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Con gli occhi di chi cerca di alleviare il dolore

Dall’osservatorio dell’Inas Cisl, non vediamo il problema degli infortuni sul lavoro come un fenomeno da mettere sotto la lente di ingrandimento delle emozioni; lo guardiamo con gli occhi di chi lo affronta tutti i giorni attraverso il rapporto diretto con le persone.

Questa prospettiva ci permette di cogliere la complessità e la gravità delle situazioni che si verificano nei luoghi di lavoro, andando oltre al riverbero delle statistiche spesso diffuse dai media e di cogliere la vera essenza dietro ogni dato.

Dietro ogni statistica c’è una storia, di dolore, sacrificio e speranza. Come patronato, ci troviamo al crocevia tra i numeri e le vite di coloro che lavorano sodo ogni giorno per sostenere sé stessi e le loro famiglie. Dunque, il fenomeno non va misurato solo con i numeri che indubbiamente denunciano una situazione di emergenza ma che danno solo una visione parziale del reale fabbisogno di assistenza e tutela che esiste nel campo dei danni da lavoro.

Gli infortuni sul lavoro non sono semplici incidenti, ma eventi che possono cambiare drasticamente le vite delle persone coinvolte, lasciando una serie di problematiche non solo sulla vittima diretta ma anche sui propri familiari. Ogni incidente, infatti, rappresenta una frattura nel tessuto sociale e familiare e lascia un’impronta indelebile su chiunque sia coinvolto. 

Come patronato, ci troviamo direttamente a fronteggiare le conseguenze di questi incidenti, offrendo un sostegno pratico, amministrativo e legale, a coloro che ne sono colpiti, consapevoli che il compito va ben oltre il solo adempimento delle formalità burocratiche. 

Dopo che è accaduto il fatto, restano numerosi problemi che richiedono soluzioni oculate e sensibili, che vanno oltre alla semplice attività di denuncia. Resta il problema di come garantirsi il reddito precedente all’infortunio; c’è quindi il problema delle rendite, di come ottenere un ristoro economico che sia effettivamente in linea con l’entità del danno subito.

L’assistenza che forniamo non si limita all’aspetto amministrativo, ma comprende anche un supporto medico-legale mirato per una corretta valutazione dello stato di salute della persona e della sua capacità lavorativa residua dopo l’infortunio. Si tratta di sostenere le persone non solo per il riconoscimento delle prestazioni economiche da parte di Inail, ma anche per il loro reinserimento nel mondo del lavoro.

Ogni volta che l’Inas sostiene il lavoratore infortunato per riportarlo al pieno del suo potenziale, non è solo una vittoria della persona, ma anche un importante risultato per la comunità nel suo insieme. Ogni persona che ritorna al lavoro dopo un infortunio è una testimonianza del ruolo svolto dai patronati sul tema dei danni da lavoro. E noi di Inas Cisl siamo grati di poter fare la nostra parte in questo processo di recupero e rinascita.

Continueremo ad essere al fianco dei nostri lavoratori, guidandoli con empatia e determinazione lungo ogni fase del loro percorso di recupero, offrendo supporto ricco di comprensione e solidarietà che va oltre l’onda emotiva del momento di fronte all’ennesimo tragico infortunio.

Cerchiamo sempre di più di porre attenzione su un aspetto meno evidente, ma sempre più doloroso e rischioso: le patologie da lavoro, le malattie professionali, che non solo arrecano gravi problemi alla salute dei lavoratori, ma spesso lasciano postumi pesanti nel tempo. Tra queste, vi sono condizioni che si protraggono negli anni, ma anche molte altre che emergono in relazione alle nuove modalità di lavoro.

Nell’epoca moderna, al contrario di quanto avviene per gli infortuni, l’attenzione sulle malattie professionali tende a essere trascurata dai riflettori della società. Mentre gli infortuni sul lavoro attirano immediatamente l’attenzione, le malattie che si sviluppano nel tempo a causa delle condizioni lavorative sono spesso trascurate. 

Quando si verifica un incidente sul luogo di lavoro, c’è un impatto immediato e tangibile: un lavoratore si fa male, c’è un danno materiale, un’indagine viene avviata. Questi eventi sono spesso ripresi dai media e portano a reazioni immediate da parte dell’opinione pubblica e delle autorità. Le malattie professionali, al contrario, si sviluppano nel tempo e i loro effetti possono non essere evidenti fino a molto tempo dopo l’esposizione a sostanze nocive o a condizioni di lavoro pericolose.

Queste patologie rappresentano un’ombra costante nel mondo del lavoro. Il patronato emerge come guardiano silenzioso ma attivo in queste situazioni di bisogno: informa e forma i lavoratori sui potenziali pericoli del lavoro e li guida nel riconoscimento delle giuste tutele assicurative.

Un aspetto cruciale nella tutela delle malattie professionali è il sostegno al lavoratore nel processo di valutazione medica. Queste valutazioni sono fondamentali per collegare la sintomatologia a una diagnosi e la diagnosi e, di conseguenza, stabilire un legame tra diagnosi e le condizioni lavorative.  

È fondamentale ricordare il costo umano dietro ogni prodotto, ogni servizio, ogni edificio per non dimenticare che le malattie professionali sono un problema sempre più attuale anche nel mondo del lavoro moderno.

Queste sono le sfide del lavoro di oggi e in questo panorama il patronato resta un pilastro fondamentale nella tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori. Attraverso l’impegno e la dedizione continuiamo a difendere i diritti dei lavoratori, contribuendo così a creare un ambiente lavorativo che sia veramente più sicuro e salubre.

*Presidente INAS CISL

Patronato INAS

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NEWSLETTER NUOVI LAVORI – DIRETTORE RESPONSABILE: PierLuigi Mele – COMITATO DI REDAZIONE: Maurizio BENETTI, Cecilia BRIGHI, Giuseppantonio CELA, Mario CONCLAVE, Luigi DELLE CAVE, Andrea GANDINI, Erika HANKO, Marino LIZZA, Vittorio MARTONE, Pier Luigi MELE, Raffaele MORESE, Gabriele OLINI, Antonio TURSILLI – Lucia VALENTE – Manlio VENDITTELLI – EDITORE: Associazione Nuovi Lavori – PERIODICO QUINDICINALE, registrazione del Tribunale di Roma n.228 del 16.06.2008

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