Signor Presidente, signora Presidente del Consiglio, grazie per la sua relazione. Lo dico sinceramente. Abbiamo molto apprezzato dai banchi dell’opposizione le sue parole chiare sull’Europa, sulla guerra, sul conflitto, sul posizionamento strategico dell’Italia nell’epoca così complicata che ci tocca vivere. Un’epoca tragica, che richiede uno sforzo di politica alta. Non abbiamo condiviso tutto, ovviamente; devo dire che sull’immigrazione siamo ancora molto distanti. Devo dire però che questa sua posizione ci conforta. Lei può andare in Europa, per quanto ci riguarda, ribadendo quanto lei ha ribadito in quest’Aula.
Prima di tutto la condanna fortissima per quello che è successo il 7 ottobre. Non c’è nulla, nemmeno l’esasperazione del popolo palestinese e dei suoi dirigenti, che giustifichi quello che ha commesso Hamas. Hamas non ha commesso quegli eccidi a nome del popolo palestinese. Questo va detto con molta chiarezza. Hamas ha commesso quegli eccidi in nome di un nazionalismo religioso, pericoloso prima di tutto prima per il mondo arabo e per il mondo islamico, civiltà diverse dalle nostre con cui noi, come lei ha giustamente detto, non dobbiamo scontrarci, ma incontrarci. Il Mediterraneo sarà e deve essere ancora l’occasione per gli incontri tra le civiltà, non per gli scontri tra di esse. (Applausi).
( tutto l’intervento si può leggere qui : https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/19/Resaula/0/1391451/index.html?part=doc_dc-ressten_rs-gentit_rddscdpdcdm:1).
*Capo gruppo PD, intervento svolto alla Camera dei deputati 25/10/2023