Negli Stati Uniti le immatricolazioni di nuovi veicoli elettrici sono aumentate del 60% nei primi tre mesi del 2022, anche se le immatricolazioni di nuove auto sono diminuite nel complesso del 18%. I veicoli elettrici rappresentano ora il 4,6% di tutte le autovetture vendute negli Stati Uniti. Con 113.882 veicoli immatricolati (il 59% del totale), Tesla si prende i primi tre posti della top ten (e anche un settimo posto), con la Tesla Model Y a quota 52.051 immatricolazioni, che stacca la Ford Mustang Mach-E, al quarto posto con 6.957 vetture registrate. Sono alcuni dei dati emersi da Experian, multinazionale che si occupa di analisi e informazioni creditizie.
Dai dati è emerso che tra gennaio e marzo 2022, i consumatori statunitensi hanno registrato 158.689 veicoli elettrici. Nel 2020 erano state immatricolate 252.548 auto elettriche (+11,1% rispetto al 2019) con quota complessiva del mercato dell’1,8% (1,4% nel 2019). Nonostante i veicoli elettrici rappresentino una nicchia piccola del mercato dei nuovi veicoli, si stanno gradualmente spostando verso il diventare un prodotto mainstream sulla base degli ultimi dati del settore.
Crescono gli investimenti di venture capital
Non solo crescono le immatricolazioni di auto elettriche. È un po’ tutto il settore che cresce. Negli ultimi cinque anni, secondo un’analisi di TechCrunch e PitchBook, solo nel settore delle batterie, i venture capital hanno investito 42 miliardi di dollari per un totale di quasi 1.700 deal, il 75% dei quali è avvenuto solo negli ultimi due anni.
Secondo lo studio, cinque anni fa i fondi di venture capital chiudevano fra i 50 e i 60 investimenti a trimestre, per un valore totale di poche centinaia di milioni di dollari. Le cose hanno iniziato a cambiare verso la fine del 2020.
I governi di tutto il mondo (Il presidente degli Stati Uniti all’inizio di quest’anno ha fissato l’obiettivo di far sì che i veicoli a emissioni zero rappresentino fino al 50% del mercato statunitense entro il 2030) hanno iniziato a fissare date in cui avrebbero stoppato la circolazione dei veicoli a combustibile fossile, le batterie poi sono considerate un investimento ad alto rischio e ad alto rendimento e i vc sono abituati a esplorare e valutare scommesse rischiose basate sulla tecnologia.
Nuovi modelli in arrivo sul mercato Usa
Che il mercato sia sempre meno di nicchia emerge anche dal numero di modelli crescenti presentato dalle case automobilistiche. Laddove c’erano meno di 20 modelli, definiti a lungo raggio (quelli cioè consentivano almeno 300 chilometri con una ricarica) secondo le previsioni potrebbero diventare 60 entro dicembre 2022. Per il presidente e CEO di General Motors Mary Barra proprio il 2022 è considerato l’anno “di svolta” per i veicoli elettrici.
Il nodo della ricarica
La Casa Bianca ha annunciato un piano da 7,5 miliardi di dollari in 5 anni per creare una rete nazionale di colonnine di ricarica. Passo essenziale per raggiungere l’obiettivo fissato dal presidente Joe Biden a inizio legislatura: almeno 500mila punti di ricarica per auto elettriche entro il 2030. A oggi sono circa 108.000, una per ogni stazione di servizio (tra le 110 e le 150 mila). Nel 2019 erano poco meno di 70 mila.
*AGI, 19/05/2022