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Invecchiamento Attivo, cresce la sua popolarità

Il 2012 fu dichiarato l’Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni, al fine disensibilizzare l’opinione pubblica al contributo che le persone anziane possono dare alla società. Si propone quindi di incoraggiare e sollecitare i responsabili politici e le parti interessate a intraprendere, a ogni livello, azioni volte a migliorare le possibilità di invecchiare restando attivi e a potenziare la solidarietà tra le generazioni. Sull’onda di quella dichiarazione sono state realizzate varie iniziative e molti studi.

Nuovi Lavori ha censito questa multiforme elaborazione. Ha redatto, per conto di Italia Lavoro S.P.A, n°5 dossier relativi al tema dell’Invecchiamento Attivo così suddivisi:

  • «Lo stato dell’invecchiamento attivo in Italia: perché conviene affrontare la questione».

Negli ultimi decenni, in conseguenza del mutato scenario demografico, connotato dal graduale invecchiamento della popolazione e quindi dalla rilevanza numerica della fascia d’età degli anziani per gli assetti sociali dei Paesi industrializzati, è maturato in diversi ambiti disciplinari l’interesse per la vecchiaia. Il presente dossier tende ad affrontare la tematica del progressivo invecchiamento della popolazione italiana sotto diversi profili: da quello demografico a quello statistico ed economico- sociale considerando i relativi conseguenze sulla struttura della società.

Si procede in un secondo momento alla definizione delle conseguenze concernenti la problematica in questione sul mercato del lavoro, interessando soprattutto le regole pensionistiche assistenziali, in particolare alla luce delle recenti riforme.

L’ultima parte dell’elaborato interessa l’importanza di invecchiare bene e in buona salute, tenendo presente che la longevità rappresenta di per sé una conquista della nostra società, determinata da elementi di carattere economico-sociale, culturale e scientifico

  • «Invecchiamento attivo: la situazione nel mondo e la sua evoluzione».

Questo elaborato affronta il tema del dell‘invecchiamento e della longevità della popolazione nei principali Paesi industrializzati del mondo nell‘ottica della transizione demografica. Il fenomeno trattato è un processo inedito e irreversibile della storia umana, destinato a cambiare permanentemente le caratteristiche delle società avanzate. Proprio per la sua incisività totalizzante, richiede delle misure idonee necessarie ad ampliare le ricadute positive e risolvere le criticità.

Più avanti, ci si appresta ad analizzare le politiche dell‘invecchiamento attivo in Europa, gli indirizzi dell‘Unione Europea e le strategie dei Paesi dell‘Eurozona; l‘invecchiamento attivo infatti, rappresenta il migliore strumento attraverso il quale l‘Europa potrà affrontare il continuo e inarrestabile cambiamento demografico, da questa sfida dipenderà il suo futuro benessere e coesione sociale, operando in linea con la Strategia Europa 2020.

Una panoramica delle più interessanti buone pratiche nel mondo, con particolare attenzione a quelle esistenti nei Paesi con indice d‘invecchiamento identico a quello italiano concluderà il presente elaborato.

 

  • «Che si è fatto fino ad ora sul tema dell’Invecchiamento Attivo in Italia»

Con questo dossier si esaminano le misure e le azioni adottate in Italia in conseguenza della proclamazione dell’Anno Europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni (2012), nonché si analizza il quadro normativo nazionale – statale e regionale – che disciplina la materia.

Oltre la disciplina normativa, vengono segnalate le principali iniziative, le ricerche e le sperimentazioni realizzate sul tema dell’invecchiamento attivo, volte a trasformare la percezione dell’immagine dell’anziano e destinate alla valorizzazione delle capacità e delle competenze dello stesso nei contesti produttivi e sociali.

A tal proposito, sono evidenziate sia le modalità e le misure di gestione dell’invecchiamento dei lavoratori, adottate dalle imprese nazionali, sia gli interventi promossi dalle amministrazioni pubbliche e dalle associazioni e organizzazioni, anche di volontariato, che, a vario titolo, sostengono il benessere dell’anziano e stimolano la partecipazione dello stesso alle attività di utilità sociale.

  • «Necessità di un disegno sistemico» e «Tre proposte Low cost»

          L’Italia si sta inoltrando sul terreno della permanente longevità della propria popolazione. Com’è stato già documentato, soltanto tre Paesi sono più vecchi di noi: Principato di Monaco, Giappone, Germania. Metà popolazione è sotto i 43,2 anni, l’altra è sopra (The Economist, Il mondo in cifre 2014, Fusi Orari di “Internazionale”). Messe così le cose, è ragionevole che, anche se ci fosse un incremento delle nascite significativo, per un lungo periodo gli anziani rappresenteranno una buona fetta degli italiani.

          “Che fare” diventa essenziale e per questo riteniamo utile mettere in evidenza alcune tra le proposte che potrebbero dare impulso strutturale e non occasionale al fenomeno dell’invecchiamento attivo:

  1. 1.Staffetta intergenerazionale 
  2. 2.Periodo sabbatico 
  3. 3.Bonus contributivo per il terzo settore

I presenti dossier, redatti dallo staff di Nuovi Lavori, sono disponibili sul sito www.nuovi-lavori.it

 

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