Nel corso degli ultimi anni risorse ingenti sono state stanziate per l’innovazione digitale nella scuola. È un dato di fatto che una maggiore alfabetizzazione digitale fin di primi anni di studio possa contribuire a creare un più elevato grado di occupabilità. Per riflettere su questo tema proviamo a fare il punto sulle iniziative del MIUR a favore della Scuola digitale, e di come possono integrarsi con il mondo del lavoro e dell’industria 4.0.
Il Piano Nazionale della Scuola Digitale
Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è un documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, stilato allo scopo di lanciare una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana e contribuire alla sua evoluzione nell’ottica di soddisfare le esigenze di quell’era digitale verso cui il mondo, in particolare il mondo del lavoro, si sta muovendo. Nasce all’interno della legge 107/15, la cosiddetta Buona Scuola, per farne convergere gli stanziamenti con le risorse già stanziate dai Fondi Strutturali Europei 2014-2020, in particolare dal PON Istruzione.
Il Piano è organizzato in 4 sezioni principali: strumenti; competenze e contenuti; formazione dei docenti; accompagnamento.
Nella sezione “strumenti” l’obiettivo delineato è quello di potenziare l’infrastrutturazione digitale della scuola con soluzioni sostenibili e inclusive come l’accesso al digitale attraverso la banda ultra-larga e la creazione di spazi per l’apprendimento e ambienti per la didattica digitale integrata. Questa è una tematica individuata dal PNSD per porre al centro il passaggio da una didattica tradizionale di tipo frontale a una didattica più attiva e interattiva che dia modo di ripensare la scuola come interfaccia educativa aperta, tra l’altro, al territorio. Sul fronte della digitalizzazione della scuola si prevede inoltre la creazione di un’identità digitale delle scuole dal punto di vista dell’amministrazione, oltre all’implementazione di strumenti come il registro elettronico.
La sezione “competenze e contenuti” ha lo scopo di definire le competenze digitali che ogni studente deve sviluppare per aumentare la sua occupabilità e, conseguentemente, sostenere i docenti nel ruolo di facilitatori di percorsi didattici innovativi, definendo con loro strategie didattiche per potenziare le competenze chiave, innovando anche i curriculum scolastici.
In maniera speculare rispetto a quest’ultimo aspetto, la sezione “formazione dei docenti” prevede azioni volte alla formazione dei docenti sui temi dell’innovazione didattica e organizzativa e, laddove necessario, al rafforzamento delle loro competenze digitali. Per sostenere i docenti in questa formazione sono anche previste delle attività di assistenza tecnica per le scuole.
L’ultima sezione, intitolata “accompagnamento”, è per l’appunto dedicata ad accompagnare la scuola nella sfida dell’innovazione. Un accompagnamento di tipo strategico, su più livelli, per non lasciare che le scuole “se la sbrighino da sole”, ma per portarle per mano e gradualmente nel futuro.
Il legame fra Scuola Digitale e Industria 4.0
Vediamo dunque in che modo si rafforza la connessione fra l’innovazione digitale e il mondo del lavoro. Un’intera parte della sezione “competenze e contenuti” del PNSD è dedicata proprio al rapporto fra digitale, imprenditorialità e lavoro. Gli obiettivi specifici relativi a queste tematiche sono:
- colmare il divario digitale, sia in termini di competenze che di occupazione, che caratterizza particolarmente il nostro Paese;
- promuovere carriere in ambito “STEAM” (Science, Technology, Engineering, Arts & Maths);
- valorizzare il rapporto tra scuola e lavoro;
- coinvolgere gli studenti come leva di digitalizzazione delle imprese e come traino per le vocazioni dei territori;
- promuovere la creatività, l’imprenditorialità e il protagonismo degli studenti nel quadro della valorizzazione delle competenze chiave e per la vita all’interno dei curriculum scolastici.
Questa connessione fra scuola e lavoro è efficace solo se si trasforma in una sinergia bilaterale. Scuola e lavoro devono infatti trovare un terreno comune di dialogo per permettere una transizione dall’una all’altro che sia soddisfacente sia per i datori di lavoro sia per i nuovi lavoratori. Per questo motivo all’interno del Piano Industria 4.0 è stata elaborata una delle direttrici chiave proprio sul rapporto sinergico tra questi due mondi, intitolata “Diffondere la cultura Industria 4.0 attraverso Scuola Digitale e Alternanza Scuola Lavoro”.
Nel Piano industria 4.0 sono previste, infatti, indicazioni per alcune implementazioni. Il digitale è il terreno fertile su cui costruire la casa comune di scuola e lavoro, e il mezzo più efficace attualmente a disposizione per far dialogare i due mondi è sicuramente l’Alternanza scuola lavoro. Questo strumento deve però ancora affrontare una lunga fase di rodaggio in cui le scuole devono comprendere fino in fondo le sue potenzialità. Solo attraverso il contatto con le imprese, creando dei percorsi di Alternanza che siano veramente utili agli studenti, la scuola riuscirà a identificare le competenze necessarie da fornire agli studenti. Questa può e deve essere anche la base da cui partire per un percorso di Orientamento in cui l’individuo riesca a comprendere meglio sé stesso e, conseguentemente, a comprendere come adattarsi e avere successo nel momento dell’ingresso nel mondo del lavoro.