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Europeismo autonomista versus neoatlantismo opportunistico
Non è chiaro il destino che potrà avere il Rapporto Draghi. I troppi consensi verbali, accompagnati da lunghi silenzi, non sono un buon viatico. Ma una cosa è certa: non è il solito documento accademico che si può commentare e poi archiviare.
Alla UE dare sovranità sulla politica degli investimenti
Uno dei punti forti di questo rapporto Draghi, è che sottolinea come l’Unione Europea, in prospettiva futura, non possa mantenere un livello di forza economica, di ricchezza, tale da consentirsi quel modello sociale che – con tutti i problemi che ha – comunque resta un unicum al mondo.
La strategia digitale di Draghi: un campo largo in open source
La tournée americana della presidente del Consiglio Meloni è stata la più esplicita e discriminante risposta al rapporto Draghi .
Il capo della maggioranza del governo ha completamente rovesciato il paradigma strategico del lavoro dell’ex presidente della BCE.
Soltanto una spinta dal basso ci dara’ una nuova Europa
Quale Europa avremo nei prossimi anni? Mentre crescono i partiti sovranisti in tutti i paesi europei, con le loro pretese di riportare in campo nazionale molte delle politiche di stampo europeo, due rapporti richiesti dalla passata Commissione europea …..
Il Rapporto e le ragioni di una competitività sostenibile europea
In una fase di epocali transizioni ed instabilità geopolitica internazionale l’Unione europea è chiamata ad esprimere tutte le sue potenzialità in maniera competitiva e sostenibile, evitando una marginalizzazione dagli effetti devastanti.
Sostenere il Rapporto Draghi, dando ad esso un’anima sociale
Ci sono documenti, elaborazioni e proposte che, nel bene o nel male, vengono presi a riferimento dai posteri per meglio descrivere una stagione economica, politica e – nel senso letterale del termine – storica.
Le Sfide della Nuova Commissione Europea per la Tutela dei Lavoratori
Con la nuova Commissione Europea e il recente Rapporto Draghi sulla competitività europea, ci troviamo di fronte a un periodo di grandi cambiamenti per il futuro del lavoro in Europa. Questi sviluppi sollevano preoccupazioni importanti sul fronte della tutela dei diritti dei lavoratori…
Il futuro dell’Europa, e del nostro Paese, passa dalle startup
La sfida che l’Europa si trova ad affrontare oggi è una sfida decisiva per il suo futuro economico: mantenere e rafforzare la sua competitività in un contesto globale sempre più dominato dall’innovazione tecnologica.
Terzo Settore protagonista del futuro dell’Europa
Dal punto di vista del Terzo settore italiano, è senza dubbio complesso leggere l’attuale stato dell’Europa sotto il profilo, quasi esclusivo, delle sue esigenze di crescita economica e del suo grado di competitività nello scenario internazionale.
Debito comune e riforme: utopia e necessita’?
Due sono le condizioni orizzontali indispensabili per avviare il Piano Draghi: gli investimenti e la governance. E non sono separabili: chi dice sì al Debito comune deve fare anche le riforme per un’Europa più integrata.
Un ” wake up call ” per tutti
Il rapporto Draghi è un grido di allarme sul futuro dell’Europa, privo di fatalismi ma che non nasconde niente dei rischi che incombono sui nostri paesi e delle difficoltà di uscire dalla inerzia decisionale che ci impedisce di reagire.
Il futuro della competitività
Una sintesi delle politiche industriali, delle loro fattibilità e della governance proposte dal Rapporto Draghi, utilizzabile per dare una maggiore diffusione alla sua conoscenza.
E se anche i dipendenti si mettessero a partita iva?
Non illudiamoci. Il piatto che si sta preparando nella cucina del Governo sarà comunque indigesto. La legge di Bilancio del 2025 se si limitasse a deludere tutte le aspettative che in questi mesi sono state alimentate dai partiti della maggioranza, avrà un retrogusto amaro ma non allarmante.
Tenere i conti pubblici in ordine non è un piatto caldo gratis
Il governo ha inviato al Parlamento il PSBMT, La sigla sta a indicare il Piano strutturale di bilancio di medio termine, il nuovo documento che sostituisce quelli previsti (DEF, NaDEF) dal vecchio patto.
Declino demografico negativo? Senso comune e buon senso a confronto
Sollecitato dalla direzione della rivista, riprendo qui alcune considerazioni che di solito evito di proporre se non in ristretti e selezionati tavoli di discussione
- 8 Ottobre 2024 - Newsletter Informazioni n.342 del 08/10/2024
- 5 Ottobre 2024 - Newsletter Informazioni n.342 del 25/09/2024
- 25 Settembre 2024 - Newsletter Informazioni n.342 del 25/09/2024
- 31 Luglio 2024 - Newsletter Informazioni n. 340 del 31/07/2024
- 29 Luglio 2024 - Digital Corner newsletter n.1
- 16 Luglio 2024 - Newsletter Approfondimenti n.339 del 16/07/2024
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