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Legge di stabilità e la debole tutela delle persone con disabilità

La legge di stabilità per il 2014 (Legge 27 dicembre 2013, n. 147) prevede alcuni interventi che hanno ricadute sulle persone con disabilità ed i loro familiari: il Fondo per le non autosufficienze e il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, le detrazioni fiscali.

Il Fondo per le non autosufficienze.   Viene confermato, rispetto al 2013, con un finanziamento di 275 milioni di euro per l’attuazione “dei livelli essenziali delle prestazioni assistenziali da garantire su tutto il territorio nazionale con riguardo alle persone non autosufficienti” “ivi inclusi quelli a sostegno delle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica”.

Sul Fondo confluiscono ulteriori 75 milioni vincolati però a “interventi di assistenza domiciliare per le persone affette da disabilità gravi e gravissime, ivi incluse quelle affette da sclerosi laterale amiotrofica. 350 milioni saranno ripartiti con decreto tra le diverse regioni.

Il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali per il 2014 può contare su 317 milioni di euro. (Nel 2013 erano stati ripartiti 338 milioni di euro). Un decreto provvederà al riparto fra le Regioni.

 Revisione delle detrazioni fiscali. Nell’ambito del processo avviato da alcuni anni di razionalizzazione della spesa sociale, pur esistendo già una delega fiscale a riguardo, la legge di stabilità interviene su alcune   voci di detrazione. Nel 2014 queste detrazioni devono essere razionalizzate fino ad assicurare maggiori entrate pari a 488,4 milioni di euro per l’anno 2014, a 772,8 milioni di euro per il 2015 e a 564,7 milioni di euro a decorrere dall’anno 2016. La legge di stabilità indica espressamente che questo intervento di razionalizzazione deve essere effettuato “tenendo conto dell’esigenza di tutelare i soggetti invalidi, disabili o non autosufficienti”. Questo intervento normativo deve essere definito entro il 31 gennaio 2014. Se il termine non viene rispettato scatta la clausola di salvaguardia: la detrazione attualmente fissata al 19% della spesa sostenuta “è ridotta al 18% per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013 e al 17% a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2014”.  In caso di rispetto della scadenza di fine gennaio, nel taglio delle detrazioni potrebbero essere previsti interventi a salvaguardia della detrazione delle spese sostenute per le persone con disabilità e non autosufficienti. Nel secondo caso, invece, il taglio sarà lineare e indistinto.

A riguardo la Presidenza della FISH (Federazione Italiana Superamento Handicap), chiedendo il rispetto di quanto stabilito dal Parlamento, ha commentato “Il 31 gennaio è alle porte e il taglio lineare delle detrazioni appare ormai imminente. L’intervento di tutela e di equità nei confronti della persone con disabilità e non autosufficienti, approvato dal Parlamento, ci sembra ogni giorno più improbabile ed aleatorio. A pagare saranno ancora una volta i nuclei familiari più esposti e impoveriti dalle spese sanitarie e di assistenza sostenute in proprio per fronteggiare le esigenze vitali derivanti dalla disabilità.”

 

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