Riportiamo le conclusioni dell’autore dopo aver illustrato l’evoluzione dei fondamentali dell’economia italiana, della distribuzione della ricchezza e delle caratteristiche della povertà in Italia
Conclusioni (1)
Nell’ultimo quarto di secolo l’economia italiana è stata colpita da due recessioni profondamente diverse nei risvolti economici
- I cambiamenti principali nella distribuzione dei redditi sono avvenuti durante la crisi valutaria del 1992
– È aumentata la disuguaglianza all’interno dei gruppi socio-demografici, mentre contemporaneamente si allargavano i divari tra questi gruppi - – Spostamento degli individui dalla classe medio bassa verso quella dei poveri
- – È migliorata la condizione dei ricchi
Conclusioni (2)
• La doppia recessione avviatasi nel 2008-09, assai più lunga e pesante in termini di caduta del PIL, ha invece colpito lungo tutta la distribuzione dei redditi
– La classe media non si è ridotta e la disuguaglianza non è cresciuta. Sono aumentati i divari tra alcuni gruppi socio-demografici
– Onere ricaduto in maniera cospicua sugli immigrati. I lavoratori, e i giovani in particolare, hanno subito maggiori perdite rispetto ai pensionati, il che contribuisce a spiegare il diffuso senso di impoverimento e indebolimento delle prospettive future
Conclusioni (3)
- A fianco di una questione meridionale di vecchia data, vi è una nuova questione immigrazione che riguarda l’integrazione dei cittadini stranieri, in particolare dei bambini
- La povertà viene da lontano: nel tempo e nello spazio
- Necessario migliorare gli strumenti redistributivi per rendere meno sperequata la distribuzione, ma altrettanto necessario un ritorno alla crescita – dell’economia e dei redditi familiari
*relazione al convegno “Abolire davvero la povertà”, Università Bocconi, 16/09/2019
**Dipartimento di Economia e Statistica della Banca d’Italia