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L.S.Germami: Vi spiego la guerra cognitiva russa contro l’Occidente.
Nella guerra ibrida rientra anche la “guerra cognitiva”. Che cos’è? Quali scopi vuole raggiungere? Ne parliamo con Luigi Sergio Germani , Direttore dell’Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici, esperto di intelligence russa.

Non basta l’antifascismo. Ci vuole un nuovo welfare
Le recenti elezioni in molti Paesi europei e da ultimi l’Inghilterra e la Francia, sono state dominate dalla contrapposizione tra i tenaci sostenitori della democrazia costituzionale e i crescenti tifosi delle democrature fascistizzanti.

Essere protagonisti della storia, alfabetizzare la vita democratica
Democrazia. Parola di uso comune, anche nella sua declinazione come aggettivo. È ampiamente diffusa. Suggerisce un valore.
Le dittature del Novecento l’hanno identificata come un nemico da battere.

Il tempo è più dello spazio, avviare processi non occupare luoghi
La prima volta che ho sentito parlare di Trieste è stato da mio nonno che aveva fatto il ‛14 sul Piave. Lui ci insegnava tante canzoni e una era su Trieste: “Il general Cadorna scrisse alla regina: ‘Se vuol guardare Trieste, che la guardi in cartolina’”. E questa è la prima volta che ho sentito nominare la città.

Dalla Francia e dalla Gran Bretagna arriva una lezione
Bella ciao e la Marsigliese impazzano nelle piazze francesi, mentre l’aplomb britannico ha portato i laburisti a festeggiare il trionfo con una frugale colazione per mettersi subito al lavoro.

Vince il sistema e non la singola parte
Conosco bene la Francia anche se, come tutte le conoscenze, anche questa è soggettiva e dipende dagli occhi che vedono e dalle orecchie che sentono.
Ci ho trascorso molti periodi della mia vita, e questo mi ha portato in luoghi diversi per lavorare nei suoi Centri di Ricerca e Università, ma anche come ostricaro

Macron resta ”dominus”, ma indebolito
Il grande politologo Maurice Duverger (1917-2014) ha insegnato a tutti noi che la principale virtù del modello francese (quello della V Repubblica pensata e voluta da Charles De Gaulle) è consentire e anzi favorire, se non proprio determinare, un governo “al centro” e non “dal centro”.

Ceccanti “Le Pen perde ma non si sa chi vince, e il Fronte Popolare…
Professor Ceccanti, la Francia svolta a sinistra contro ogni pronostico. Che segnale arriva?
Non so se si possa parlare di una svolta a sinistra. Il senso di queste legislative anticipate era quello di un referendum sull’accesso al governo dell’estrema destra.

Elezioni e la relatività
Non mi riferisco naturalmente alla teoria di Einstein sulla quale non sono in grado di intervenire, mi riferisco al modo diverso, spesso opposto, con cui i nostri politici, giornalisti, intellettuali, spesso costituzionalisti, di sinistra, interpretano i risultati elettorali in vari paesi secondo i risultati.

L’astensione elettorale va curata, non sopportata
Appartengo a quella metà dei votanti che è andata al seggio, in queste elezioni europee. Incomincio a sentirmi come l’orso bruno marsicano. Non per il carattere, alquanto schivo, il suo e quindi che non mi si confà.

Meloni e l’Europa, l’Italia fuori gioco
Il risultato del voto europeo, con l’indubbio successo di Giorgia Meloni e l’esito insoddisfacente dei leader degli altri partiti ha messo in evidenza l’avvio di un negoziato post-voto di segno contraddittorio rispetto a tale esito, con conseguenze non proprio positive per il nostro Paese.

Senza interventi non si sconfigge il caporalato
In un bel libro del 2019 scritto da Luca Ricolfi – La società signorile di massa (La nave di Teseo) – si espone un’analisi della società italiana tanto interessante quanto spietata, perché tra le caratteristiche che vengono descritte c’è quella sulla “infrastruttura paraschiavistica” …

Le competenze sono importanti, ma la scuola che sveli e formi le attitudini ancora di piu’
al 2010 l’ISTAT, insieme al CNEL, elabora un Rapporto annuale volto a misurare il livello del Benessere Equo e Sostenibile (BES) e a valutare il progresso della società non soltanto sotto il profilo economico, ma anche sociale e ambientale.

Mi rifaccio casa a spese dello Stato, cioè dei contribuenti
Banca d’Italia ha appena pubblicato uno studio sull’impatto economico dei bonus edilizi, principalmente 110 e bonus facciate. In sintesi dal 2021 al 2023 sono stati spesi 170 mld, rientrati 70 mld, contributo al Pil tra 2,6 e 3,4 punti complessivi rispetto ad una crescita pari a 13,5 punti.

Sulla Cina cambiamo marcia
Ai primi di luglio l’Unione Europea deciderà a chi applicare i dazi in materia di automotive. Premesso che alzare muri è sempre controproducente soprattutto in campo economico e specialmente quando quello che viene considerato il “nemico” da cui difendersi è già in casa tua, dentro le tue aziende come azionista, sovente di maggioranza.
- 29 Luglio 2025 - Newsletter Informazioni n.561 del 29/7/2025
- 15 Luglio 2025 - Newsletter Approfondimenti n.360 del 15/07/2025
- 1 Luglio 2025 - Newsletter Informazioni n.579 del 1/7/2025
- 18 Giugno 2025 - Newsletter Approfondimenti n.358 del 18/06/2025
- 28 Maggio 2025 - Newsletter Informazioni n.357 del 28/05/2025
- 14 Maggio 2025 - Newsletter Informazioni n.356 del 14/05/2025
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