
Con la regia di Giorgio Diritti e gli attori Thierry Toscan, Alessandra Agosti, Dario Anghilante, Giovanni Foresti, Caterina Damiano.
Prodotto in cooperativa senza finanziamenti, girato nell’alta Val Maira (Cuneo) e sottotitolato perché parlato in occitano, francese e italiano. Il film non ha trovato un distributore e in un biennio si è autodistribuito in più di venti festival italiani e stranieri (vincendo tra l’altro sei premi). E’ la storia di un pastore francese che arriva nelle nostre vallate, con moglie, figli e capre, con l’intenzione di produrre formaggi. Va tutto bene finchè non emergono ostilità e invidie.
Del rapporto tra lavoro e criminalità organizzata tratta invece il film Sulla mia pelle di Valerio Jalongo.
Sulla mia pelle
It. 2003-2005
Con la regia di Valerio Jalongo e gli attori Ivan Franek, Donatella Finocchiaro, Vincenzo Peluso, Stefano Cassetti, Pierluigi Cuomo, Antonio Pennarella, Lodovica Zoina.
E’ la vicenda di un reduce dal carcere che ottiene un lavoro in uno stabilimento caseario in mano ad un camorrista. Un film di una certa violenza ma ben ambientato nella realtà sia carceraria che industriale.
Lo sfruttamento del sud Italia da parte del nord sta sotto le righe della storia che Pupi Avati racconta ne La seconda notte di nozze.
La seconda notte di nozze
It. 2005
Con la regia di Pupi Avati e gli attori: Antonio Albanese, Neri Marcorè, Katia Ricciarelli, Angela Luce, Marisa Merlini, Robert Madoson, Toni Santagata, Valeria D’Obici.
Si tratta della vicenda, ambientata nel secondo dopoguerra, di un truffatore bolognese che scende in Puglia per approfittare di un parente considerato lo scemo del paese ed acquisire la sua azienda agricola.
“In questo ribaltato “cammino della speranza” (il Nord scende al Sud e lo sfrutta) c’è una vena di sgradevolezza perfida e di acre disillusione”.