Produzione di rifiuti urbani [tab 7]
(produzione annua pro Capite di rifiuti urbani (kg/ab); fonte: Censimento eCosistema urba- no XXii edizione)
La produzione di rifiuti rappresenta una delle pressioni ambientali maggiori delle nostre città e non solo laddove sono scoppiate delle vere e proprie emergenze legate alla loro raccolta e smaltimento. Per questo motivo la riduzione della produzione dei rifiuti è un obiettivo importante presente in tutti i documenti e nelle politiche europee e nazionali.
Nel 2014 la produzione pro capite di rifiuti urbani si è attestata in un intervallo che va da 366 kg a 798 kg/ab, con una media di 540 kg pro capite, che si attesta sui valori del 2013, dopo il calo registrato negli ultimi anni di crisi economica (561 kg/ab nel 2012 e 587 kg/ ab nel 2010).
Sono 4 le città che restano al di sotto di quota 400 kg/abitante all’anno: Nuoro (366 kg/ab), Belluno (397 kg/ab), Benevento (398 kg/ab) e Crotone (399 kg/ab). Dall’altra parte della classifica, sfiorano gli 800 chili procapite all’anno Rimini (798 kg/ab) e Pisa (796 kg/ab), in calo rispetto all’anno precedente.
Si sottolinea che spesso le maggiori produzioni di rifiuti caratterizzano città a elevata affluenza turistica e di popolazione pendolare o studentesca (non residente) oppure quelle dove è mag- giore la commistione con rifiuti assimilabili dall’industria.
Rifiuti: raccolta differenziata [tab 8]
(% di rifiuti differenziati (frazioni reCuperabili) sul totale dei rifiuti urbani prodotti; fonte: Cen- simento eCosistema urbano XXii edizione)
La percentuale di raccolta differenziata (RD) sul totale dei rifiuti urbani nel 2014 conferma la sua lenta crescita già registrata nelle ultime edizioni e si attesta su un valore medio di 43,90% (era di 41,15% nel 2013). Tuttavia anche quest’anno i dati testimoniano che il raggiungimento degli obiettivi di legge è ancora lontano: quello per il 2012, fissato al 65%, è stato raggiunto
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solo da 12 città, mentre la soglia del 35%, prevista per il 2006, non è stata ancora raggiunta da 36 comuni. Spicca su tutti il dato di Pordenone che è l’unico capoluogo a superare l’80% di rifiuti raccolti e differenziati (85%), seguito da Trento e Belluno al 79%, Mantova quasi al 77% e Novara e Verbania al 72%.
A conferma di una tendenza che si era già espressa negli ultimi anni, comunque, anche in alcu- ne città del Sud la RD si sta diffondendo come buona pratica: città come Benevento e Salerno hanno percentuali che superano il 65%, mentre Teramo, Oristano e Nuoro sono intorno al 60%. Tuttavia bisogna ricordare che tutte le 12 città che presentano i valori peggiori (con un RD infe- riore al 15%) si trovano esclusivamente al Sud, con Catanzaro, Enna, Foggia, Isernia, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani che non raggiungono il 10%.
Si precisa che, in alcuni casi, i dati presentati risultano sottostimati rispetto a quanto dichiarato dai comuni poiché, per esigenze di comparabilità, la quota di raccolta differenziata viene cal- colata al netto di alcune voci (la più rilevante, ad esempio, è quella degli inerti).
* ECOSISTEMA URBANO ”XXII Rapporto sulla qualità ambientale dei comuni capoluogo di provincia”