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Un messaggio universale e pervasivo

Mi sono recato per la prima volta a Barbiana in occasione della cerimonia del centenario della nascita di don Milani . Cerimonia alla presenza del presidente della Repubblica Mattarella e del Cardinale Zuppi e altre autorità. Cerimonia con una grande partecipazione , e con una ancor più grande presenza di giovani e meno giovani alla Marcia da Vicchio a Barbiana. .
Sono arrivato a Barbiana “agevolmente“, vista la mia condizione di difficile deambulazione. Segnalo questa difficoltà perche’ salendo mi è balzata agli occhi la mentalità ”punitiva“ con la quale la chiesa di Firenze ha spedito Don Lorenzo in quel luogo sperduto. Una canonica fatiscente ,senza una strada per raggiungerla e senza acqua. Spedito da monsignor Trapani – vicario generale del Cardinal Elia Dalla Costa, che pare ne sapesse poco –  in quel luogo, anticipando una logica tremenda, quella di colpirne “uno per educarne cento” … 

Un messaggio inequivocabile a quei religiosi che non accettavano le dure indicazioni della Chiesa riguardo ai poveri e ai diseredati . Qui viene in evidenza, da parte di chi scrisse “L ‘obbedienza non è più una virtù“ la sua tempra,l’ accettazione di questo,”Esilio” con umiltà e obbedienza .Al contempo usò quella straordinaria esperienza per svellere dogmi sull’educazione, contro lo sfruttamento, sulla mancanza di opportunità , sulla solidarietà, sulla condivisione , dando una lettura straordinariamente innovativa della Costituzione. .

Come hanno ricordato in un bellissimo intervento il Cardinal Zuppi e a seguire il presidente Mattarella, fece della legge lo strumento per la difesa dei poveri. .
E ancor più significativamente, ha ricordato il cardinal Zuppi – alla presenza del Cardinal Betori, che si oppose nel 2017 all’avvio della causa di beatificazione – tutte le qualità che ora la Chiesa riconosce nell’ opera del Priore di Barbiana, proseguendo sul sentiero tracciato da Papa Francesco. Francesco disse di lui:  “un prete trasparente e duro come un diamante che continua a trasmettere la luce di Dio sul cammino della Chiesa“
Don Milani lascio’ gli agii di Villa Gigliola a Montespertoli ,e accetto tutte le destinazioni (e le censure ) che i suoi superiori gli imposero . Con i suoi scritti ,con il suo insegnamento si fece “Profeta “ e solo tardivamente i suoi superiori iniziarono una rilettura della sua opera. .
Non ho avuto rapporti diretti prima di ora con Barbiana e con don Milani e la sua esperienza. Ma nella Fim Cisl , organizzazione nella quale ho militato, l’eco delle sue parole ,dei suoi insegnamenti e dei suoi comportamenti arrivava con forza e determinazione . Non tanto e non solo “I Care”, quanto l’antiautoritarismo e l’importanza del Sapere . Personalmente, ribellione più che ribellismo hanno segnato la mia vita di attivista e militante .E questo, in tempo di diritti negati, di sfruttamento si combinava con la storia di Barbiana. 

Poi anni di azione nella Fim Cisl ai vari livelli e assieme ad altri abbiamo “imparato che il problema degli altri è’ uguale al mio, sortirne assieme è la politica, sortirne da soli è l’avarizia“. Questo messaggio ha dato una spinta all’egualitarismo non solo contrattuale . Con la Fim Cisl abbiamo agito per dare dignità anche agli ultimi, i marginali; con la Fim Cisl abbiamo contrastato il conformismo, la morta gora; abbiamo lottato e forse abbiamo anche creato disordine, rispetto agli status quo. Ma ne è valsa la pena. 

Facendo un salto temporale considerevole, oggi sono impegnato in Oxfam,e sono felice di poter restituire un po’ di quello che ho ricevuto. Interveniamo nelle parti più povere del mondo e nelle aree marginali e discriminate in Italia; interveniamo nelle catastrofi naturali e facciamo,nei luoghi, alfabetizzando e formando i  gruppi dirigenti locali. Certamente l’ordine per il quale militiamo è quello dei “diritti”, diritti elementari e universalistici, diritto all’acqua, diritto alla salute, all’istruzione, alla pace, alla Vita . Altri meglio di me potranno parlare del Prete di Barbiana, ma penso che il suo messaggio resti universale e pervasivo..

*già sindacalista e scrittore

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