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Le nuove figure professionali per e-learning*

La formazione a distanza nella sua massima espressione di e Learning non è, e non deve diventare, un surrogato della formazione tradizionale in presenza, ma essere una metodologia innovativa.  Per questa ragione accanto alle tecnologie di aula virtuale vista come riproduzione a distanza dell’aula tradizionale (docente/contenuto/studente), come chat, video-audio conferenze e altre metodologie tipiche della FAD sincrona, che richiedono la presenza contemporanea di docenti, tutor e studenti in rete, è importante implementare strumenti di interazione asincrona per garantire un e-learning come bene rinveniente e innovativo al fine di:

  • accedere ai contenuti;
  • effettuare le prove di autoverifica;
  • facilitare il dialogo a distanza tra studenti, tutor e docenti.

La FAD asincrona (ora e-learning) offre così un’importante potenzialità innovativa alla formazione d’aula (reale o virtuale): il collegamento automatico tra contenuto e struttura. 

Da questo è facile evincere che la FAD è caratterizzata da tre tipi di attività: 

  1. trasmissione dei contenuti predisposti dal docente (che si configura come esperto di contenuto);
  2. verifica e autoverifica dell’apprendimento attraverso l’uso di strumenti interattivi in rete;
  3. dialogo tra studenti, tutor e docenti.

Questa struttura complessa che genera processi articolati, che devono generare ambienti favorevoli all’insegnamento ma soprattutto all’apprendimento, non può che richiedere anche una riflessione e soprattutto una definizione dei ruoli e delle professionalità necessarie ad un suo uso efficace.

In particolare questa analisi parte dalla definizione di due grandi ambiti ai quali è possibile far afferire ogni singola figura professionale:

  • l’ambito delle metodologie didattiche, a cui afferiranno tutte quelle figure chiamate a progettare e governare il processo di insegnamento e apprendimento;
  • l’ambito delle tecnologie analogiche, digitali e di rete per la didattica a cui afferiranno tutte quelle figure chiamate a progettare e governare il processo tecnologico a supporto dell’insegnamento e dell’apprendimento.

La definizione delle figure professionali che di seguito verranno descritte e i processi ai quali vengono associate sono frutto di una lunga esperienza maturata all’Università degli Studi di Ferrara in seguito al lavoro di ricerca del suo Centro di Ateneo per la Ricerca, l’Innovazione Didattica e l’Istruzione a Distanza (CARID) nella progettazione e gestione di 4 corsi di laurea con modalità didattica integrata e a distanza.

Ambito  delle metodologie didattiche

La prima figura che afferisce a questo ambito è il coordinatore scientifico che è il progettista del corso sotto il profilo contenutistico. Insieme agli esperti di didattica e ai tecnologi prepara la flow chart e il design del corso. Questa figura è anche chiamata a conoscere lo stato dell’arte didattico-tecnologico in rapporto alla specifica proposta formativa di cui è responsabile; la funzione di coordinatore scientifico consiste nel gestire in collaborazione con il dirigente didattico e i manager didattici, il progetto generale del corso, assumendo la responsabilità dell’attività scientifica degli esperti di contenuto.

La figura dell’esperto di contenuto è il ruolo che tende ad assumere il docente di un insegnamento tenuto con metodologia didattica a distanza, poiché l’aspetto propriamente didattico dell’insegnamento e il contatto diretto con gli studenti sono delegati al tutor docente o tutor di contenuto, come tale è responsabile nei confronti del coordinatore scientifico e del coordinatore di area della definizione degli ambiti cognitivi specifici della disciplina di riferimento. Dovrà quindi essere in grado di effettuare le seguenti molteplici attività:

  • preparare materiale didattico e una mappa cognitiva degli argomenti che intende trattare. Il materiale didattico sarà frutto dalla collaborazione tra esperti di contenuto, esperti di tecnologie della comunicazione ed esperti di didattica. Il materiale che è chiamato a predisporre dovranno essere strrumenti che in sinergia facilitino l’apprendimento e potranno essere di guida all’esplorazione e all’apprendimento degli ambiti cognitivi e strumenti di trasmissione dei contenuti (Learning Objects).
  • preparare, in stretta collaborazione con esperti di docimologia, prove di verifica e autoverifica ritenute idonee nella forma e negli obiettivi.
  • interagire  con il tutor di sistema per le problematiche di carattere organizzativo e con i tutor di contenuto per la gestione di strumenti idonei a stimolare, negli studenti,  un dialogo e apprendimento in rete;

 

Oltre alle specifiche competenze disciplinari, l’esperto di è chiamato a conoscere sia nella filosofia costruttiva che nella logica pedagogica la piattaforma di e-learning utilizzata.

Altra importante figura di carattere eminentemente metodologico è il coordinatore didattico che ha il compito di guidare il lavoro dei manager didattici di ogni corso che si svolge con modalità didattica integrata e a distanza.

La funzione fondamentale è quella di monitorare costantemente l’efficienza e l’efficacia della programmazione del corso attraverso il controllo dei processi di gestione e di organizzazione didattica e la loro conformità alle procedure legate alla metodologia didattica impiegata. In particolare per ottemperare a tale compito deve essere in grado di rilevare ed elaborare le informazioni che consentono il controllo della qualità delle procedure formative utilizzate. 

Con tale controllo il coordinatore didattico contribuisce a gestire e guidare i processi formativi verso alti livelli qualitativi, orientando il proprio lavoro al raggiungimento della piena soddisfazione di tutti i soggetti coinvolti. Alla figura del coordinatore didattico è chiesto inoltre di svolgere la funzione di garante dell’efficienza dei sistemi di comunicazione tra tutti i soggetti coinvolti nel processo sia didattico che tecnologico ed amministrativo..

Altre sono invece le mansioni e le competenze richieste al manager didattico il quale oltre a possedere capacità di tipo organizzativo deve maturare, tra l’altro, competenze manageriali legate alla metodologia didattica multimediale, integrata e a distanza con particolare attenzione all’apprendimento di tipo collaborativo e di rete. Il suo compito consiste nel progettare e seguire, passo a passo, un curriculum di formazione al fine di consentirne uno svolgimento efficiente ed efficace. Questa figura deve costituire il punto di riferimento principale dei tutor.

La figura del tutor, che qui vedremo declinata secondo diverse specificità, ha il compito fondamentale di ricostruire artificialmente i processi di interazione con lo studente al fine di interrompere la condizione di distacco fisico creato dalla modalità didattica della distanza.

Il sostegno offerto dal tutor ha una connotazione duplice e circolare: da un lato ha lo scopo di far superare le difficoltà di ordine cognitivo, dall’altro, combattendo la percezione di inadeguatezza di fronte al compito di apprendimento, ha una ricaduta di ordine affettivo che potenzia la motivazione dello studente.

Il tutor ha quindi il compito di assistere gli studenti attraverso contatti telefonici, comunicazioni via fax, incontri diretti e, soprattutto, attraverso la rete informatica (e-mail e forum), allo scopo sia di fornire informazioni circa le attività da svolgere, sia di offrire aiuto nel percorso di apprendimento. In base all’attività prevalentemente svolta s’individuano due diverse specializzazioni: 

  • tutor di contenuto
  • tutor di sistema.

 

Il tutor di contenuto è un esperto di una disciplina o di un’area disciplinare che collabora con i docenti; ha il compito di seguire lo studente nel suo percorso formativo e di agevolare la comprensione dei contenuti dei singoli insegnamenti. Il tutor di contenuto è costantemente a disposizione degli studenti; il suo ruolo comprende la funzione di guida, consulenza e sostegno nello studio per facilitare l’apprendimento e l’approfondimento dei contenuti oggetto degli insegnamenti.

Tale attività deve esser svolta soprattutto attraverso la creazione di spazi virtuali interattivi asincroni, come i forum strutturati e le mappe cognitive, o laddove necessario strumenti sincroni, per focalizzare l’attenzione sugli argomenti evidenziati come i più significativi per ogni disciplina.

Il tutor di contenuto, con la supervisione dell’esperto disciplinare, si occupa di tutte le attività inerenti la valutazione, sia intermedia che finale, collaborando dove sia necessario all’elaborazione sia delle prove di verifica formativa in rete sia delle prove d’esame.

Chi occupa questo ruolo deve avere competenze trasversali con particolare attenzione alla capacità di lavorare a distanza e in  rete, di gestire rapporti interpersonali così come le dinamiche di gruppo; è altresì necessario che il tutor di contenuto possegga capacità di comunicazione e negoziazione nella comunicazione indiretta e nella gestione di sistemi documentali.

Il tutor di sistema accompagna lo studente nell’intero percorso formativo, dal primo contatto nel quale ricevere tutte le informazioni relative al corso di studio che intende intraprendere, sino al momento della conclusione del suo cammino formativo.

Il tutor di sistema è chiamato ad accuparsi dell’orientamento, inteso come la divulgazione delle tematiche dei corsi di studio e della modalità didattica utilizzata, così come  deve seguire lo studente anche nella fase adempimenti burocratici da effettuare per frequentare il corso scelto.

L’individualizzazione dei percorsi formativi richiede che fin dalle prime fasi di attuazione dei corsi vengano avviati percorsi di ricerca al fine di disporre del maggior numero di informazioni possibile circa le caratteristiche personali degli studenti. Tra i compiti del tutor di sistema vi è anche quello di raccogliere le informazioni anagrafiche e quelle relative agli studi compiuti e inserirle nell’archivio informatico al fine di conoscere le caratteristiche dell’utenza di riferimento. Il tutor di sistema è chiamato anche a collaborare alla strutturazione dei documenti informativi on-line (come ad esempio le pagine Web) raccogliendo il materiale didattico e tutte le informazioni generali relative al corso, facendo in modo che gli utenti possono facilmente consultarle attraverso la rete.

Il tutor di sistema effettua un monitoraggio costante sull’andamento individuale e complessivo degli studenti attraverso incontri in presenza, telefonici e attraverso la rete web, con la finalità di ridurre la dispersione connaturata ai corsi di studio e agevolare la conclusione del percorso accademico nei tempi previsti. Il monitoraggio didattico avviene attraverso un feedback continuo sulla frequenza e sul numero degli esami sostenuti superati, sulla quantità e qualità delle interazioni in rete, sul rispetto delle scadenze didattiche.

Questa figura di riferimento è l’interfaccia privilegiata nel rapporto docente-studente al fine di garantire il superamento di eventuali difficoltà di comunicazione e risolvere gli eventuali problemi sia di ordine organizzativo che didattico che dovessero emergere.

Quando i corsi di studio prevedono stage il  tutor di sistema si fa carico di individuare aziende disposte ad ospitare studenti, e parallelamente di comprendere attraverso strumenti opportuni quale percorso di stage è più vicino alle aspettative e alle capacità dello studente seguendolo poi  nell’inserimento in azienda  mettendo in atto un monitoraggio continuo dell’attività.

Nel quadro della funzione di tutor di sistema, il tutor aziendale ha il compito principale di accompagnare lo studente nella fase di stage e in quella di ingresso e inserimento professionale,  costituisce il collegamento tra l’azienda e il soggetto formatore, nel nostro caso l’Università. Insieme alla persona nominata dall’impresa, stabilisce gli obiettivi specifici didattici, la progressione dell’alternanza individuando le attività pertinenti al percorso professionalizzante. Per ricoprire questo incaricato è necessario possedere i requisiti richiesti per il tutor di sistema ed anche una esperienza aziendale.

L’ambito delle metodologie didattiche deve comprendere anche una serie di figure di coordinamento per la gestione dei processi in particolare sono state individuate le seguenti:

  • coordinatore Web-tutorial o mastertutor : coordina il tutorato in rete ed assolve alle funzioni di organizzazione e controllo delle attività didattiche effettuate dai tutor di contenuto e di sistema attraverso l’utilizzo di opportuni strumenti software e di rete. Di questa figura professionale è la responsabilità della formazione dei tutor sull’uso della rete e del monitoraggio e del report dei rilevamenti relativi al flussi informativi tra i diversi attori dei processi formativi in modalità e-learning. Le sue competenze aggiungono alla conoscenza approfondita dell’attività tutoriale il sapere specifico sulle potenzialità e sulle modalità di utilizzo degli ambiente di interazione e sulle metodologie e tecniche di analisi dei flussi informativi e documentali.
  • coordinatore settore valutazione: gestisce un gruppo di esperti dei processi formativi che si occupano di ricerche docimologiche in modo particolare sulla formazione a distanza. Partecipa, inoltre alla progettazione e allo sviluppo di ricerche legate agli innumerevoli interrogativi posti da un settore come l’innovazione didattica e l’istruzione a distanza. Gli esperti che compongono questo gruppo in parte debbono essere  valutatori oesperto di processi valutativi on line. Questa figura professionale oltre ad una solida preparazione docimologica è chiamato a fornire assistenza ai coordinatori scientifici, didattici e ai tutor sulla preparazione degli strumenti docimologici necessari per la valutazione “interna” dei corsi e quella finale tesa ad ottimizzare la qualità dell’itinerario didattico. 

A completamento delle figure professionali che insistono nell’ambito delle metodologie didattiche si sono identificate:

  • editor
  • Web-editor
  • Web supervisor

 

Il ruolo di editor assolve alle funzioni di progettazione, redazione e aggiornamento di sistemi documentali dell’organizzazione che eroga e gestisce i corsi. La modalità didattica del blended learning, applicata e sperimentata dal CARID, si fonda sulla comunicazione indiretta, ovvero su una interazione non caratterizzata, nella maggior parte delle occasioni, dalla compresenza e dal dialogo immediato degli, ma gestita attraverso la veicolazione di documenti. Ne deriva l’importanza della produzione documentale nel contesto della trasmissione del sapere “a distanza”, produzione che si differenzia dall’utilizzo di supporti didattici nella formazione tradizionale, in quanto non è finalizzata all’approfondimento e all’integrazione della comunicazione d’aula ma alla sua sostituzione (nella sola funzione di veicolazione della conoscenza: l’interazione didattica si realizza attraverso la fruizione di specifici strumenti software che esulano da questo ambito). La progettazione e la redazione di unità didattiche in formato cartaceo, strutturate secondo una precisa modalità che ne semplifica l’utilizzo allo studente e lo guida alla contestualizzazione e alla comprensione degli argomenti trattati, o in formato audio-grafico, ovvero volte a simulare la lezione attraverso la combinazione sincronizzata di registrazioni audio e schemi grafici corrispondenti ai lucidi o alla lavagna di supporto, o in formato audiovisivo, in qualità di lezioni registrate, o in altri formati multimediali e ipermediali ed interattivi, rientrano quindi nei compiti dell’editor, in collaborazione con gli esperti del contenuto. Le competenze necessarie per una tale figura sono da individuare nella comunicazione indiretta e nella gestione di sistemi documentali.

Il ruolo di Web-editor assolve alle stesse funzioni del ruolo di editor, specificamente per le tipologie di documentazione fruibili in connessione di rete. Il web-editor è quindi incaricato di progettare e gestire, nelle diverse fasi di implementazione e aggiornamento, i documenti digitali di supporto alla didattica on-line, ovvero principalmente i documenti prodotti con linguaggio marcatore come HTML, XML, SVG e SMIL attraverso l’uso delle tecnologie standard per l’impaginazione, il supporto grafico e la navigazione ipermediale, e in relazione alle modalità di CMS (Content Management System) che supportano il corso specifico. Il web-editor deve quindi avere competenze analoghe all’editor in ambito di produzione documentale, e conoscenze specifiche in merito alla comunicazione in rete e alla gestione di siti Web, anche se non prettamente sotto il profilo dello sviluppo software, competenza questa che è richiesta ad altre figure professionali con cui il web-editor dovrà collaborare.

Il ruolo di Web supervisor, (o web content manager), definisce la figura responsabile degli aspetti contenutistici e informativi del sito web di supporto all’organizzazione che gestisce i corso, questa figura è presente in tutte le organizzazioni, didattiche e non, che caratterizzano la loro comunicazione attraverso l’uso di tecnologie digitali di rete. Con tale figura si rapportano quindi tutti i ruoli editoriali e tecnici operanti nella gestione del sito Web: le competenze richieste a tale figura sono inerenti l’ambito della comunicazione in rete non sotto il profilo tecnico ma metodologico, quindi è una figura di formazione umanistica con competenze culturali in tema di comunicazione e conoscenze di base del linguaggio tecnico.

 

Ambito  delle tecnologie analogiche, digitali e di rete per la didattica 

Questo ambito racchiude tutte quelle figure di carattere tecnico e tecnologico indispensabili per l’erogazione di formazione on-line o FAD.

Innanzitutto si è identificata la figura del grafico digitale indispensabile all’attività di produzione documentale per la didattica in modalità blended-learning, in quanto consente di corrispondere all’esigenza di produrre supporti di comunicazione particolarmente evoluti e complessi, quali immagini e animazioni bi- e tridimensionali, che migliorano sensibilmente la veicolazione e la comprensione dei contenuti adeguati a queste forme di rappresentazione, e conseguentemente qualificano l’offerta didattica sotto il profilo della fruibilità dei documenti didattici. Questa professionalità è di tipo squisitamente tecnico, ed è definita da precise competenze in ambito grafico e sull’utilizzo di strumenti software di sviluppo di immagini e animazioni in 2D o 3D.

Si altresì identificata la figura del Web-developer cheassolve alle funzioni di gestione della parte statica della documentazione strutturata nel sito Web, curandone gli aspetti tecnici di composizione, formattazione e presentazione, inoltre è responsabile tecnico della produzione dei documenti digitali resi disponibili agli studenti, all’interno del sito, attraverso il download. Questo è quindi un ruolo chiave nella didattica in rete, in quanto è il referente dell’ergonomia dell’interazione sul Web, elemento fondamentale per la valutazione qualitativa dell’offerta didattica. Le competenze tecnologiche di questa figura professionale spaziano dalla grafica di creazione di immagini bitmap e fotoritocco all’uso di software di desktop-publishing, dalla masterizzazione audio alla produzione di slides, tutorial, story-boards e altri modelli di documentazione didattica.

A completamento delle figure componenti questo ambito si hanno da una parte tipologie di tecnici e dall’altra le figure di coordinamento fondamentali non solo per l’efficienza ma soprattutto per l’efficacia dei processi tecnologici. In conclusione si tratta di evidenziare la presenza di tre diversi settori ciascuno dei quali prevede un coordinatore ed una figura tecnica:

  • settore informatico
  • settore audiovisivo
  • settore multimediale

 

Il ruolo del coordinatore del settore informatico si riferisce alla figura professionale in grado di organizzare l’attività dei tecnici informatici, ovvero di sovrintendere alla progettazione, costruzione e gestione dei processi di comunicazione interattiva e di produzione di documenti dinamici sul sito web. Sulla sua responsabilità ricadono l’’ingegnerizzazione del sito e la programmazione di tutti gli strumenti software necessari al corretto svolgimento delle funzioni e delle attività organizzative della formazione a distanza e in rete. Le sue conoscenze devono ricalcare nella sostanza le conoscenze dei tecnici informatici, in aggiunta tale figura deve essere in grado di elaborare e perseguire, con lo staff che coordina, le strategie di ricerca e sviluppo per il progressivo miglioramento del supporto tecnologico all’attività didattica e per l’integrazione tra questi due ambiti della conoscenza.

Il ruolo di coordinatore del settore audiovisivo si riferisce alla figura professionale in grado di organizzare l’attività dei tecnici di produzione audiovisiva, dei soggetisti, operatori audio e video e dei tecnici di montaggio, ovvero di tutte le figure coinvolte nel processo di progettazione, costruzione, normalizzazione e revisione dei documenti audiovisivi prodotti in formati analogici e digitali.

Il ruolo di coordinatore del settore multimediale si riferisce alla figura professionale in grado di organizzare l’attività dei tecnici di produzione grafica digitale, dei web-developer e dei tecnici multimediali, ovvero di tutte le figure coinvolte nel processo di progettazione, costruzione, normalizzazione e revisione dei documenti didattici prodotti in formati digitali e fruiti in rete o attraverso l’utilizzo di supporti di memoria ottica.

Queste figure di coordinamento fanno riferimento alle relative figure tecniche. Il ruolo di tecnico informatico assolve alle funzioni di gestione del datawarehouse e di implementazione delle procedure di ricostruzione in real-time dei documenti dinamici all’interno del sito. L’interazione didattica si avvale di tecnologie di gestione dinamica della documentazione in rete, indispensabili per organizzare i web-forum di scambio informativo, l’erogazione di prove formative a messaggi compensativi, la trasmissione di supporti didattici, l’iscrizione a laboratori, seminari e sessioni d’esame: tali funzionalità vengono generalmente implementate attraverso l’acquisizione di una piattaforma di e-learning, il tecnico informatico deve essere in grado di gestire tali strumenti ma anche di sviluppare funzionalità di piattaforma, attraverso l’attività di, in grado di ottemperare a tutte le esigenze di interazione con gli. Le competenze per assumere il ruolo di tecnico informatico consistono essenzialmente nella capacità di gestire basi di dati e nella perizia nell’attività di progettazione e programmazione software. 

Il ruolo del tecnico audiovisivo si riferisce a una figura professionale di carattere tecnico, in grado di utilizzare strumenti di produzione audiovisiva: il compito specifico consiste nella realizzazione di riprese audio video e produzione e distribuzione di clip e filmati (registrazioni di lezioni e seminari, documentari, sperimentazioni di web-tv). Le sue competenze devono quindi relative all’utilizzo di strumenti di ripresa e montaggio audio e televisivo.

Infine, come figura di raccordo è stato individuato il tecnico multimediale che fa riferimento a una figura professionale di carattere tecnico, in grado di utilizzare strumenti di produzione documentale analogica, e in particolare audiovisiva, e digitale: il compito specifico consiste nella postproduzione, digitalizzazione e masterizzazione di supporti audiovisivi digitali ed interattivi per la formazione. Le sue competenze devono quindi essere trasversali agli ambiti tecnologici audiovisivo e digitale.

consiste nella trasversale a tutte le attività di formazione e ricerca, le cui competenze lo rendo capace di strutturare ed elaborare di modelli statistici per applicarli alla valutazione dei processi e della qualità della didattica a distanza.

 

Conclusioni

Sicuramente questo elenco ragionato di figure professionali necessari per la  progettazione, l’implementazione, l’erogazione e la gestione di un percorso formativo gestito con metodologia FAD, integrata e multimediale non è né vuole essere esaustivo ma un modo per riflettere sulla peculiarità dell’e-learnig.

In particolare dalla riflessione che la gestione dell’e-learning si fonda, sotto il profilo operativo, su alcuni elementi essenziali quali:

  • l’utilizzo di una piattaforma di LMS 
  • l’utilizzo di docenti/esperti di contenuto in diversi ruoli 
  • l’utilizzo di figure professionali specifiche per la didattica in rete 
  • la progettazione e produzione di materiale didattico

 

Seppure questi componenti abbiano uguale importanza  nella definizione della complessità della gestione dell’e-learning sembra urgente una riflessione sempre più ampia sul tema delle figure professionali specifiche per la didattica in rete, una riflessine che sfoci in cammini di formazione adeguati affinché le risorse possano essere facilmente reperite.

Riassumendo quindi si può dire che le figure professionali specifiche per la didattica in rete, sono:

  • coordinatori o manager didattici, incaricati della progettazione e dell’organizzazione didattica dei corsi, in collaborazione con i coordinatori scientifici;
  • master tutor, responsabili dell’attività dei tutor nel contesto del singolo corso;
  • tutor di sistema, incaricati di seguire l’attività degli studenti durante l’intero periodo corsuale, supportandoli sia sotto il profilo organizzativo sia nello sviluppo del percorso didattico;
  • tutor di contenuto, specialisti dei diversi ambiti di conoscenza che caratterizzano i corsi, e incaricati di interagire con gli studenti nella fase di approccio e metabolizzazione dei contenuti afferenti al loro ambito.

La sperimentazione che da più parti si è sviluppata su questi temi deve diventare non solo patrimonio comune ma far sì che una didattica che si basa su un apprendimento in rete utilizzi la rete come strumento principale attraverso la quale in sinergia, queste figure professionali, ovunque siano situate, possano essere una risorsa per l’intero mondo della formazione.

 

Key word

 

tutor: figura professionale che ha il compito di ricostruire artificialmente i processi di interazione con lo studente al fine di interrompere la condizione di distacco fisico creato dalla modalità didattica della distanza.

tutor di contenuto: esperto di una disciplina o di un’area disciplinare che collabora con i docenti titolari degli insegnamenti dell’area stessa. Ha il compito di seguire lo studente nel suo percorso formativo e di agevolare la comprensione dei contenuti dei singoli insegnamenti.

tutor di sistema: figura professionale che accompagna lo studente nell’intero percorso universitario, dal primo contatto per ricevere tutte le tutor di sistema informazioni relative al corso di studio di interesse, sino al momento della discussione della prova finale.

 

formazione integrata: un contesto formativo che integra la modalità a distanza con momenti di incontro (seminari, laboratori) in “full immersion”. La formazione integrata consente di ottimizzare l’uso del tempo, limitando e concentrando i momenti formativi in cui è necessaria la presenza e supportando, con le metodologie della distanza, l’attività di apprendimento e verifica.

 

forum strutturato: il termine strutturati significa che i forum sono suddivisi in diverse. Nei forum strutturati, la collocazione di ogni intervento (sia una domanda, una risposta o un contributo) all’interno di questa struttura, in funzione dell’argomento scelto, ne facilita la reperibilità (in un forum non strutturato e ricco di migliaia di interventi, l’utente di fatto non può verificare se il suo quesito sia già stato posto).

 

* Titolo completo: Figure professionali per la gestione del processo di creazione di corsi universitari con modalità didattica 

 

**Paolo Frignani, già Ordinario di Pedagogia Sperimentale e Tecnologie dell’Istruzione e dell’Apprendimento, Prorettore alla didattica a distanza – Università degli Studi di Ferrara

 

 

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